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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Terza — Italia Centrale
   Maxima, canale sotterraneo di massi di tufo largo da 2.15 sino a 4 metri, alto più di 3, e il cui tronco principale, lungo circa 800 metri, esiste tuttora. Tarquinio diede anche principio alla costruzione del tempio di Giove sulla punta nord-ovest del Capitolino le cui sustruzioni veggonsi ancora in parte nei giardini del palazzo Caffarelli.
   Il suo successore, Servio Tullio, costruì alle falde il 'l'aliinnum e il Career Mumer-timis, il qual ultimo consiste in due spazi sotterranei di cui il soprastante a vòlta. In esso terminò i suoi giorni Giugurta e furono uccisi i capi della congiura di Catilina. Secondo la leggenda cristiana vi fu anche rinchiuso San Pietro, donde la chiesa di San Pietro in Carcere.
   Ma Servio Tullio va principalmente rinomato per le famose mura già da noi ampiamente descritte, della lunghezza totale di 7-8 chilometri, racchiudenti uno spazio di circa 300 ettari e con 37 porte. La città non si stendeva ancora sulla sponda destra del Tevere, quantunque porzione del territorio fosse già stato tolto agli Etruschi ; Tunica comunicazione era il ponte a pali {Pons Sublieius) che accavalciava il fiume dal Forum Boarium e che, in caso di pericolo, poteva essere rimosso facilmente. Sotto Servio dicesi fosse anche edificato sull'Aventino (a Santa Prisca) il tempio di Diana, santuario comune delle città latine collegate, sulle quali Roma aveva ora la supremazia.
   A Tarqiunio Superbo la tradizione attribuisce il compimento delle edificazioni incominciate dai suoi antecessori, principalmente del tempio di Giove e delle mura.
   V. Costruzioni in Roma antica sotto la Repubblica — Nei primi tempi dopo la cacciata dei Re (510 av. O.) furono fondati, secondo la cronaca di Roma, parecchi tempii, ì più importanti fra i quali furono quelli di Saturno (497) e di Castore (484 av. C.) nel Foro. Alla presa di Roma pei Galli, nel 3(J0 av. C., tennero dietro una distruzione compiuta ed una frettolosa riedilicazione.
   Fra i tempii successivamente consecrati sono da ricordare quello di Giunone Moneta, stili'/J'\/ (nell'area della casa distrutta di M. Manlio Capitolino), fondato nel 384 av. C., e quello della Concordia, costruito nel 3G6 ili memoria della pacificazione fra Patrizi e Plebei.
   Verso la fine del secolo IV incominciarono le grandiose costruzioni utili; il censore Appio Claudio (312 av. C.) costruì la prima solida strada maestra, la famosa via Appio., già da noi descritta, e il primo acquidotto (Aijua Appia) che parti l'acqua in città. Il secondo acquidotto (Anio Vetus) fu costruito nel 272 av. C. dai censori M. Curio Dentato e L. Rapino Cursore col bottino preso a Pirro.
   11 censore Flaminio costruì, nel 2i0 av. C., la via Flaminia, che andava a settentrione e il circo del suo nome ( Circus Flaminius) nel Campo di Marte» La città incominciò ad allargarsi notevolmente oltre la cinta Serviana; sorsero sobborghi sul Tevere davanti porta Trigemina, ove fu rizzato, sotto l'Aventino, YEmporium (circa il 250 av. C.) e nel campo di Marte presso il Circus Flaminius.
   Dopo il secondo secolo av. C. incominciarono tosto, in seguito al contatto con la Grecia e l'Oriente, costruzioni più sontuose. Per ampliare il vecchio Foro, divenuto insufficiente, Catone il Maggiore edificò, nel 185 av. C,, la prima sala pubblica (Basilica l'orda), a cui tennero dietro, nel lòO, la Basiiica Aemilia, nel 170, la Basilica Sempronio, e, nel 122, la Basilica Opimia.
   Verso il 150 fu edificato sul Tevere il primo ponte in pietra (I'ons Aemilius, ora ponte L'otto) e con questa stabile e salda comunicazione crebbe rapidamente il suburbio sulla sponda destra del fiume. Una seconda comunicazione fu stabilita un po' più tardi, per mezzo di due altri ponti: I'ons Fabrichts (02 av. C.) e I'ons L'esina dall'isola a Transtevere.
   Siila, impedito dalla morte di compiere i suoi disegni edificatorii, restaurò sontuosamente il tempio di Giove Capitoli»», distrutto uella guerra civile con Mario, e meditava fors'anco l'erezione di un grande edifizio nella sella del colle Capitolino Irai altura del