74 l'arie Terza — Italia Centrale
come oggi dicesi, Transtevere. Nella pianura fuori di codesto gruppo di alture, a sud dell'Aventino, ergesi ancora, isolato intieramente, a 46 metri dal livello del nutre, Mo.\te Testaccig, cumulo dei rottami di anfore di 1 toma antica.
Molte delle alture suddescritte sono così fittamente occupate dalle case clic appena si scerne la loro forma collinosa.
III. Le quattordici antiche regioni di Roma. — L'imperatore Augusto divise Roma ingrandita nelle regioni seguenti :
1. Porta Catena, stendevasi a destra e a sinistra da via Appia e Latina sino al fiume Aimone ed occupava il fondo fra i declivi dell'Aventino e del Celio sino all'antica porta Capena la cui situazione fu riconosciuta dietro la pendice su cui ergesi la chiesa di San Gregorio, e dove furono scoperti ultimamente avanzi di mura. Stavano in questa regione: la valle e il boschetto d'Egeria, il tempio di Marte (sull'altura davanti la suddetta porta San Sebastiano, al termine superiore del Clivus Martis) e di là di esso il fiumicello Almo o l'Aimone; tre archi trionfali di Vero, Trajano, Druso sulla via Appia, dei quali quello di Druso (a porta San Sebastiano) esiste ancora ; un sobborgo che conduceva al C'ircus Maxentii ed alla via dei Sepolcri.
2. Coei.imontium, che stendevasi sopra una porzione del Celio, dietro il Colosseo e conteneva, fra le altre cose, il tempio di Claudio; un gran mercato ili mezzo col Mucellum magnum; la stazione delle 5 coorti dei Vigili; il castro dei soldati stranieri (Castra Peregrina), fondato probabilmente da Settimio Severo come contrappeso ai Pretoriani; le dimore dei gladiatori collegate al Colosseo; la Domus Lateranorum, la più celebre fra le nobili case private che ivi sorgevano, scelta più tardi per sua dimora da Costantino che v'innalzò la prima chiesa cristiana.
3. Tempio d'Iside e di Serapide, — Del tempio dì questa regione (che sorgeva presso a San Pietro e Marcellino), della Zecca, del campo dei soldati di marina e del ginnasio pei gladiatori, nulla è rimasto; sorgono ancora invece il Colosseo, avanzi della domus aurea, neroniana, delle Terme di Tito e vestigia delle Terme di Trajano.
4. Templum Pacis, dal Colosseo al Foro Romano, ai fori (Fora) imperiali e alla Suburra, pieno di monumenti superbi (arco di Tito, Meta sudans, basilica di Costantino, tempio di Faustina, Forum Transitovium). Non esistono più i tempii di Giove Statore, della Tellns (o Terra), la Basilica di Paolo, ecc.
5. Exquiliae comprendeva una gran parte dell'ampio Esquilìno e il Viminale, da Santa Maria Maggiore sino a porta Maggiore e ai Castra Fraetorìa. Qui stavano la magnifica fontana di Alessandro Severo, l'Ampliìtheatrum Castrense e il cosidotto tempio di Minerva Medica riconosciuto invece come grande e sontuoso ninfèo. Era n vi inoltre il mercato del popolo, o di Livia, fondato da Augusto, la stazione della 2 coorte dei Vigili, i giardini di Pallade, il santuario d'Iside Patrizia, ecc.
6. Alta Semita, corrispondeva alle odierne strade Venti Settembre e del Quirinale e comprendeva anche il tratto sino alle porto Salaria e I'inciana. Qui sorgevano gli antichi, famosi tempii restaurati in seguito con grande splendore da Augusto, fra gli altri, il tempio di Quirino, quello della Salute (Salus) rinomato pei dipinti di Fabitis Pictor, ed inoltre il cosidetto Campidoglio di Ninna; le Tenne di Costantino, a cui appartenevano i due Dioscuri colossali; le Terme gigantesche di Diocleziano, alimentate a'awAcqua Marcia e nelle quali Olimpiodoro annoverò ancora 8400 posti pei bagni; i Castra Fraetorìa tiberiani; i giardini di Sallustio, che stendevansi dal Pincio al Quirinale e a porta Salaria e divennero quindi proprietà degli imperatori che vi passavano i uiesi estivi. Ai giardini di Sallustio erano annessi quelli di Lutatilo e di Pompeo, ambedue sul Pincio (detto perciò Collis hortuloru-m), residenza favorita dell'imperatore Aureliano, e distrutti dopo Onorio.
7. Via Lata, 1 odierno corso sin là dove aveva fine la città antica e principio la via Flaminia. 1 limiti erano il Quirinale e i suddetti giardini del Pincio per guisa che