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Parte Terza — Italia Centrale
di peperino, assai più piccoli di quei di tufo nel muro esterno, credesi sorreggesse il lato interno doNAgger Serviano.
Molti di questi frammenti interessanti delle mura di Servio Tullio sono tuttora visibili, ma vanno scomparendo rapidamente per dar luogo a nuove costruzioni. Fu però decretato che la Porta Vlminalis e il bel tratto della cinta Serviana, lungo più di 90 m., ohe fiancheggia la stazione ferroviaria a est e che era coperto sinora dal monte della Giustizia, sieno preservati intieramente (1).
Dopo Siila, la linea delle mura Serviane 11011 fu più curata, e già sin dal primo secolo dell'impero, numerose fabbriche private vi erano state addossate; come i recenti scavi hanno chiaramente dimostrato. Una nuova cinta fu costruita, nel secolo III di C., da Aureliano in difesa di Roma contro i Germani o Teutoni minacciosi. Essa comprendeva anche il Pìncio e il monte Testacelo e saliva sulla sponda destra al Gianicolo. La cinta rinnovata da Onorio seguiva m gran parte l'Aureliaiia ed ambedue cingono ancora l'odierna Poma ove le ritroveremo insieme alle varie porte e i varii ponti.
II. I Sette Colli — Nei tempi antichi i monti (Monte») di Roma, Palatino, Esquilino, Aventino, Suburra (probabilmente 4 nomi campestri) furono contrapposti al colle (Collis) con le sue 5 elevazioni Viminale, Quirinale, Salutaris, Mucialis, Latiaris (cosidetti dalle deità); e il Campidoglio ebbe il suo nome (capo di monte) come sede degli Dei capitali, i quali rappresentavano, per così dire, i denominatori comuni dei Monta, e Colles abitati un tempo da tribù diverse. Si aggiunsero ancora ni seguito i colli Celio, Oppio, Cispio, così denominati probabilmente da genti immigrate.
I Sette colli dell'untici! lìoma (([minilo aveva ancora le suddescritte mura e porte Serviane) sono cronologicamente i seguenti ;
1. I'alatinus (alto sino 52 metri dal livello del mare) e formante un trapezio in mezzo alle alture, centro dell'intiero Impero romano e con le rovine ancora dei palazzi dei Cesari. Dal suo pendìo settentrionale un'elevazione, angusta al principio, ed allargatesi in seguito (l'antica Velia) stendesi all' altura occidentale, separando la valle orientale col Colosseo, dalla pianura occidentale col Foro. 11 nome Palatmus era un nome campestre e riferi vasi alla dea dei pastori I'ales, ma significava anche jmscoIo.
2. Il Capitolinus, a nord del Palatino, il più piccolo di tutti i colli, alto 49 ni. dal livello del mare, la cui maggior vetta nord-est è separata da una sella ragguardevole, dalla vetta sud-ovest, con la famosa Itupes Tarpeja. Su queste due eminenze stavano f Àm o la cittadella e il tempio di Giove (ora, sopra questo l'ospedale e il pìilazzo dell'ambasciatore tedesco e sopra quella il convento e la chiesa d'Arameli). È il punto ove la Roma antica e la moderna, la pagana e la cristiana, in certo qua! modo, si toccano formando la Città Eterna. Il nume Capitolinus significa monte capitale o principale, come residenza degli Dei protettori della città dei Sette colli.
3. Il Quirinali® (alto GO metri dal livello del mare) a nord del precedente, sten-desi dapprima da nord-est a nord-ovest e piega quindi a sud e a sud-est. Vi s'innalza ora la reggia del re d'Italia, già palazzo estivo dei papi. Anticamente 11011 era separato, come ora dal Capitolino da una valle così profonda, finche Traiano col suo Foro grandioso spianò, mediante tagli artificiali le falde dei due colli che si toccavano; gigantesco lavoro di cui è ancor oggi ricordo nella iscrizione della colonna del Foro Traiano. Ebbe il nome di Quirinale da Quirino (Mars) deità sabina venerata come Iionio!o deificato.
4. L'Avkntinus (alto a Sant'Alessio 46 metri dal livello del mare) situato a sud presso il Tevere e separato dal Palatino dalla già valle Mutria in cui fu stabilito il
(1) Un articolo molto: istruttivo Sulle mura e porle di Servio leggesi negli Annali dell'Istituto del 1871 (Vedi anche Becklh, Ve Murisi Njbby, Mura, ecc.; Canina, Ruma antica, Indicazione lovoyraftca).