Provincia di Roma
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Vali.e Aiucoia. A 283 metri, con ima superficie di 375 ettari e una circonferenza di 7 chilometri, l'I una valle crateriformo a siiti di Ariccia e vi si riconosce facilmente il letto di un lago prosciugato per via di un emissario. Riceve le acquo del suddetto lago di Neiiii clic attraversano la valle e scaricaiisi a sud, per un cunicolo, dando origine al fosso dell'Incastro.
Laghetti Spada o di Turno (a 177 in.). Sulla pendice ovest dei colli Albani nel territorio di Castel Gandolfo, ha uu diametro di circa mezzo chilometro, e fa parte dei molti crateri avventizi del gruppo laziale: fu prosciugato nel 1(511 da papa Paolo V.
Lawhetto della Dgc.anrluv o della Cava. A 529 metri entro il primo cratere laziale, nella valle sotto Rocca Priora a sud-est. È t'orinato dagli scoli di valle Folecara e del piovente ovest dell'Algido; ha mia circonferenza di un chilometro e mezzo e dà origine al fosso della Mola, ramo iniziale del Sacco.
Valle di Castiglione. A 45 metri con 1.5 chilometri di superficie e 4 di circuito. E l'alveo del lago Gabino prosciugato dai principi Borghese per mezzo di un canale che ue conduce le acque nel fosso dell'Osa. Nel medio evo chiamavasi lago di Burrano e il nome odierno deriva dalla vicina torre e casale di Castiglione.
Pantano Secco. A 131 metri, è un laghetto erateriforme di 2 chilometri e mezzo di circuito sotto Frascati a destra dell'antica via Labicana, ora Casilina. Le sue acque, prosciugate 111 tempi antichi, ristagnarono di bel nuovo; ma Paolo V rinnovò, nel secolo XVII, il prosciugamento derivando, per mezzo di un canale, le acque nel fosso del Cavaliere.
Valle di Pantano (55 m.). Questa depressione di suolo, formata dalle prominenze di monte Falcone e del cono Gabino, non senza controversia è ritenuta l'antico lago RajiUo, famoso per la battaglia di Roma contro la formidabile Lega Latina. Non si conosce precisamente l'epoca del suo prosciugamento: si rinvengono tracce di due emissari, uno naturale, l'altro artificiale; il primo scaricava le acque nel fosso di San Giuliano, l'altro le porta nel fosso dell'Osa.
Valle di Prataporci (152 ni.). E a nord di Frascati, a destra della via Casilina: anch'essa cratere secondario del gruppo Laziale, convertito 111 ricettacolo d'acqua e prosciugato, forse, dalla famiglia Porzia che diede il nome alla valle e vi formò fertili prati.
Laghetto della Colonna. A sinistra della via Labicana, 2 miglia sotto Colonna, esisteva questo laghetto entro un cratere di lava, di poca profondità, divenuto poi luogo palustre. Merita di essere notato, sebbene ora sia difficile riscontrare il luogo ove esisteva, perchè per lungo tempo fu ritenuto essere il suddetto lago Rcgillo.
Stagno di Ponente, palude di Maccarese, Campo Salino e Porto. Questa regione, fra Fiumicino e Maccarese, ha un'altezza media dal livello del mare di metri 0.60 ; la superficie sommersa perennemente è di 890 ettari, quella sommersa temporaneamente di 4319; ora è in corso di bonifica, cominciata nel 1884. Il nome di Campo Salino deriva dalle antiche saline che i Veienti prima e poi 1 Romani avevano qui. Nei bassi tempi era detto Campus Salinaritts.
Stagno d'Ostia. Superficie sommersa permanentemente ettari 684, temporaneamente 1897. Questa palude è situata sulla riva sinistra del Tevere, fra Ostia e Castel Fugano. Essa è ora prosciugata in seguito ai lavori di bonifica dell'Agro romano.
Valle Marciana. A destra della via Latina, ora Anagnina, prima di giungere a Grottaferrata, si trova questa valle profonda, lacustre, sostituita ai crateri dei vulcani Laziali. È attraversata dall'acqua Marciana.
Solforata (75 111.). Sulla via di Ardea, presso il ponte della Solforata, a sinistra, è questa valletta; sul fondo ha tre piccoli laghetti di acqua sulfurea.
Lago m Giulia,n-ello (20S in.). Superficie ettari 12.50, circonferenza chilometri uno e mezzo. È situato nel comune di Axtena, presso la via che va a Cori; è rinchiuso fra colline tufacee e genera malaria.
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