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l'arto TVrza — Italia Centrale
per le lunghe ed incessanti guerre coi re Goti del pari che in seguito coi Longobardi i quali, quantunque non s'impadronissero inai di Roma stessa, desolarono reiterata-niente il territorio circostante. Tutti i ricordi dell'evo-inedio ci rappresentano la Campagna romana come ridotta ad uno stato di compiuta desolazione da cui non si è più mai, se non parzialmente, rialzata, come abbiani visto.
Nella divisione d'Italia sotto Augusto, il Lazio, nel senso più ampio, costituì, insieme alla Campania, la prima regione (1). Ma a grado a grado, non sappiamo per qual ragione, il nome di Campania venne generalmente adoperato a designare l'intiera regione; mentre il nome di Lazio andò intieramente in disuso. Quindi l'origine del nome: La Campagna di Roma (ora Agro Romano) clic suol darsi oggidì all'antico classico Lazio.
X. — Istituzioni politiche e religiose
È in gran parte impossibile separare l'elemento latino del carattere e delle istituzioni romane da quello clic derivarono dai Sabini: nell'istesso tempo noi sappiamo che la connessione fra i Romani e i Latini era sì intima che noi possiamo in generale considerare i sacri riti romani, del pari che le istituzioni politiche, nell'assenza di ogni prova in contrario, come di origine latina.
Ma sarebbe qui ovviamente fuor di luogo addentrarsi nei particolari rispetto a quelle parti delle istituzioni latine ch'eran comuni alle due nazioni. Poche parole si possono però aggiungere intorno alla costituzione della Lega Latina come esiste nella sua forma indipendente.
Era essa composta, come già abbinili detto, di 30 città tutte apparentemente, di nome almeno, indipendenti, quantunque nell'istesso tempo ammettessero al fermo una specie di autorità presidenziale o supremazia ila parte d'Alba e, in un periodo posteriore, di Roma.
I concilìi generali, o le assemblee dei delegati delle varie città, tenevansi nel Liicus Ferentinae (2) in vicinanza immediata d'Alba — costumanza connessa evidentemente in primo luogo con la supremazia di codesta città, ma che fu conservata dopo che la presidenza passò a Roma e sino alla grande guerra Latina del 340 av. C. (3).
Ogni città aveva indubbiamente la sola direzione degli affari suoi proprii : il magistrato principale addimandavasi Dittatore, titolo che i Romani derivarono dai Latini e che continuò ad essere adoperato qual nome di un magistrato municipale dalle città latine lungo tempo dopo la perdita della loro indipendenza.
È degno di nota che, ad eccezione dei re mitici o fittizi d'Alba, noi non troviamo traccia ili governo monarchico nel Lazio; e, se si ha a prestar fede alla relazione di Catone (4) della consecrazione del tempio di Diana ìli Arida, anche in quel periodo primitivo ogni città aveva il suo magistrato principale col titolo di Dittatore.
(1) Plinio, ih, pag. 5, § 0.
(2) Cosi chiainavasi un bosco sacro col santuario della Deità omonima e una fontana che era la sorgente del rivo detto Aqua Ferentino. L'unico accenno alla sua situazione è un passo notabile di Ciucio (ap. Fest., s. v. Praetor, 241) che lo pone sub monte Albano; ma, litichi senza questa testimonianza, mal puossi esitare a cercarlo in vicinanza d'Alba Longa, e non vi può esser dubbio che il suo luogo è fissato corrottamente dal Gell e dal Nibby nella profonda valle presso Marnai, ov'è una fonte copiosa (che credesi per alcuni un emissario sotterraneo del Lacus Albanus) la quale dà origino al rivolo noto ora sotto il nome di Marrana del Pantano. La valle in cui sgorga codesta fonte chiamasi ora Parco di Colonna ed è sempre ombreggiata da folti boschi che le danno un aspetto solitario e pittoresco (Vedi Gì li,, Topoi/r. of Rome, pp. 90-92; NiiìBY, Dintorni di Koma, voi. II, p. 319).
(3) CiNtao, Ap. Fest., v. l'raelor, p. 211, (ìj Ap- Priscian., IV, p. «29,