Mantova 195
Fig. 34. — Mantova (Basilica di Sant'Andrea)
ossatura esterna dell'edilìzio, la basilica di Sant'Andrea 6 tutta contornata dagli edilìzi con porticati di piazza delle Erbe, e d'altri che vi furono addossati tra la fine del secolo XVI ed il principio del XVII — quando cioè le arti volgevano in decadenza e non v'erano più le voci dei-grandi artisti, che concepirono ed abbellirono il monumento — Leone Battista Alberti, il Mantegna e Giulio Romano per opporsi e protestare contro quello scempio, quella indegna ed ormai irreparabile profanazione artistica.
Santa Barbara. — Questa chiesa, che ha privilegio speciale di Cappella Palatina, essendo, meglio che annessa, compenetrata al palazzo Ducale, e destinata alle pratiche religiose degli antichi signori di Mantova, sorge nel secondo cortile del palazzo Ducale. Fu eretta nella seconda metà del secolo XVI - e di quest'epoca sorba nella sua struttura l'impronta caratteristica del classicismo già baroccheggiante — sui disegni di Giambattista Bertani, eccellente fra gli allievi del Romano. Tanto all'interno quanto all'esterno è di architettura manierata, d'un ordine che tiene tra il dorico ed il corinzio, senza essere precisamente o l'uno o l'altro, né tampoco il jo-nico, in regola d'arte a questi due intermedio.
Molte e belle pitture decorano questa Basilica e fra le altre vogliono essere ricordate: il Battesimo di Sant'Agostino e la Flagellazione (li Sant'Adriano, disegnate dal Bertani e colorite dal Costa; vi dipinsero inoltre G. B. Giancarolo, il Brusasorci, l'Andrcasi, Cesare Aretucci, ed altri fra gli artisti fiorenti in quel torno alla Corte dei Gonzaga.
i : Dettagli del Pulpito (da fotografia Alinaiii).
La basilica di Santa Barbara ha titolo di Regia Cappella Palatina (nulli us dioecesis) e gode di privilegi speciali. L'attnale(l 80'.)) abate ordinario mitrato è mons. Anzino, cappellano maggiore della Corte italiana. Vi sono ascritti fra gli officianti dignitari inlidati con titolo di monsignore ed un Capitolo di canonici residenziali ed onorari.
San Sebastiano. — Questa chiesa, ora soppressa al culto, si trova nell'estremità meridionale della città, in vicinanza di porta Pusterla e fu disegnata dall'Alberti, che anche in quest'opera minore si mostrò pari alla sua fama. Ha forma in pianta di croce greca e la euritmica eleganza del primitivo disegno sboccia anche al disotto delle deturpazioni, che sulla facciala in ispecie questo tempio dovette subire dai raffazzonatori senza coscienza del secolo barocco.
Vi sono in questa chiesa decorazioni in bassorilievo attribuite allo stesso Leone Battista Alberti, lavori di finissimo gusto ed in tutto degni di questo grande artista, uno fra i più l'orti preparatori del trionfale secolo d'oro dell'arte italiana. Sull'altar maggiore di questa chiesa si nota la tavola del Martirio di San Sebastiano, dipinta da Lorenzo Costa e reputata fra le migliori opero di questo valente artista.
San Barnaba. — Sorge questa chiesa, di grandiose proporzioni, nella via omonima, nella parie meridionale della città, fra porta Pradella e porta Pusterla, non lungi dal palazzo di Giustizia. E di architettura baroccheggiante e contiene pregevoli dipinti, quali: la Moltiplications dei pani, di Ippolito Costa, fratello a Lorenzo; \c None di Canaan, di Alessandro Mag?^-a ; Sun Sebastiano,