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Fig. 32. — Mantova. Basilica di Sant'Andrea (da fotografìa Alinam),
imponente e magnifico l'aspetto di questa grande arcata. AH incrocio del piedicroce coi bracci laterali, su quattro enormi pilastri si imposta la superila cupola — in istile barocco — disegnata nel 1734 dal messinese Filippi .Invanì, gran costruttore di cupole e d'altri editi/i monumentali, dei quali anche l'augusta Torino serba non pochi ricordi, La cupola del Sant'Andrea di Mantova s'innalza a 80 metri dal piano della piazza ed è, per slancio ed arditezza, fra le più riescite opere del fantasioso artista.
Elegantissimi sono pure i fregi che adornano il pulpito (fig. 34).
261 — La l'ntria, voi. II.
La basilica di Sant'Andrea è, a buon diritto, considerata come il Pantheon dell'arte e delle memorie mantovane. Nelle sue cappelle, die si aprono incavate, fra alte lesene, sulle pareti latitali della navata principale dei due bracci, sonvi, sebbene assai deteriorati dall'umidità, dal tempo, dall'incuria dei secoli passati e dalle manomissioni nuove, affreschi dovuti ai migliori artisti, die, dallo scorcio del secolo XV al principio del XVII, lavorarono in Mantova, cominciando cioè dal grandissimo Mantegnu, fra i più forti e concettosi dei preraffaellisti e da Giulio Romano, raflaellista per eccellenza e primo fra i discepoli