16(5
Parte Seconda — Alta Italia
IKil.'c linee generali dell'edilizio scendendo ai particolari, nolattsi nella cattedrale di San Pietro in Manlnva alcuno coso notevoli c degne d'essere ricordate. Innanzi tutto va notata la' scric delle cappellelle a cupola elio fronteggiano le navate, c fra queste la cappella deTIacoroiiala, li elegante disegno, attribuita nientemeno clic a Leone Battista Aitarli, rispellala nel rifacimento compililo sul disegno il, Giulio Boniano ed adorna ili un affresco del M.mlegna, datato dal 1 K!2, rappresentante la Madonna ani San Leonardo, c di un busto ili Antonio Capiiauo del 1574.
Notévole all'entrala, a sinistra, un sarcofago, altpiaulo delerioratoj dei primi secoli cristiani. Ili quadri clic adornano i va ri i altari, dovuti ni gran parte ad ai tisii del secolo XVII, vanno ricordali il San Mari'mn, d Paolo Farinaio, veronese, ed una Santa Margherita in prii/wne, di l finis,-isorri, pure veronese. Gli stucclii della vòlta c del sollillo sono opera bellissima del Primaticcio, clie lavorò pure le stallie dei l'rofelì c delle Sìtiiìle. Le vòlte del coro, del presbilerio e la cupola furono dipinti da due allievi di Giulio Uouiauo, I Andreasi ed ilGhigi; dal genovese Castiglione e dal romano Feti, litri quadri sono del Turelii del Marconi, del Sale?, del Cigna-roli, del Balestra. Nelli sagrestia solivi oltiini padri del Mazzola (il Parmigianiiio), del Gui-sonc, del Donzelli, di Ballista bagnolo, del Moro, veneziano, altro fra ì migliori allievi ili Giulio lloinano, ecc.
11 fianco meridionale del Duomo, clic è rimasto scoperto e clic si trova alla estremità del piazzale, è un avanzo dell'edilìzio gotico — malamente restauralo nel nostro secolo — prima del rilacìiuenlo operalo ila Giulio lloinauo. Il campanile rozzo, quadro e massiccio, con finestre Lifore a colonnelle, è mollo probabilmente quanto avanza dell'antico edilìzio d'arcliiteltura lombarda esistente prima del rifacimento in isiile gotico, compiutosi sullo scorcio del secolo XIV.
Basilica di Sant'Andrea (fig. 32). — Dopo il Duomo, nella gerarchia ecclesiastica, ma prima del Duomo per valore architettonico, viene l'insigne basilica di Sant'Andrea : monumeiilo nazionale da annoverarsi fra le più belle e monumentali chiese, non solo della Lumino din ma dell'Italia superiore. Sorge questa chiesa tra la piazza delle Èrbe e la piazza Sordello ed ha prospiciente una piazzetta con case in istile del secolo XV, abbastanza ben conservate, iulilolala ad Andrea filmitegna, mio dei maggiori ari isti che abbiano condotta l'arte dalla ingenuità giollesca alla niaravigliosa perfezione del Cinqueeonlo.
I disegni della basilica dì Sant'Andrea furono dali da quel singolarissimo ed onnisciente precursore di Leonardo, clic. Ili il liorenliuo Leone Battista Alberti, chiamato ad operare sullo scorcio del secolo XV nella fastosa corte dei Gonzaga, desiderosi di emulare, per splendori aitisliei e
mecenatismo, cogli altri principi e signori di cui allora era popolala l'Ilalia.
Ma se l.eone Ballista Alberti diede i disegni od il concedo generale del grandioso edilizio, l'esecuzione del lavoro fu affidala a Luca Fancelli, trovandosi 1 \lberli, quando, nel 1471, furono iniziati i lavori,asscnledaManlova, in Roma, già vecchio e prossimo a Unire i suoi giorni.
La Basilica attuale sorge sul luogo di altra chiesa preesistente, alla quali appartenne la magnifica torre del più bello e perielio gotico lombardo che si possa immaginare celie per sè sola è un ragguardevole muiinmenlo d'arte. Bella rfè specialmente la parie superiore, con un ampio lineslrone trifore a sesto acuto, decorata in collo ed il pillacelo conico, sostenuto da una galleria ottagona con archelti a sesto acuto, colonnette in marino e decorazioni in cotto. Fu creila nel 1413. Di fianco a questa torre, e rialzata d'alcuni gradini dal piano della piazzetta, si presenta l'imponente facciala della Basilica, nella quale furono seguite per la necessaria corrispondenza coH'iu-leriio dell'edilìzio, solo le linee principali del disegno alberliano e nella quale si sbizzarrirono e non sempre correttamente gii altri, clic dopo l'Alberti ed il Fancelli ebbero parie nell'insigne fabbrica. Onesta facciata si presenta in arco ti ìon falò, d'ordine composito, facente da vestibolo al-I ingresso del tempio, sormontalo sul frontone da uu altro arco caslonato in rispondenza della grandiosa interna vòlta del tempio, motivo architettonico trovilo dall'Alberli, ed in altre sue opere adulato. Tutta la l'acciaia è i iveslita o lavorala in marino bianco e vi si notano, specialmente intorno alla porla maggiore, squisite sculture decorative nel più perielio siile del Ili— nascimento (fig. 33).
A questa facciata dovevano essere consimili, se uo.ii del tulio pari ni magnificenza, le altre due terminami il braccio Irasvcrsale; ina I una, <1 nel In guardante a nord, rimase incompleta! l'ai ira, guardante a sud di piazza delle Erbe, fu nella massima parte coperta dalle coslruzioni successivamente addossale a questa parte del leuipio.
L'interno di Sant'Andrea, ad ima sola navata, della lunghezza di ni. 103.10 e dilla luce di ni. 18.80, è in una parola imponente e solenne. Spira da quel complesso di linee ardite ed eleganti un'aura di maestosa semplicità da far pensare alle vòlte dei templi, delle auliche basiliche romane, noi. l'orse pienamente consone ab'indolo del cullo cristiano, ma cerlamcnlr. in linea iti arte, raggiungenti una delle più alle e poi ietto espressioni. Non una calcila od allru cous,iinilo [cgameulo rafforza,questa vòlta, che per sè stessa è uu miracolo di perfezione e di statica nell'arte del coslrurre. La decorazione della vòlta è a cassettoni, con ornali in slucco a rilievo: colla loro non interrolla e regolare unità, rendono ancor più