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Parte Seconda — Alta Italia
Mantova possiede inoltre, per l'educazione e l'assistenza della prima infanzia, tre Asili infantili comunali, l'uno intitolato a Vittorino da Feltre, l'altro a Ferrante Apol li, il terzo a Tommaso Ferrari, e tre Asili autonomi.
Beneficenza. — Mantova è città riccamente dotata di istituti di pubblica beneficenza. Citiamo: l'Ospedale civile, nel grandioso edifizio del corso Vittorio Emanuele, capace di ben cinquecento letti, fondato nel 1449 e con un patrimonio attuale di lire 2,070,000; la Congregazione di carità, raggruppante intorno a se gran numero di antiche e recenti istituzioni elemosiniere, dotali, ecc.; il Monte di pietà, fondato nel 1480; l'Orfanotrofio maschile, fondato per lascito del conte Bulgarini nel 17G7; l'Orfanotrofio femminile, fondato nel 1785 per disposizione dell'imperatore Giuseppe II, il quale ordinò a tale intento la concentrazione in un sol corpo di altre fondazioni; le Pie Case di ricovero ed industria, aperte nel 1819 nell'intento di dar ricovero, sussistenza e lavoro ai poveri della città, ammessi sotto speciali norme; il Pio Istituto eleniosiniero-dotale, fondato sullo scorcio del secolo passato. — Il Ricovero di mendicità, l'Ospedale e Dispensario Bulgarini, il Patronato pei liberati dal carcere, l'Istituto provinciale Garibaldi per la protezione dei fanciulli derelitti, le Opere pie eli fondazione Tassoni, Cadogni e Zecca-C'adogiii, ed altre minori completano il novero delle istituzioni benefiche clic Mantova vanta a sollievo dei poveri e dei sofferenti.
Istituzioni Israelitiche. — A Mantova, è noto, si raggruppa una delle maggiori e più prosperose Comunità israelitiche dell'Italia superiore; 11011 mancano perciò in questa città istituzioni di culto, benefiche ed educative, con caratteristica speciale e confessionale. Citiamo fra queste: la Commissione israelitica di culto e beneficenza; il Pio Istituto Trabotto ; la Casa israelitica di ricovero e d'industria; l'Asilo infantile Israelitico; la Pia Casa del Bagno Norsa; la Fondazione ìlazal lìedulà (dotazione a zitelle); Pii consorzi Bicur Kolim e Nascim (assistenza agli ammalati); la Comunità israelitica, ecc.
Havvi infine in Mantova per i protestanti una chiesa evangelica valdese, alla quale si collegano istituzioni di carità pei seguaci di quella confessione, 0 bisognosi od infermi.
LA CITTÀ
Chi arriva in Mantova in una serena mattinata, colla linea ferroviaria di Verona, passando sul ponte-diga di porta Molina, congiungente l'antica stazione di Sant'Antonio, al di là del lago Superiore, colia stazione nuova assai vicina alla porta l'radella e fronteggiante il lago stesso, vede la città sorgere quasi improvvisamente, coi suoi neri bastioni, il suo castello, le sue torri niedioevali, dallo specchio placido delle acque e non può a meno di correre col pensiero a qualche punto di Venezia, sorgente essa pure dalla Laguna. Chi arriva invece colle linee di Modena 0 di Cremona, 0 colla tramvia di Castiglione delle Stiviere-Brescia, non ha questo pittoresco spettacolo; ma all'incontro quello d'una campagna bassa e malinconica, intensamente coltivata in alcune plaghe, in altre ancora subente gli avanzi delle paludi e degli acquitrini rivelati dai folti cespugli di canne palustri, fra cui si disegna la fronte meridionale od occidentale della città; e l'impressione ne è piuttosto malinconica.
Questa impressione in gran parte si attenua e si cancella quando, entrando in città dalla stazione ferroviaria od anche dalle altre porte, quali la porta Pradolla, la porta San Giorgio, 0 la porta Cerese, si ha campo di ammirare la indiscutibile grandiosità ed eleganza di molte vie e piazze, l'imponenza, il valore artistico, architettonico e storico di un gran numero di edifizi sacri e profani.
La città ha, in pianta, forma fra il rotondeggiante e la poligonale, più larga a sud e ristretta a nord. Sorge sopra due grandi isoioni emergenti dagli allagamenti del Mincio, fino al secolo XII 11011 regolato uè contenuto da alcuna opera idraulica, e divisi l'un dall'altro da 1111 canale detto il L'io, il quale dal lago Superiore va al lago