Provincia di Mantova
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V.
Agricoltura,
La provincia di Mantova è essenzialmente agricola e sotto questo rapporto può considerarsi divisa in tre zone. La prima costituisce l'alto Mantovano ed occupa la parte nord-ovest della provincia coi distretti di Castiglione delle Stiviere, Volta Mantovana, Asola e Canneto sull'Oglio. Vi sono colture assai svariate dal granturco all'ulivo, al riso; la predominante però è quella del gelso, accompagnata dalla vite in collina e dal granturco, dal prato irriguo e dalle vigne a filari nel piano.
La seconda zona si stende tra la sinistra del Mincio ed il confine veronese da nord-ovest a sud-est fino a toccare il Po e la provincia di Piovigo. È caratterizzata dalla coltura del riso, la quale, specialmente lungo il Mincio e nelle parti irrigate dei territori di Mannirolo e di Porto si alterna con vaste praterie popolate da numerose mandre di bestiame bovino, allevato in parte sul luogo ed in parte mandatovi a svernare dalle valli alpine.
La terza zona, che abbraccia i Comuni al sud della provincia, si può considerare divisa in due parti, una delle quali costituita da un altipiano argilloso e poco fertile attraversato dall'Oglio, dall'Osone e dal Mincio, produce grano, vino, bestiame ed in parte anche legna e foraggi; mentre l'altra, posta lungo il Po, è costituita da terreni fertilissimi, per lo più di alluvione, abbisognevoli di essere continuamente difesi dalle inondazioni fluviali e da quelle delle acque interne, mercè le arginature ed i canali di scolo. In questa zona prosperano del pari le piante leguminose e da foraggio, le piante tessili, oleifere e le frutta. Abbondante ed ottimo vi è il bestiame necessario alla lavorazione del terreno che si presenta tenacissimo. Si coltivano anche il gelso e la vigna, utilizzando la foglia del primo come foraggio verde pel bestiame.
Complessivamente le terre arabili della provincia occupano un'estensione di ettari 139,253, che è quanto dire il 55,92 %'della superficie totale.
Secondo le notizie raccolte e pubblicate dalla Direzione generale dell'agricoltura i prodotti principali ricavati annualmente dalla coltura del suolo nella provincia di Mantova sono ì seguenti: frumento, ettolitri 615,000; granturco, ettolitri 740,000; riso, ettolitri 236,000 ; avena, ettolitri 35,000; legumi, ettolitri 22,000 ; canapa, quintali 11,615; lino, quintali 2500; vite, ettolitri di vino 261,000; foraggi in erba, quintali 946,000; fieno, quintali 373,500.
La superficie coltivabile della provincia di Mantova è così ripartita: frumento, ettari 68,000; frumentone o granturco, ettari 49,800; riso, ettari 9000; avena, ettari 38,000, legumi, ettari 6000; canapa e lino, ettari 2400; viti, ettari 50,585. Il rimanente è a praterie, pascoli e coltivazioni varie.
Importantissimo fattore di attività nelle aziende agricole è l'allevamento dei bachi da seta e conseguente produzione dei bozzoli. Secondo i dati dell'ultima media settennale delle campagne seriche in Italia nella provincia di Mantova si sarebbero messe ad incubazione 50,000 oncie di seme (27 grammi per oncia), con un prodotto di circa 1,380,000 chilogrammi di bozzoli. Il valore lordo di questi prodotti, secondo i prezzi medii generalmente adottati, si accosterebbe a 43 milioni annui.
Prodotti Forestali. — Eccettuato lo storico bosco della Fontana, di proprietà demaniale ed occupante una superficie di circa 400 ettari, l'importanza forestale della provincia di Mantova è oggidì assai limitata. Non rimangono infatti che avanzi d'antiche boscaglie di quercie, olmi, carpini, eerri, lungo il Chiese ed il Mincio superiore. Lungo il Po e l'Oglio, negli isoioni che intersecano il vasto letto di questi fiumi, si trovano boschi di pioppi e di salici d'alto fusto, e anche boschi cedui.
Al 31 dicembre 1885 la superfìcie boschiva della provincia si faceva ascendere a 2963 ettari, naturalmente tutti in terreni svincolati ed al disotto della zona del castagno»