Parte Seconda — Alta Italia
oltre Marrana, (la dove, dirigendosi spiccatamente a sud-est, e quindi ad est, va a gettarsi in Po presso Borgoforte. Tra Borgoforte e Canneto, Fòglio scorre profondo e tranquillo, contenuto da sponde per lo più alte e boscose, ed è navigabile per barche d'una certa portata, impiegate pei- lo più al trasporto di ghiaia, sabbia, legname, ecc.
Confluente dell'Oglio è il Chiese, che discende dai ghiacciai orientali dell'Adainello e dopo aver attraversato parte delle Giudicarle e la vai Sabbia, alimentando il lago d'Idro, entra in provincia di Mantova per il distretto d'Asola, bagna quest'ultima località e va a gettarsi nell'Oglio tra Acquanegra e Canneto. Ha acque limpide e fresche 11011 molto profonde, alimentate — in provincia di Mantova — anche dalle sorgenti numerose che pullulano dal suo fondo ghiaioso ed è per 3 chilometri dalla foce navigabile da barche di una certa portata facenti il traffico della ghiaia.
11 Mincio esce dal lago di Garda a Peschiera, con rilevante volume di acqua, e seguendo la direzione da nord a sud passa fra le colline moreniche di Castellare e Monzambano; sotto a Volta Mantovana piega a sud-ovest fino a Goito, donde riprende la direzione nord-sud fino a Bivalta. Sotto a questo paese fa gomito dirigendosi da ovest ad est per terreni acquitrinosi e paludosi fin sopra Mantova, ove riempie una evidente depressione della quale fa parte quel vasto allagamento che circonda la città, su tre lati, conosciuto col nome di Laghi di Mantova; sotto questa città, uscendo dal lago Inferiore, il Mincio riprende corso regolare in direzione di sud-est e va a gettarsi in Po sotto Governolo. 11 Mincio ò navigabile dal lago Inferiore al Po e prima che le attuali linee ferroviarie facilitassero i trasporti il commercio tra Mantova e Venezia si faceva in gran parte per la via fluviale.
Corsi d'acqua minori sulla sinistra del Po sono: il Naviglio di Canneto, che raccoglie le acque dei soprastanti terreni paludosi (detti in luogo lame) e che dopo un corso di oltre 10chilometri si getta nell'Oglio; — i due Tartari occidentali, l'uno detto Tartaro Fuga e l'altro Tartaro Fctbhrezza, sgorganti da paludi ed acquitrini e scari-cantisi nell'Oglio; — l'Oso» e, formato da diverse sorgenti nelle vicinanze di Modole e che, dopo un corso molto serpeggiante fra basse pianure, si getta nel lago di Mantova; — il Derbosco, altro colatore di acquitrini, che si getta nel Mincio Inferiore; — il Tione, che nasce fra le colline a sud-est del lago di Garda, tocca i territori di Custoza e Villafranca, va ad unirsi col Tartaro Orientale, che dopo aver ricevuti altri canali tra l'Adige ed il Po forma il Canal Bianco, che sotto Adria finisce in mare.
L'Oltrepò mantovano è bagnato principalmente dalla Secchia, che nasce sull'Apen-nino modenese, all'Alpe di Succiso, e dopo un lungo, impetuoso e tortuoso corso, si getta in Po sotto Quingentole, quasi davanti al punto in cui dalla parte opposta vi si getta il Mincio.
La provincia di Mantova e, per la natura del suo terreno e per la bassa sua posizione, ricchissima di canali: si calcola a circa 714 chilometri la loro lunghezza complessiva ed a circa 10,000 ettari di terreno la superficie irrigata o bonificata, parte dei quali messi a campi, a prati e parte a risaie. Fra questi canali i principali sono: il già ricordato Naviglio di Canneto, la Fossa Acquanegra, la Dehuona (che corre in parte nel territorio cremonese), la Tagliata, il Novarolo, il Naviglio di Goito, la Marchionale, la Fossa Viva, la Molinello, la Fossa di Ostiylia, la l'annigiaua, la Fossa Moderna; i canali Zara e Bovecchio, In Fossalta, la Busana, il canale Sa» Martino ed altri minori Importantissimo fra gli altri è quello denominato la Fossa dì Tozzolo o Molinella, che si stacca dal Mincio presso Pozzolo, si protende fino a Tortorelli e si getta in Po all'altezza d'Ostiglia col nome di Fossa d'Ostiglia. Questo canale ha una portata di oltre 20 metri cubi e fornisce la forza motrice ad oltre 100 opifici fra mulini e pile da riso.
Nella provincia di Mantova l'irrigazione del terreno è praticata in due modi differenti: coi canali ad acque vive scaturienti dal suolo o derivate dai fiumi e con acque