.Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Crema
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dell'Isola Fulchéria. Fin dal secolo XII, come ne fa fede lo stesso Muratori, Rivolta possedeva un Ospedale pei pellegrini e poveri infermi. In seguito fu feudo della famiglia dei Capitani d'Àrsago, indi dei Visconti, ai quali fu tolta dai Veneziani.
Nel 1217, nei dintorni di Rivolta, avvenne una sanguinosa battaglia tra Milanesi e Cremonesi, che ebbero la peggio. Nel maggio 1509, alla vigilia della battaglia di Agnadello, i Francesi di Luigi XII assaltarono Rivolta, ne presero il castello, che smantellarono ed arsero previo un furibondo saccheggio. Si dice, ch'era tanta l'avidità in quelle soldatesche che sventrarono perfino i cadaveri per cercare nelle viscere gioielli e monete ingoiate !
Nel 16G6 Rivolta d'Adda fu data in feudo alla famiglia Stampa. Nel 1705, durante la guerra per la successione di Spagna, nei pressi di Rivolta d'Adda vi fu battaglia tra il principe Eugenio di Savoia, condottiero degli Imperiali, ed il duca di Venderne, generale delle truppe francesi.
Coli, elett.. Crema — Dioc. Cremona — P3 locale, T. e Str. ferr, a Cassano d'Adda.
Spino d'Adda (1748 ab.). — Il territorio di questo Connine si stende nella parte occidentale del mandamento e poco lungi dalla sponda sinistra dell'Adda, che in questo punto divide il territorio cremonese dal Lodigiano. E Comune alquanto frazionato e di carattere rurale. — Spino d'Adda (84 in. sul mare), capoluogo del Comune, è un grosso e discreto borgo, con edilizi moderni o rimodernati e d'aspetto signorile, ed una chiesa parrocchiale di buon disegno; nulla però che si sollevi dal mediocre. È in questo territorio che trovasi la derivazione del canale Marzano dall'Adda.
Prodotti del suolo, coltivato con molta cura e bene irrigato: cereali, foraggi, lino, gelsi e viti. L'allevamento del bestiame, la confezione dei latticini e la produzione dei bozzoli sono le industrie di maggior sussidio all'agricoltura, alla quale pressoché esclusivamente si dedica la popolazione di questo Comune.
Cenno storico. — Guadando l'Adda nelle vicinanze di Spino morì annegato Ottaviano Sforza, figlio di Francesco, che alla morte del fratello Galeazzo Maria — assassinato dalla congiura del Lanipugiiani e dell'Olgiati in Santo Stefano — d'accordo col fratello Ascanio, cardinale, aveva tentato di togliere lo Stato al tìglio dell'ucciso ed alla reggente sua madre, Bona di Savoia (1477).
Coli, elett. Crema — Dioc. Lodi — P3 a Pandino, T. e Str. ferr. a Lodi.
Vallate (2773 ab.) — Il territorio di questo Comune si stende all'estremità nord-est del mandamento, presso alla linea di confine colla provincia di Bergamo. — Vallate (100 in. sul mare), capoluogo del Connine, è un grosso borgo ben costrutto, con una notevole chiesa arcipretale dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, di buona architettura e ben decorata. Si vedono inoltre in questo paese gli avanzi del forte castello del quale nel medioevo era munito.
Il territorio, ben irrigato e lavorato con grande cura, produce cereali, foraggi, lino, viti e gelsi, frutta e sopratutto pesche, delle quali si fa considerevole esportazione. L'allevamento del- bestiame e la produzione dei bozzoli sono industrie attivamente praticate dalla popolazione rurale di questo Comune. Le altre industrie sono in Vailate assai bene rappresentate: da 2 opifici per la trattura della seta e da 2 altri per la torcitura e l'incannaggio, impieganti in media giornalmente da 500 operaie. Esiste inoltre in luogo un opificio per la brillatura del riso.
Cenno storico. — Fin dal medioevo Vailate fu considerato per uno dei luoghi più cospicui della Gera d'Adda. La chiesa di Vailate è registrata nella investitura data nel 1187 da Gregorio Vili, papa, al vescovo Sicardo di Cremona fra le battesimali o plebane. Il castello onde il borgo era munito gli attirò, nel periodo delle guerre comunali, non liete vicende. Fu sovente danneggiato dai Bergamaschi, Lodigiani e Milanesi. Nel 1319 a Vailate i Guelfi creniaschi inflissero una bella sconfitta ai Ghibellini milanesi