1-28
Parte Seconda — Alta Italia
la grandiosa villa Yidoni, creata pur questa tra lo scorcio del secolo passato ed il principio del nostro. Notevole per la grandiosità sua è il palazzo turrito e costrutto a foggia di castello: vasto è il parco che attornia il palazzo ed in esso l'arte creò tutto quello che la natura del luogo non poteva dare, cioè amene prospettive, grotte, giuochi d'acqua, laghetti, belvedere, ecc. Splendida deipari è la villa dei nobili Grasselli, il cui giardino, alla squisita eleganza aggiunge il pregio di possedere le più esotiche e rare qualità di fiori. Anche la villa Martini inerita essere ricordata per la felice sua positura e per ricchezza.
San Giovanni in Croce possiede pure un recentissimo Ospedale, un Istituto per la cura degli scrofolosi, una Congregazione di carità, una fiorente Società operaia ed un elegante e comodo Teatro.
II territorio, in parte irrigato, è assai fertile e produce cereali d'ogni specie, lino, legumi, foraggi e gelsi. L'allevamento del bestiame e quello dei bachi da seta, fatto sii vasta scala, e la produzione del vino assai pregiato, sono le industrie locali di maggior sussidio alla diretta produzione del suolo. Le altre industrie sono rappresentate da 1111 cospicuo opificio per la trattura della seta a vapore, impiegante in media giornalmente da 300 operai; da 2 frantoi per la estrazione dell'olio di lino e d'altri semi oleosi; da un mulino a cilindro; dalle fabbriche Savoia e Bozzetti perla costruzione di fisarmoniche, rinomatissime e ricercate fino nella lontana America; nonché da parecchi caseifici di cui uno produce dei formaggi a tipo svizzero, di così pregevole fattura da far concorrenza ai veri Ilementhal.
Cenno storico. — I)i questo luogo si cominciarono ad avere notizie negli atti e nelle cronache cremonesi durante il periodo delle lotte comunali. Il castello di San Giovanni, del quale non giunsero ai nostri tempi se non ruderi diroccanti, fu eretto per ordine di Cabrino Fondulo, signore di Cremona nel 1407, e fu più volte assediato ed espugnato or dalla fazione guelfa or dalla ghibellina. Altri gravi danni subì questo castello insieme al borgo durante le guerre del principio del secolo XVI.
Coli, eleit. Casalmaggiore — Dioc. Cremona — P2, T., Str. ferr. e Tr.
Tornata (001 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sull'estremità orientale della provincia, presso al confine di questa colla provincia di Mantova, a destra del colatore Delmoua e della strada provinciale Cremona-Mantova. — Tornata (30 m. sul mare), capoluogo del Comune, è un villaggio di carattere affatto rurale e di modestissima apparenza. Altra frazione importante del Comune è Roinprezzagno, all'estremità orientale del territorio.
II fertile territorio di Tornata dà cereali, foraggi, gelsi e viti. Vi si alleva molto bestiame e notevole vi è pure la produzione dei bozzoli. II vino, che in molta quantità si produce in questo Comune, è riputato per il migliore della provìncia di Cremona.
Coli, elett. Casalmaggiore — Dioc. Cremona — P®, T. e Str. ferr. a Bozzolo.
Vhò (1402 ab.). — II territorio di questo Comune si stende a levante di Piadena, sulla strada provinciale da Cremona a Mantova. Il Comune, oltre della borgata capoluogo, consta delle frazioni San Paolo Pupa d'Oglio, San Lorenzo Guazzone, e di varii cascinali sparsi per la rasa pianura. — Vhò, capoluogo (32 ni. sul mare), è un discreto borgo di circa un migliaio d'abitanti, nel quale, oltre ad alcuni edifizi di buona e moderna costruzione, è notevole la chiesa parrocchiale, di corretto disegno, con altari ricchi di marini, decorazioni e dipinti di pregio. A sinistra della strada provinciale verso Piadena, sorge il grandioso palazzo Maggi, formante il fondo prospettico d'una vasta spianata messa a giardino.
11 territorio di Vhò, ben irrigato e lavorato con molta cura, produce cereali, lino, foraggi in gran copia, gelsi e viti. Vi si alleva molto bestiame ed importante vi e pure la produzione dei bozzoli, le sole industrie del luogo di sussidio all'agricoltura.