Mandamenti e Comuni dpi Circondario di Casalmaggiore
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in progressivo sviluppo e miglioramento edilizio: è attraversato dnlla strada provinciale per Mantova, che nell'abitato è fiancheggiata da belle case, con porticati o senza e dai più cospicui edifizi del luogo. Notevolissimo fra tutti è la chiesa arcipretale sotto l'invocazione di Maria Assunta, di antiche origini — essendo annoverata fra lo pi eli; il te o battesimali esistenti fin dal periodo longobardo — restaurata più volte e ricostrutta a nuovo nel 1753, ad una sola navata ampia ed alta, fiancheggiata da cappelle, taluna delle quali con buoni dipinti e ricche decorazioni. Nel 1839 alla chiesa fu aggiunto lo slanciato campanile ove fu installato un concerto di grosse campane, considerato fra i più armoniosi ed intonati della regione. Vi sono inoltre nel borgo due chiese sussidiarie ed oratori! di uso privato.
Piadena possiede buone istituzioni di pubblica beneficenza, d'antica fondazione, ed un completo corso di scuole elementari comunali, tanto maschili che femminili.
Le industrie vi sono rappresentate da tre fornaci per la cottura dei laterizi più usuali; da una fabbrica di saponi; da una d'acque gasose; da un grandioso opificio per la trattura della seta a vapore, con 175 operai in media giornaliera; da una piccola conceria di pelli e da altre piccole officine per la preparazione di articoli d'uso comune e di consumo locale.
Piadena dista dall'Oglio un chilometro e mezzo circa ed in questa località il bel fiume lombardo è attraversato da due ponti: uno per la strada provinciale che unisce direttamente Piadena a Canneto; l'altro per la ferrovia Brescia-Panna.
11 territorio di Piadena, riccamente irrigato dai canali Delmona, Laghetto, Palizza, Piadenella ed accuratamente coltivato, è fertilissimo: produce cereali d'ogni specie, lino, foraggi, gelsi e viti, Importante vi è l'allevamento del bestiame e notevole è la produzione dei bozzoli, costituente anzi uno dei maggiori cespiti d'entrata nelle aziende agrarie.
Cenno storico. — Secondo l'affermazione degli storici locali ed ili ispecial modo del celebre Giambattista Sacco detto il Platina, che fu uno fra gli uomini più dotti del secolo XV, Piadena ripeterebbe le sue origini da Platino o Platina, esarca bi sa riti no di Ravenna, che per fronteggiare i Longobardi fortemente installatisi in Brescia ed in Bergamo minacciavano questo estremo lembo della espansione bisantina nell'Italia superiore. Sembra che questo castello o forte, eretto da Platino sullo scorcio del VI secolo, esistesse ancora intatto e, col nome del suo fondatore nell'anno 686, a conquista longobarda previamente consolidata in tutta la gran valle, del Po. Come già abbiamo accennato, la chiesa di Piadena era considerata, nel periodo longobardo fra le battesimali o plebanc (quindi fra le più importanti) della diocesi cremonese. Atti del secolo X (990) e XI (1057), riportati dal Sicardo e da Muratori, confermano l'esistenza di Piadena in quei secoli, come di luogo considerevole e fortificato.
Della rocca di Piadena si parla eziandio nelle cronache cremonesi e bresciane, del periodo comunale, e si sa che in processo di tempo, a guardia del territorio cremonese, fu presidiata da celebri capitani, quali: Guglielmo de' Picenardi nel 1401- e Sebastiano de' Picenardi nel 1540. Bernabò Visconti aveva muniti la rocca di Piadena di ponte levatoio e di torrette. Sorgeva alquante fuori dell'abitato, verso l'Oglio. Gli ultimi ruderi di essa furono smantellati a colpi di cannone sul principio del secolo nostro dai francesi, quando si trattò di rendere più diritta e comoda la strada che dal Cremonese doveva mettere a Brescia.
Uomini illustri. — Piadena fu culla di parecchi cittadini illustri, la fama dei quali si spinse nel loro tempo oltre i confini assai modesti del luogo natale: citiamo fra tutti il celebre Giambattista Sacco, detto appunto dal luogo nativo il Platina, nato nel 1421 e morte in Roma, secondo il Campi, nel 1484. Fu uno degli uomini più dotti del suo tempo, versato, oltreché nel greco e nel latino, in molte, lingue europee ed orientali, di grande erudizione storica e letteraria, oratore facondo ed autorevole. Fu