Casalmaggiore
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(11 Cremona e per la poco gloriosa ritirata, rispettato, cominciando dalle chiese, dai monasteri, dai conventi,
Altre invasioni ed occupazioni di eserciti nemici — accompagnate sempre da gravose contribuzioni — ebbe a sopportare la borgata nel 1058 per opera di Francesco I duca di Modena; nel 1689, dalle truppe spagnuole incantisi a sottomettere Guastalla; nel 1701 dai Francesi, che col pretèsto della guerra pella successione di Spagna, invasero il ducato di Milano, e così a varie riprese per tutto il tempo in cui, nella prima metà di quel secolo, durarono le varie guerre di successione e quelle a queste coneatenantisi.
11 governo riparatore di Maria Teresa non mancò d'apportare i benefìzi della pace e delle rinascenti industrie anche in questa estrema e già tanto desolata plaga di terra lombarda, e fra i provvedimenti intesi a rialzare il morale delle popolazioni ed a renderle fidenti in un miglior avvenire va ricordato anche il decreto datato dal 6 maggio 1754, col quale la borgata e castello di Casalmaggiore viene elevata al grado di città con « titolo, preminenze e prerogative relative ». In seguito a questo editto vennero riformati gli statuti del Connine di Casalmaggiore e regolati su quelli delle città di secondaria importanza.
Nel 1796 Casalmaggiore fu, con Cremona, ammessa a far parte della Repubblica Cisalpina e da allora in poi questo Comune seguì strettamente le sorti della provincia di Cremona, formante parte integrante dellaRepubblicaltaliana prima, del Regno Italico poscia, e del Regno Lombardo-Veneto, dalla ristaurazione austriaca del 1814 fino alla guerra d'indipendenza del 1859. Colla costituzione del Regno d'Italia sotto il governo nazionale Casalmaggiore rivendicò il titolo di città, che la restaurazione austriaca aveva revocato e fu eretta a capoluogo di circondario nella provincia di Cremona,
UOMINI ILLUSTRI
Non pochi cittadini per senno, virtù ed opere resisi illustri e famosi, oltre la modesta cerchia del luogo natale, vanta Casalmaggiore e tra questi giova ricordare: Giovanni Beldeno, detto Zanino della T'alia, primo gonfaloniere del Comune di Cremona sullo scorcio del secolo XI, guerriero e liberatore della città dall'assedio postole dall'imperatore Arrigo V. — Porzio Azzo, giureconsulto e professore di diritto nello Studio di Bologna, vissuto nella prima metà del secolo XIII, maestro a quei luminari del diritto che nel loro tempo furono: Accurzio, Giovanni Baldovino, Raffredo, Sinì-baldo Fieschi (poi papa Innocenzo IV), Bernardo Doma (provenzale), Gabriello Accal-letti da Modena ed altri. — Arisi Paolo, letterato, giureconsulto e scienziato, vissuto nella prima metà del secolo XV ed uno dei compilatori degli statuti di Casalmaggiore, presi a modello da tanti altri Comuni del tempo. — Ciribono da Casalmaggiore, pittore eccellente, che lavorò specialmente in Padova verso la metà del secolo XV. — Stefano Neri, latinista e giurista insigne, vissuto, salito in gran fama, sul principio del secolo XVI, precettore in Roma di Pier Luigi Farnese, traduttore di opere classiche e filosofiche dal greco in latino e morto intorno al 1540. — Alessandro Araldi, pittore, nato nel 1485, discepolo in Cremona di Altobello da Milone, Boccaccio Boccac-cino e, secondo il Lanzi, anche del famosissimo Gian Bellini: lasciò buone opere nelle varie chiese di Panna, ove visse molti anni. — Fioravanti Moreschi, nato nel 1500, valoroso capitano, creato cavaliere da Carlo V, che lo ebbe in grande stima e l'impiegò in molte difficili imprese, capitano delle truppe pontificie sotto i pontificati di Paolo III e Giulio III, morto nel 1567 a Goito. —Gian Paolo Arisi, vissuto nel secolo XVI, celebre medico, chiamato alla Corte ducale dei Gonzaga in Mantova, ove morì di veleno propinatogli da un altro medico di Corte, concorrente invidioso. — Cavalli Antonio Maria juniore, sacerdote dottissimo, vissuto tra lo scorcio del secolo XVI ed il principio del