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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Casalmaggiore 117
   dotali, particolari, tutorii, successioni, testamenti, ecc.; 7° obblighi dei massari o mezzadri o jus rurale.
   Sul principio del 1496 Casaimaggiore fu occupato dalle truppe di Filippo Maria Visconti, duca di Milano : ma venne tosto ripreso dai Veneziani per opera del Carmagnola, dal lato di terra, e dal provveditore Francesco Bembo, con una flottiglia di galeoni mandata da Venezia su per il Po. Nell'anno successivo fu di nuovo riconquistato dall'annata ducale ed allo scopo d'assicurarsi la fedeltà di quella terra importante Filippo Maria Visconti accordò ai Casalesi il riconoscimento dei loro statuti cogli altri privilegi richiesti; ma ciò non impedì che facesse successivamente ritorno ai Veneziani, per la pace conclusa l'anno appresso, intermediario il pontefice Martino V. Nella nuova guerra riapertasi nel 1432 Nicolò Piccinino, condottiero delle truppe ducali, mandò Galeotto Coneto, marchese di Finale, a riconquistare Casaimaggiore. Nel 1437, una delle più memorabili piene del Po, rompendo gli argini, devastò tutto l'agro di Casaimaggiore.
   Nel 1441 la città di Cremona, per diritto riconosciutole dal duca di Milano, volendo tenere in soggezione del suo maggior magistrato tutte le terre della diocesi, Casal-maggiore compreso, questo Comune fece richiamo ai proprii statuti ed alle concessioni ottenute nel 1427 dallo stesso duca per conservare quell'autonomia ultima, ch'era residuo delle antiche libertà comunali, e vi fu perciò una lunga contesa giudiziale che non fu risolta in definitiva se 11011 nel 1498, con dichiara/ione del Senato di Milano a favore dei Casalesi. Nel frattempo Casaimaggiore era stato, con altri territorii del Cremonese e con Pontremoli, destinato a far parte della dote di Bianca Maria, figlia naturale di Filippo Maria Visconti, quando, nel 1441, andò in moglie al condottiero Francesco Sforza. Nò per questo cessarono i guai di Casaimaggiore che per parecchi anni, nel 1446 e nel 1551 specialmente, fu bersagliato dalle guerre che si combattevano tra il duca di Milano e la Repubblica di Venezia. Per colmo di sventura il borgo ed il suo territorio furono, nel 1450, desolati da una fìerissiina pestilenza, che ne dimezzò la popolazione.
   Più procellosi ancora furono per Casaimaggiore gli ultimi anni del secolo XV ed il principio del fatale XVI. Fin dal 14S3 si era ivi concordata fra varii principi dell'Italia superiori quella prima lega contro Venezia, che doveva servire di prodromo e di guida a quella ben più grave di Cambra! Nel 1499, mentre le truppa di Luigi XII re di Francia invadevano il ducato di Milano, (lai quale Lodovico il Moro era già fuggito per impetrare gli aiuti dell'imperatore, i Veneziani, penetrando dal Mantovano, occuparono Casaimaggiore, Cremona e la Gera d'Adda, accolti con entusiasmo da quelle popolazioni, memori dei molti vantaggi conseguiti sotto il provvido e moderato governo di quella Repubblica. L'occupazione veneta durò fino al 1.509, nel quale anno, per la Lega stabilitasi a Castel Candirai, Venezia, stretta d'ogni parte da nemici, fu forzata a sgombrare quasi tutti i suoi Stati di terraferma. I11 quel frangente Don Francesco Gonzaga, marchese di Mantova, occupò (15 aprile 1509) Casaimaggiore a nome del re di Francia Luigi XII, facendovi prigione il capitano e provveditore veneto Lodovico Bono.
   Massimiliano Sforza, duca di Milano, è riconosciuto, nel 1513, anche signore di Casal-maggiore; ma questo dominio, di breve durata, gli è tolto nel 1515 dai Francesi, che per impulso nel nuovo e cavalleresco loro re, Francesco I, ritentano la conquista del ducato di Milano. Infeudato dal re (li Francia ad 1111 Arturo de Goffier, questi, anti-veggendo la 11011 lontana sfortuna delle anni e della politica francese ili Italia, pensando al positivo, vendette Casaimaggiore a Lodovico Gonzaga, duca di Sabbioneta, per 20,000 scudi d'oro : mercato che fu approvato dall'imperatore Massimiliano.
   Nel 1522 Francesco li Sforza, reintegrato dalle armi di Carlo V nel ducato di Milano, spoglia il Gonzaga del possesso di Casaimaggiore. Succede a questo avvenimento tutto un periodo di vicende guerresche e di occupazioni militari, or per parte ili Francesi