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Parte Seconda — Alta Italia
Congregazione di carità e l'Asilo infantile. Nel ISSO fu ultimato il nuovo fabbricato scolastico con ampie aule, ben arieggiate e riccamente fornite di tutti gli arredi occorrenti. Notevole anche l'archivio comunale, contenente tutti i deliberati della rappresentanza municipale dal 1491- in poi.
II territorio di Castelleone, irrigato da numerose roggie, è fertilissimo. Produce in gran copia cereali, foraggi, lino, ortaglie e gelsi. Vi si alleva molto bestiame da stalla e da cortile ed importante in tutto il territorio è la produzione dei bozzoli. Le altre industrie sono rappresentate da una fornace per laterizi, da 4 brillatoi pel riso, da un opificio per la torcitura e l'incannaggio della seta, impiegante 93 operai e da una fabbrica di passamani, stringhe, nastri, ecc.
Cenno storico. — Gli storiografi locali si sono assai scapricciati nel dare a Castel-leone le più strane e remote origini. Lasciando da parte i favoleggiatori di origini trojane, che non mancano, si può accettare per più verosimile, per (pianto non assodata da scrii documenti, la leggenda che vorrebbe questo borgo costrutto da Stilicene, il barbaro romanizzato, generale di Arcadie ed Onorio, per formarne un propugnatolo contro ì Goti nel 390 già niinaccianti l'Italia. Questa leggenda è raccolta dal Menila ed esposta in modo da far nascere il dubbio possa trattarsi anche del famoso Castiglione d'Olona, nell'antico contado del Seprio ed ora provincia di Como. Altri lo vorrebbero eretto dai Saraceni (!), altri in difesa del territorio contro l'invasione degli Ungimi i sul principio del secolo X: ma le notizie più sicure sono quelle contenute nella Cronaca di Sicardo vescovo di Cremona, fissante l'erezione del castello in questo luogo — ove peraltro esisteva un'alta torre — nel 1188. Da questa data (nella quale probabilmente il castello già esistente venne o ricostruito od ampliato o meglio fortificato a difesa del territorio cremonese dagli attentati dei Lodigiani) si cominciane ad avere notizie più positive e più frequenti di Castelleone. Nel 1189 si ha che varii Castelleonesi inscritti nella milizia si recarono insieme ai Cremonesi a Gerusalemme in aiuto di Guido di Lusignano in guerra con Saladino; nel 1191 Castelleone resistette validamente ai Milanesi in guerra con Cremona; nel 1200, perdurando la guerra di Cremona coi vicini Comuni, le fortificazioni di Castelleone vennero riattate ed ampliate. Nel 1213 i Cremonesi, alleati ai Modenesi, Parmigiani, Mantovani e Cremaseli! di parte ghibellina, e quindi pell'imperatore Federico II, diedero battaglia a Bressanone nella vicinanza di Castelleone, ai Milanesi, alleati coi Piacentini, Tortonesi. Alessandrini, Comaschi ed altri militanti tutti per il partito guelfo. La battaglia fu vinta dai Cremonesi por il valore e l'abilità del loro console A Ideino Lanfranco. Molte altre vicende subì Castelleone durante il periodo delle fazioni guelfe e ghibelline; finché, nel 1354, fu occupato da Bernabò Visconti duca di Milano. Nuove vicende di assalti, saccheggi, combattimenti subì Castelleone per tutto il secolo XV e per il calamitoso principio del secolo XVI, sia per opera delle fazioni che di Cabrino Fondalo, signore di Cremona e dei capitani delle armate ducali e venete prima; poi dai Francesi, dagl'Imperiali, dagli Spaglinoli e dagli Svizzeri, quando la Lombardia diventò Io scacchiere delle contese europee. Nò si sottrasse a saccheggi durante la guerra del 1018 ed a onerose contribuzioni nelle guerre di tutto quel secolo e del successivo. Nel 1790 Castelleone, clic prima dipendeva dalla Ilegia Camera di Milano, fu riunito alla provincia di Cremona e nel nostro secolo si cominciò la demolizione delle mura ed opere fortilizie delle quali, nel 1830, non restava più traccia.
Coli, elett. Soresina — Dioc. Cremona — P2, T. e Str. ferr,
Castelvisconti (1075 ab.). — 11 territorio di questo Comune si stende nella parte orientale del mandamento, fra il Naviglio Pallavicino e fOglio. E Comune rurale costituito da due frazioni: Castelvisconti e Madonna di Basso e da qualche piccolo gruppo di cascinali sparsi per la campagna. — Castelvisconti (G7 ni.), capoluogo del