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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cremona
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   Savoiardi, che desolarono la Lombardia, Pizzighettone sostenne varii assedi memo-rabili, fra gli altri quello del 1733 dalle truppe sarde condotte da Carlo Emanuele II in persona. Nel 1782 il forte fu smantellato per ordine dell'imperatore Francesco Giuseppe; ma fu riattato sulla tine del secolo dai Francesi e mantenuto tale dagli Austriaci nel secondo periodo della loro dominazione in Lombardia,
   Uomini illustri.—Furono nativi di Pizzighettone: il rabbino David da Pizzighettone, medico e filologo non volgare del secolo XV, le opere del quale si conservano nella Biblioteca Vaticana e fra le rarità più preziose; il pittore Cristoforo Magnano, discepolo di Bernardino Campi, emulo del Malosso, del Cattapane, del Mainardl autore delle figure che sono nel maggior numero dei semipennacchi nella navata centrale del duomo di Cremona; il pittore Francesco Caccialupi, allievo del Guerrini, vissuto nel secolo scorso e sul principio del nostro.
   Coli elett. Soresina — Dioc. Cremona - - P'J, T. e Str. ferr.
   Acquanegra Cremonese (1352 ab.). — Il territorio di questo Comune si^stende in rasa e malinconica pianura, a metà distanza fra Pizzighettone e Cremona. È Comune affatto rurale e frazionato,* Il capoluogo, Acquanegra (45 ni.)., è un discreto paese sulla strada provinciale, toccato anche dalla linea ferroviaria Pavia-Cremona-Mantova, che vi fa stazione. Ha edifizi moderni e taluno anche di aspetto signorile. Le altre frazioni formanti il nucleo comunale 11011 sono che villaggi e gruppi di cascinali di minima importanza sparsi per la campagna.
   Il territorio di Acquanegra è riccamente irrigato e coltivato intensamente. Produce: cereali, foraggi, lino e gelsi. L'allevamento del bestiame e la produzione dei bozzoli sono quivi le industrie di maggior sussidio all'agricoltura. L'industria è rappresentata da una granile fornace a fuoco continuo per la fabbricazione dei laterizi. Vi lavorano giornalmente da 30 a 100 operai.
   Cenno storico. — Di questo paese si hanno notizie anteriori al secolo XII. Nell'anno 1160 1 Cremonesi, parteggiatiti per Barbarossa, soffrirono nelle vicinanze di Acquanegra, per opera dei Milanesi, una sanguinosa sconfitta.
   Colt, elett. e Dioc. Cremona — P3, T. e Str. ferr
   Annicco (2155 ab.). — Questo Comune trovasi nella parte superiore del mandamento. a nord-est da Pizzighettone. Per quanto popoloso esso è dì carattere affatto rurale ed assai frazionato. — Annicco (60 111.), capoluogo del Connine, è un grosso borgo, presentante tutte le caratteristiche dei grossi centri rurali lombardi: ha edilizi 111 gran parte moderni 0 rimodernati, qualche palazzotto signorile ed una chiesa parrocchiale di buona architettura dedicata a San Giovanni Battista. Le altre frazioni sono piccoli villaggi e gruppi di cascinali di nessuna importanza.
   Il territorio di Annicco, irrigato dalle roggie Pegra e Stanghetta, è fertilissimo: dà cereali, lino, foraggi e gelsi. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei bozzoli vi sono industrie agricole fiorenti. Le altre industrie sono rappresentate da una fornace per laterizi, con 26 operai; da 2 piccoli opifici per la trattura della seta; da 2 tintorie e dalla tessitura casalinga del lino e della canapa esercitatevi con cura speciale dalle donne con 30 telai.
   Cenno storico. — Di questo paese si hanno notizie nelle cronache cremonesi fin dal secolo XII. Nell'anno 1310 i Cremonesi stettero lungamente (dicesi più mesi) accampati contro 1 Cremascln. Ad Annicco, ov'erasi ritirato coi suoi famigliari in un palazzotto feudale, venne catturato nel 1424, con uno sleale stratagemma, da Oldrado Lampugnano, emissario di Filippo Maria Visconti, Cabrino Fonduto, perchè venuto in sospetto al duca di agognare nuovamente alla signoria di Cremona 0, come sembra più probabile, data la cupida natura di quel tiranno, per riprendergli in 1111 colla vita la forte somma pagatagli per la cessione di Cremona. Da Annicco, Cabrino Fondulo fu