1-28
Parte Seconda — Alta Italia
Ostiano (3445 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende in quella sezione della provincia di Cremona, che occupa per breve tratto la sponda sinistra dell'Oglio, dalla confluenza in questo fiume del Mella ad Isola Dovarese. — Ostiano (43 iti.), capoluogo del Comune, è una grossa e bella borgata di circa 3000 abitanti. Ha vie larghe, selciate, fiancheggiate da edilizi moderni o rimodernati e da qualche palazzotto di aspetto signorile. Notevole la chiesa parrocchiale, di buona architettura: un ospedale per gli infermi poveri ed altre istituzioni di beneficenza. Ostiano, antico borgo murato, conserva tuttavia gli avanzi di un robusto castello, che fu sovente ricordato nelle cronache del periodo comunale e nelle lotte fra Cremona, Brescia e Mantova. Le altre frazioni del Comune sono villaggi affatto rurali ed in gran parte cascinali sparsi per la campagna.
Il territorio di Ostiano, assai fertile, produce cereali, lino, foraggi, gelsi e viti. Lo allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei bozzoli sono industrie agricole fiorenti in questo Comune. Le altre industrie sono quivi rappresentate da 2 fornaci per la fabbricazione dei laterizi, nelle quali lavorano complessivamente da 40 operai; un piccolo opificio per la trattura della seta; un frantoio per la estrazione dell'olio di lino ed una conceria dì pelli, ecc.
Cenno storico. — Ostiano è luogo d'antica rinomanza e del suo castello si hanno notizie fin dal secolo XII. Questo Comune, sotto la dominazione austriaca, era unito alla provincia di Mantova, nella cui diocesi — per gli effetti religiosi — è ancora compreso; col riordinamento delle Provincie, dopo la costituzione del Regno d'Italia, fu aggregato alla provincia di Cremona, mentre più logico forse sarebbe stato lo aggregarlo, col limitrofo Volongo, alla provincia di Brescia.
Culi, elett. Pescarolo — Dioc. Mantova — P3 locale, T. e Str. ferr. a Torre de' Picenardi.
Persico (133G ali.). — Questo Comune, che già appartenne al soppresso mandamento di Robecco d'Oglio ed ora, per effetto della legge 30 marzo 1890 è aggregato a quello di Pescarolo, si stende a nord-est ili Cremona* a non molta distanza da questa città. Persico è Comune di carattere prevalentemente rurale ed alquanto frazionato. — Il capoluogo è un modesto villaggio, Pedifizio più notevole del quale è la torre della chiesa parrocchiale, alta e robusta, sulla quale, al tempo del Regno Italico, venne collocata una delle stazioni ilei telegrafo ad aste e pale per la rapida trasmissione delle notizie: telegrafo subito soppresso dalla restaurazione austriaca. Le altre frazioni del Comune sono: Acqiialiinga, Sant'Abbondio, I'ersicliello, Bettenesco, San Gioachino, ecc.: tutti villaggi di nessuna importanza*
II territorio di Persico, bene irrigato, produce in gran copia cereali, foraggi, lino e gelsi. L'allevamento del bestiame e la coltura dei bachi da seta sono le industrie di maggior sussidio alla produzione diretta del suolo, nelle quali si esercita esclusivamente l'attività di questa popolazione.
Cenno storico. — Durante l'assedio di Cremona del 1618 Persico fu, nel giugno di quell'anno, invaso dagli alleati Franco-Sardo-Estensi, che, come al solito, si diedero a foraggiare per la campagna e nei villaggi. Ma sul fare della sera, sorpresi dall'esercito spaglinolo, gli alleati dovettero lasciare quei luoghi ritirandosi sopra il paese di Levata.
Coli, elett. Pescarolo — Dioc. Cremona — P1, T. e Str. ferr. a Cremona.
Pessina Cremonese (2190 ab.). — Si stende il territorio di questo Comune nella parte orientale del mandamento, presso all'Oglio e nou lungi dal confine tra il circondario di Cremona e quello di Casal maggiore. È anche attraversato dalla strada provinciale per Mantova, che passa poco distante dal paese titolare del Connine. E paese affatto rurale e frazionato. — Pessima (42 m.), frazione principale, è ini villaggio di 750 abitanti circa, di modesta apparenza, l'edilizio più notevole del quale! è la chiesa con annessa casa parrocchiale, l una e l'altra rifatte, si può dire, nel 1857. La chiesa