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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cremona
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   Grontardo fu sovente oggetto di sanguinosi contrasti tra Brescia e Cremona, Nel 1193 un Àdamoino 'da Grontardo fu dall'imperatore Arrigo VI investito del castello di Bina-nuova. Nella prima metà del secolo XVI questo paese appare dominio del famoso Tommaso Marino, banchiere o finanziere genovese ed appaltatore dei dazi nel ducato di Milano, del quale parla molto la storia del suo tempo e più ancora la leggenda tramandata ed arricchita dalla fantasia popolare.
   Coli, olelt. I'escarolo — Dioc. Cremona — P2 a Vescovato, T. e Str. ferr. a Gazze.
   Isola Bovarese (2426 ab.). — 11 territorio di questo Comune si trova nell'estremità est del mandamento e al confine di questo col circondario di Casalmaggiore, sulla riva destra dell'Oglio. Esso è formato dalle frazioni di Isola Dovarese, Abbadie, Cà dell'Ora, Cidellara e da non pochi cascinali sparsi per la rasa campagna. — Isola Dovarese (34 ni.), frazione principale del Comune, è una grossa borgata poco discosta dalla strada provinciale da Cremona a Mantova, la quale, appunto per avvicinarsi ad Isola e Pessina Cremonese, fa un forte gomito. Isola Dovarese ha vie larghe fiancheggiate da edilizi di discreta apparenza e taluna anche d'aspetto signorile. Notevole è la chiesa, restaurata completamente nel 1S46, a tre navate, con cupola, aitar maggiore di varii marmi, rialzato dal piano della navata, la vòlta dipinta con eleganti decorazioni a chiaroscuro. La piazza maggiore, quadrilunga, è sui due lati fiancheggiata da porticati, costrutti dal 1587 al 1590, per ordine di Giulio Cesare Gonzaga, su disegni dell'architetto Giulio Brunelli Una frazione del paese trovasi sulla opposta riva dell'Oglio ed è unita alla maggiore mediante un ponte dì recente costruzione.
   11 territorio di Isola Dovarese, formato essenzialmente da recenti alluvioni, non è molto fertile; nondimeno, coltivato con cura perseverante qual è, dà buoni prodotti in cereali, lino, gelsi e viti. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei bozzoli sono in luogo le industrie di maggior sussidio alla produzione diretta del suolo. Esistono in luogo 2 fornaci per la cottura dei laterizi, impieganti in inedia una trentina di operai al giorno.
   Cenno storico. — Si attribuiscono ad Isola Dovarese origini romane. Più &erto è il fatto della chiesa plebnna di Santa Maria in Isola, ricordata m un documento del 1019 dettato in Piadena da Bonifazio marchese di Toscana e Bichilda sua moglie - i genitori della famosa contessa Matilde — assegnante le decime di questa pieve all'Episcopio di Cremona. 11 paese cambiò il nome di Isola Santa Maria in Isola Dovarese, allorché, nel 1190, fu concesso dai consoli flel Comune di Cremona — dal quale dipendeva — in feudo alla famiglia dei Doara, oriunda milanese e trapiantatasi in Cremona, quando questa città fu assaltata e sottomessa dal belligero arcivescovo milanese Ariberto da Intiniiano. Di questa famiglia fu il Buoso, famoso capitano ghibellino, amico dì Federico li e di Manfredi, podestà di Cremona, e sospettato d'aver tradito per danaro il suo partito lasciando libero all'esercito angioino, scendente alla conquista del Pegno! il passo dell'Oglio a l'alazzolo, e per questo dai contemporanei coperto di vituperi, bandito da Cremona, ridotto in povero stato e messo inesorabilmente da Dante nella bolgia dei traditori, -c là dove i peccatori stanno freschi ». Dai Dovara, nel secolo XIV, Isola passò sotto il dominio dei Cavalcabò e, nel 1415, secondo narra lo storico mantovano Equicola, passò per spontanea dedizione sotto il dominio di Gian Francesco Gonzaga signore di Mantova, per averne protezione contro Cabrino Fondulo, che, come terra dei Cavalcabò, fin dal 1.405 l'aveva saccheggiata e sempre la minacciava di nuovi rigori. Isola Dovarese stette sotto il dominio dei Gonzaga fino all'estinzione della loro linea principale. Indi, passato l'ex-ducato di Mantova a far parte della Lombardia, venne di nuovo, per gli effetti politici ed amministrativi — com'era sempre stata per gli effetti religiosi — aggregata a Cremona.
   Coti, efett. Casalmaggiore — Dioc. Cremona — P3 locale, T. e Str. ferr. a Torre do' Picenardi.