92
Parie Seconda — Alta Italia
Gabbioneta (1125 ab.) — Il territorio di questo Comune si stende nella parte nord-est del inandamento, sulla sponda destra dell'Oglio, di fronte quasi alla foce del Mella in questo fiume. Esso è formato dai cascinali di Gabbioneta, Casamento, Lama, Sant'Antonio e San Pietro Arso. — Gabbioneta (3S 111.), sede e frazione principale del Comune, è un grosso villaggio di modesta apparenza, di forma seuiirotonda, in cui spicca la chiesa parrocchiale, eretta in prepositiva nel 1077, ad una sola navata, di semplice, ma bene intesa architettura, spaziosa ed alta, colla fronte di elegante disegno ornata da piramidi in marmo. Questa chiesa venne restaurata dopo 1 incendio subito nel 1S5S per l'imprevidenza d'uno scaccino. L'aitar maggiore è di marmo intarsiato a vani colorì. A greco del paese trovasi un impaludamento detto Oglio Moria — antica deviazione del letto dell'Oglio — cagione nella state di non salutifere esalazioni.
11 territorio di Gabbioneta, assai esteso ed irrigato dalla roggia Canobia e dal colatore Aspice, è fertilissimo: dà cereali, lino, foraggi e gelsi in grande quantità. Industrie di maggior sussìdio alla produzione del suolo sono iu luogo l'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei bozzoli.
Cenno storico. — Secondo FA porti ed il Dragoni sembra che sin dal periodo romano in Gabbioneta, o presso a questo paese e precisamente nella località di San Pietro Arso esistesse nn collegio di fabbri e che Gabbioneta fosse un ragguardevole e forte a ico apposto sulla riva dell'Oglio come antemurale ai C'enomani, che dall'altra riva del fiume minacciavano dì scorrere il territorio cremonese. Abitatori e difensori di questo vico al tempo dì Roma sarebbero stati dei Gallimi, venuti da Gabio, terra della Sabina, insieme ai coloni romani condotti al tempo della seconda Guerra Punica a Piacenza ed a Cremona. Nei tempi di mezzo si hanno notizie intorno a Gabbioneta sin dal secolo X; nel secolo XII la località possedeva un ospedale pei pellegrini e gli infermi poveri. Nel 1227 ini Masino da Gabbioneta fu dal podestà di Cremona mandato in qualità di procuratore del Connine a ricevere la dedizione di Guastalla con Luzzara. Nel 1521 Gabbioneta fu occupata dalle truppe venete e francesi in guerra colle imperiali d'Austria e Spagna, contendentisi il ducato di Milano o meglio l'egemonia sull'Italia superiore.
Uomini illustri. — Nativo di Gabbioneta fu il sacerdote Angelo Grandi, autore di ima voluminosa ed accuratissima descrizione storico-politico-geogralica di Cremona e della sua diocesi, pubblicata nel 1858.
Coli, elett. Pe-carolo — Dioc. Cremona — I'2 locale, T. ad Osliano, Str. ferr. a Cazzo.
Grontardo (2273 ab.). — Questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento di Robecco d'Oglio ed ora aggregato a quello di Pescarolo ed Uniti, si trova alquanto ad ovest di Pescarolo, non lungi dalla strada provinciale da Cremona ad Ostia no. 11 Connine è formato dalle frazioni di Grontardo, San Giovanni iu Deserto, Bosco, Levata, Barchetti, Ruina, Palazzo e da non pochi cascinali sparsi per la campagna. — Grontardo (46 ni.), frazione titolare e sede del Comune, è un grosso paese di circa 1400 abitanti con edilìzi d'aspetto civile e dì moderna costruzione. Notevole è la chiesa parrocchiale dedicata a San Basilio, ricostrutta, eccetto il coro, nel 1810, a tre navate, di buona architettura. In un piazzale sul lato destro della chiesa sorgono ancora gli avanzi del castello, che nel medioevo muniva il paese.
11 territorio di Grontardo, irrigato dal dugale Aspice, produce cereali in gran copia, foraggi, lino riputato fra i migliori della provincia e gelsi. L'allevamento del bestiame bovino e suino eia produzione dei bozzoli, in proporzioni rilevanti, sono le industrie di maggior sussidio alla produzione diretta del suolo. In questo Connine sonvi quattro frantoi per la estrazione dell'olio di lino e d'altri semi oleosi.
Cenno storico. — Grontardo è luogo assai antico e se ne Iranno nei documenti cremonesi memorie fino dal 1030. Nel periodo delle guerre comunali il castello di