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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cremona
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   Cenno storico. — Il territorio di Tredossi fu, nel 1648, fieramente devastato dalle truppe Franco-Sarde ed Estensi, durante l'assedio posto a Cremona.
   Cell. elett. e Dioc. Cremona — P2 locale, T. e Str. ferr. ad Olmeneta,
   Mandamento di PESCARGLI! ed UNITI (comprende 16 Comuni, popol. 31,121 ab.). — La circoscrizione giudiziaria di questo mandamento venne, per la legge 30 marzo del 1890, costituita dall'unione degli antichi mandamenti di Pescarolo e di Plobecco d'Oglio. L'attuale mandamento di Pescarolo ed Uniti occupa la parte settentrionale del circondario di Cremona e confina: a nord, coll'Oglio, che lo divide dalla provincia di Brescia (circondario di Verolanuova), salvo la sezione oltre l'Oglio, formata dal territorio dei Comuni di Ostiano e di Volongo; ad est, col circondario di Casalmaggiore; a sud, col mandamento di Cremona II; ad ovest, col mandamento di Casalbuttano.
   Anche questo mandamento si stende in perfetta pianura. Il maggior corso d'acqua dal quale esso è bagnato è l'Oglio, che, tra Fiobecco e la foce del Mella, separa la provincia cremonese dalla bresciana, e tra la foce del Mella ed Isola Do va rese attraversa un tratto del territorio mandamentale, staccandone quella piccola sezione che è sulla sua sponda sinistra ed è formata dai Comuni anzidetti. Derivati dall'Ogiio a scopo di irrigazione attraversano il territorio del mandamento alcuni fra i maggiori canali del circondario.
   Numerose strade allacciano fra di loro i varii Comuni del mandamento; tra queste le più importanti sono: le provinciali tra Cremona e Brescia, e da Cremona a Ostiano; delle linee ferroviarie la sola Brescia-Cremona tocca questo territorio.
   Il mandamento di Pescarolo ed Uniti è regione essenzialmente agricola: tutte le colture proprie della bassa lombarda trovano quivi la loro massima applicazione, e l'industria vi è rappresentata solo nei luoghi principali e con minimi coefficienti.
   Pescarolo ed Uniti (2438 ab.). — Questo Connine, capoluogo del mandamento ed uno dei tre collegi elettorali del circondario, si stende nella parte centrale di esso e a distanza di 16 chilometri da Cremona. Oltre del borgo di Pescarolo (46 m. sul mare), il Comune è formato dalle frazioni di Croce, Cambimi, La Pila, Malpensata e Senigola: tutti villaggi di minima importanza. — Pescarolo è un bello e grosso borgo di oltre 1600 abitanti, di forma oblunga,, altra volta murato e fornito di due porte, demolite nel nostro secolo e sostituite da due pilastri piramidali. Intorno al paese girava una larga fossa, per ragioni d'igiene e di sicurezza colmata nei primi anni del secolo XIX. Pescarolo, sebbene non molto lieto d'aspetto, conta alcuni notevoli edilìzi e palazzotti signorili, quali la casa Parraviciuo, il palazzo del Comune colle scuole ed altri. Antiche origini ha la chiesa parrocchiale a tre navate con cupola, restaurata o meglio rifatta negli ultimi tempi; non vi sono peraltro cose meritevoli di particolare accenno.
   Il territorio di Pescarolo, diviso in generale fra piccoli proprietari, è bagnato da fossati colatori e da sorgenti ; è coltivato intensivamente e produce cereali, lino, foraggi, frutta, gelsi e viti. L'allevamento del bestiame e sopratutto la produzione dei bozzoli sono quivi le industrie di maggior sussidio all'agricoltura. Esistono inoltre in Pescarolo: uii piccolo opificio per la trattura della seta a fuoco diretto; una fornace per laterizi con 22 lavoranti 111 media e 4 frantoi per la estrazione dell'olio di Imo e di altri semi oleosi.
   Cenno storico. Si attribuiscono origiui assai antiche a Pescarolo, il cui nome si vuole dagli storici cremonesi derivato da stagni assai pescosi anticamente esistenti in questa regione. Nel medioevo, munito di forte rocca, il nome di Pescarolo s'intreccia di frequente nei fasti del Comune di Cremona. Nelle varie contese e nei conflitti avvenuti negli anni 1416-17 tra Filippo Maria Visconti duca di Milano, Cabrino Fonduto signore di Cremona e Pandolfo Malafatta portato dai Guelfi alla signoria di Bergamo
   243 — B^a IPats-ìa, voi. II.