Mandamenti e Comuni del Circondario di Cremona
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fosse detto Cortenuova e che in seguito prendesse denominazione dalla famiglia patrizia cremonese dei Cortesi, della quale un Odone fu console della città nel 1182. Questa supposizione è avvalorata da cenni storici su certo Enrico di Cortenuova intorno al 1100, il quale qui possedeva un magnifico parco attiguo al castello e dì cui se ne trovano vestigia.
Gali, elett. Pescarolo — Dioc. Cremona — P2 locale, T e Str. ferr. a Casalliuttano,
Olmeneta (1458 ab.). — Questo Comune si trova al nord di Cremona, al punto di biforcazione delle linee ferroviarie Cremona-Treviglio-Bergaino e Cremona-Verola-nuova-Brescia. — Olmeneta (55 ni.) è un grosso paese di moderna apparenza, con chiesa parrocchiale dedicata al Battista, di buona architettura, e varie case e ville signorili nelle vicinanze. Altre frazioni del Comune sono: Boffalora, Cà del Botto, Mainardina e San Martino alle Ferrate, villaggi tutti di minima importanza.
Il territorio, irrigato da varie roggie, è fertilissimo in cereali, lino, foraggi, gelsi e ortaglie. Vi si alleva molto bestiame; ma l'industria non vi è rappresentata se non da un brillatoio pel riso.
Cenno storico. — Olmeneta è paese antico e storico. Vuoisi tragga il suo nome da, Selvetta ci'Olmi. Se ne hanno notizie fin dall'anno 1020, in un atto (li donazione di beni in questo territorio fatta dal vescovo Landolfo lì in favore dei Benedettini di San Lorenzo in Cremona. Nel 1318 i Guelfi partigiani dei Cavalcai»), tolto ch'ebbero Robecco ai Ghibellini, passarono in Olmeneta devastando la rocca ilei Zuechelli (ora Fenile dei Zucchelli), nella quale stava Nicola Barzo con altri Ghibellini aderenti dei Ponzoni. Ma questi, ad Olmeneta, si presero ben presto la rivincita, assaltando di sorpresa e facendo strage delle genti del Cavalcabò.
Coli, elett. Pescarolo — Dioc. Cremona — P, T. e Str. ferr
Ossoìaro (995 ab.). — Il territorio di questo Comune si trova nella parte inferiore del mandamento, sul confine di questo col mandamento di Cremona II. È Comune di carattere essenzialmente rurale ed assai frazionato. — Il capoluogo, Ossoìaro (54 in.), è un villaggio di modesta apparenza che nulla offre di notevole sotto il rapporto artistico e storico. Le altre frazioni sono: Fenile, Bodegasco e Mulino; sono degli insignificanti agglomerati di cascinali rustici.
Prodotti del suolo, copiosamente irrigato e ben coltivato: cereali, foraggi, lino e gelsi. Vi si alleva molto bestiame.
Cenno storico. — Questo Comune, fino al 1780, dipese dalla diocesi di Bergamo.
Coli, elett. e Dioc. Cremona — Pa, T. e Str. ferr a Gasalbuttano.
Pa derno Cremonese (2777 ali.). — 11 territorio di questo Comune si stende nella parte occidentale del mandamento, a breve distanza da Casallmttano. — Paderno (58 in.), capoluogo e sede del Comune, è un bel borgo di quasi 2000 abitanti, (li carattere moderno, con edifizi di buona architettura e signorili. Notevoli sono la chiesa parrocchiale, dedicata a San Dalniazzo, ed il palazzo-villeggiatura dei marchesi Sommi di Cremona, a breve distanza dal paese. F'raziom del Comune sono i villaggi di Brian da Superiore e Brianda Inferiore, di Cà dell'Olmo, Le Cuccile, San Gervaso, ecc.
Il territorio, copiosamente irrigato dal colatore Morbasco, produce cereali, foraggi, lino, gelsi, ortaglie e frutta. Non vi sono 111 luogo industrie se non quelle strettamente attinenti all'agricoltura, come l'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei bozzoli.
Cenno storico. — Si hanno notizie di questo paese tiri dal secolo XII. Nel 1290 la Comunità degli uomini di Parlerno ricusandosi di prestare giuramento di fedeltà a Giovanni di Scauzo vescovo di Bergamo, dal quale allora dipendeva, fu colpita d'interdetto. Accampò nei dintorni di Paderno Arrigo VII di Lussemburgo, quando, nello