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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cremona
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   mandamenti di Fizzigliettone e di Soresina. È pur questa una regione perfettamente piana, bagnata alla sua estremità settentrionale dall'Oglio e percorsa da numerosi canali irrigatori, fattori importanti della ricchezza di tutta la plaga.
   Attraversano il territorio mandamentale di Casalbuttano la strada provinciale da Cremona a Brescia e quella da Cremona ad Orzinuovi; la provinciale Creinona-Soresina-Creina e la linea ferroviaria Treviglio-Creina-Cremona.
   Base economica del mandamento è l'agricoltura, che quivi riceve tutte le applicazioni proprie e caratteristiche della bassa lombarda: nondimeno si hanno nel mandamento ed in ispecie nel capoluogo alcune importanti rappresentanze dell'industria manifatturiera e delle quali diremo a momento opportuno.
   Casalbuttano ed Uniti (filli ab.). — Il territorio di questo Comune, capoluogo del mandamento, si stende nel centro del mandamento stesso, ove si uniscono le strade provinciali di Crema e di Orzinuovi per Cremona. Il Comune è frazionato, oltre della titolare, nelle località di Bofì'alora, Boschetto, Casella, Convento, Palazzolo, Porticato, Pozzaglio e Pulengo. —Casalbuttano (61 111.). frazione principale e centro del Connine, a 13 chilometri da Cremona, è una grossa e bella borgata di circa 4500 abitanti, avente iu molte parti tutta l'apparenza di una piccola città di provincia. La strada provinciale per Crema e Treviglio, attraversandolo nella sua maggiore larghezza, ne forma l'arteria principale, fiancheggiata da case ed edifizi in gran parli moderni e di bella apparenza, fra i quali vanno ricordati ì palazzi Turimi e Jacini. che per la grandiosità e l'aspetto maestoso non disdirebbero in una grande città. Vasta e bella è la piazza attorniata da porticato, su un lato della quale, in piano rialzato, sorge la grandiosa chiesa arcipretale di San Giorgio, fiancheggiata da un alto ed elegante campanile, all'interno ornata decorosamente. Oltre della chiesa parrocchiale, Casalbuttano conta due chiese sussidiarie e due oratorii non privi di pregi architettonici e di buoni dipinti. Il palazzo Comunale fu costrutto nella prima metà del nostro secolo sopra elegante disegno dell'architetto cremonese Luigi Voghera.
   Casalbuttano, oltre essere un importantissimo centro di produzione e di traffico di derrate agrarie, è anche sede di utili industrie manifatturiere, fra le quali vanno ricordate : una fabbrica di aste dorate per cornici, impiegante in media da 50 operai giornalieri; la fabbricazione dei laterizi in una fornace a fuoco continuo, con 16 operai e la trattura della seta esercitata in 9 opifìci, nei quali complessivamente trovano lavoro da 1000 operaie in inedia. I prodotti di queste industrie sono nella maggior parte esportati dal Comune ed anche dalla provincia.
   11 territorio di Casalbuttano, riccamente irrigato e fertilissimo, dà cereali di ogni specie, Imo, foraggi, ortaglie e gelsi. L'allevamento del bestiame e la produzione dei bozzoli sono le industrie agricole praticate su vasta scala in tutto il Comune.
   Cenno storico. — Si assegnano a Casalbuttano origini anteriori al Mille. Lo storico Gavitelli afferma che già all'aprirsi del secolo XI i monaci Benedettini di San Lorenzo in Cremona avevano vasti possedimenti in questo territorio. La frazione oggidì ancora designata col nome di Convento avvalora l'affermazione degli storici.
   Nelle guerre che desolarono l'Agro cremonese, bergamasco e bresciano nel principio del XV secolo, Casalbuttano, borgo munito di fossa e. di fortificazioni, ebbe a subire non poche molestie. Nel 1417 il Carmagnola lo ricuperò a Pandolfo Malatesta, il quale lo cedette poscia a Filippo Maria Visconti, duca di Milano, già meditante di togliere Cremona a Cabrino Fondulo.
   Nel 1432 i Veneziani assaltarono Casalbuttano e se ne impadronirono cacciandone il presidio delle truppe ducali. Durante l'infausta prima metà del secolo XVI Casalbuttano e paesi circonvicini furono più volte saccheggiati e messi a ferro e fuoco dalle soldatesche straniere d'ogni fatta che si disputavano, dilaniandola, la Lombardia.
   Coli, elett. Pesearolo — Dioc. Cremona P'J, T. e Str. ferr.