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Appendice
presso al passo, un ospizio dello della Madonna di Campiglio, fondatovi da un tal formando allo scopo di sostentare e aiutare i viandanti: prova questa clic quel passo doveva fin d'allora essere assai frequentalo come scorciatoia che dall'alto Tirolo, por la vai Ilendena e la valle del Chiese, metteva rapidamente nel cuore della Lombardia, L'Ospizio ebbe aiuti e protezioni dai Comuni della vai Ren-dena, si clic i frati eoli stabilitisi accumularono un grosso patrimonio. Non appartenendo ad alcuna Regola ben definita, quei frati sono chiamali nei documenti tridentini frutres iitilHvs Ordinis di Campiglio; vennero soppressi nel secolo XVI dal principe-vescovo di Trento elle in loro luogo pose dei preti ordinari.
Gite interessanti e poco faticose nei dintorni di Campiglio sono: al Campo di Carlo Magno, alti-piana verdeggiante, nel quale è fama elio il vincitore dei Longobardi facesse riposare le sue genti dopo aver valicato il faticoso passo; alla vetta della Spi®, uno dei più facili contrafforti del gruppo del Brenta; ai solitari c pittoreschi laghi di Nominilo e di Ritorto. Ma l'accensione alpinistica di prini ordine, per la quale generalmente si sale a Campiglio, è pur sempre quella del
(iriijipo di limita. — Questa imponente selva di vette dolomitiche, die la infaticabile operosità degli alpinisti tridentini ha visitate, studiale, esaminale da ogni parte ed illustrate con splendide monografie, sorge tra Pinzolo e Molvcno ed è diviso in due gruppi principali da una profonda spaccatura della Bocca di Brenta, L intero gruppo è costituito dalla dolomia principale, squarciata da una enorme inflessione della crosta terrestre, in modo da presentare conformazioni si stranamente accidentali e burroni che non sapremmo a clic uguagliarli.
La cresta del gruppo di limila si presenta come un intricalo labirinlo di lorri, lino a pochi anni or sono completamente inesplorato. Gli slessi topografi dello Stalo maggiore austriaco, pur tanto esperti e diligenti, lo disegnarono sulla eccellente loro caria con una nomenclatura e contorni clic molto lasciano a desiderare sotto l'aspetto dell'esattezza. Il primo tentativo di salila alia vetta maggiore del gruppo di Brenta fu fatta dal Ball nel 1862, ma poco mancò che l'ardilo esploratore non restasse sepolto sotto una frana dì ghiaccio e di detriti.
Nel 1865 il signor C. Loss di Trento raggiunse per il primo la vetta di Tosa (H170 m.) e dopo di lui vennero il l'aver ed altri. Da allora in poi il gruppo di Brenta diventò il campo d'azione della attività degli Alpinisti Tridentini, società ch'é delle più numerose, delle.più forti, meglio organizzate ed operose clic si conoscano. Nel 1881 la Società degli Alpinisti Tridentini inaugurò presso alla Bocca di Brenta (2517 m.) un ultimo rifugio, dello della Tosa (2530 ni.), e nello slesso anno la Società slessa, deplorando la confusione clic esisteva nella nomenclatura del gruppo, nominò ima Coni missione eoli incarico di « studiare dcltaglialaniente il gruppo di Brenta e di fissare, per quanto fosse possibile, i nomi di tutte le cime e di lutti i siti più marcati del gruppo, nel l'i niend iute ufo di togliere la confusione esistente e di rendere così un importante servizio al paese, ai toiirislcs ed alla letteratura alpina ».
Attesero a questo importante e non facile lavoro i signori Falkner ed ing. Apollonio di Trento, del quale ultimo ò la elaborata interessantissima monografìa pubblicata nellVh/mmrifl della Società degli Alpinisti Tridentini (1883-84), clic ci servi di scorta per questi cenni riassumivi.
Stabilita la vera nomenclatura dei punti principali del gruppo, in accordo alle più fondate e diffuse tradizioni locali, fu fatta dalla Commissione una esattissima descrizione topografica del gruppo, corredata da una carta al 25000 della regione più complicata, ed ò in base a tali lavori clic oggi si può dire rivelato, nelleslrane sue particolarità, nelle singolari sue bellezze, nell'intima sua costituzione, il grappo dolomitico del Brenta.
Come già accennammo, il gruppo del Brenta vienediviso in due altri dalla spaccatura detta Bocca di Brenta, aprentesi all'estremità d'ima piccola vedretta tra la rupe di Brenta Alla (3306 in.) a noni e quella di Brenta Bassa a sud. Dalla Bassa in 10 minuti si va al Rifugio della Tosa (2530 in.) ed al vasto altipiano dei Massodi. La parie settentrionale del greppo si dirige da sud a nord, con una lunga sfilata di guglie e torrioni fin oltre Campiglio, mandando poi le sue ultime pendici limi at.les in valle di Non, con direzione di sud-sud ovest a nord-nord-est. Su questo crinale, clic per la varietà e stranezza dei suoi frastagli si potrebbe dire unico nel genere, si ammirano principalmente il Campanile di Brenta, i l'tilmmi, la Torre di Brenta, con forme stranissime ed imponenti e