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APPENDICE
yALLI DEL VERSANTE LOMBARDO
APPARTENENTI ALL'IMPERO AUSTRO-UNGARICO
f^a ovendo dare, per quanto ò possibile, completa ed esalta la descrizione fisica i e geografica dell'Italia, 11011 possiamo esimerci, siccome già praticammo per 'c valli del Canton Ticino e dei Gngioni. geograficamente di versante italiano, ^ di aggiungere a questo volume una rapida sintetica descrizione delle valli geograficamente appartenenti all'Italia e politicamente soggette all'Impero austroungarico Tale descrizione, in questa parte del nostro lavoro, sarà limitata alle sole valli del territorio austro-ungarico aventi versante lombardo, rimandando ad altra parte della nostra opera le altre valli del Trentino propriamente dette, aventi versante nella regione veneta.
Le valli delle quali qui crediamo necessario occuparci sono quelle versanti le loro acque nel bacino del Chiese ed in quello del Garda, sebbene quest'ultimo sia diviso tra la regione lombarda e la veneta. Ma, considerando che i fiumi portanti il maggiore tributo delle loro acque al Garda e quindi anche al Mincio che ne esce, scendono tutti dal versante orientale delle Alpi Camoniche — la catena tipica delle montagne bresciane — e considerando d'altra parte che il versante occidentale del monte Baldo, formante la costa veronese del lago, porta a questo un tributo d'acque relativamente esiguo e di carattere torrentizio, crediamo che, senza fare sfregio alle più rigorose ragioni geografiche, orografiche ed idrografiche, si debbano assegnare al versante lombardo in generale ed al bresciano in particolare, tutte le valli del territorio austroungarico, tributanti le loro acque al bacino del Chiese ed a quello del Garda.
Queste valli comprendono una vasta regione clic dal confine fra i due Stati, a Ponte Caffaro presso Lodrone, seguendo lo spartiacque delle Alpi Camonie fino a 11'Ad cimelio ed al risganna, piega ad oriente colla Presanella e per una serie di blocchi dolomitici giunge alla cima di Peller; di là, piegando ad angolo acuto in direzione di sud prima e di sud-ovest poscia, per una serie di alte cime dolomitiche imponenti, quali la cima di Brenta e la cima Tosa, arriva alla cima di Gazza presso Vezzano; di là, risalendo sul crinale elei monti che dividono la valle del Sarca da quella dell'Adige (monte Bondone), va a raggiungere nella insellatura di Nago il monte Baldo. In questa vasta estensione di territorio sono — senza dire per ora delle secondarie — comprese tre valli principali, cioè: l'alta valle del Chiese, la valle del Sarca, la valle di Ledro.
In queste valli si stendono le circoscrizioni amministrative, giudiziarie e politiche delle Giudicane, della valle di Ledro, di Riva di Trento e di Vezzano.