Mandamenti e Comuni del Circondano di Verolanuova
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Prodotti del suolo, copiosamente irrigato, ben lavorato ed assai fertile sono i cereali, il lino, i gelsi ed t foraggi. L'allevamento del bestiame vi è praticato su vasta scala; notevole è pure la produzione dei bozzoli.
Cenno storico. — Pavone è luogo antico: nel medioevo possedeva un castello ricordato nel periodo delle guerre comunali tra Cremona e Brescia.
Coli, elott. Leno — Dioc. Brescia — P3 locale, T, e Str. ferr. a Manerbio.
Forzano (515 al).). — Il territorio di questo Comune si stende nella parte superiore del mandamento, sulla sinistra della strada provinciale che da Brescia conduce a Cremona. È Comune essenzialmente rurale. — Forzano, capoluogo (74 in.), è un modesto villaggio posto fra i due rami d'un rivo detto in luogo il Melloncello, che nulla offre d'interessante.
11 territorio, assai fertile e ben coltivato, produce cereali, lino e gelsi, ma sopratutto foraggi in belle praterie artificiali a vicenda ed a marcita. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e del pollame è l'industria precipua del luogo, alla quale si aggiunge anche una notevole produzione dei bozzoli.
Coli, elett. Leno — Dioc. Brescia — P2, T. e Str. ferr. a Bagnolo Mella.
Pralboino (2S07 ab.). — Questo Comune si trova nella parte bassa del mandamento, sulla sinistra del Mella, presso il confine della provincia di Prescia con quella di Cremona. — Pralboino, capoluogo, è un grosso e bel borgo all'altitudine di 47 metri sul mare, d'impronta moderna, con edilizi di buona architettura e di signorile aspetto. Assai notevole è la chiesa parrocchiale, edificata sullo scorcio del XVIII secolo e contiene importanti affreschi, marmi preziosi e tele del Moretto e del Campi.
Il palazzo del Castello, stato eretto dal conte Alemanno Gambara, sulle rovine dell'antico maniero, è vasto, solido e di aspetto imponente. 11 Cimitero è costruzione recentissima, non ancora ultimata, che priineggierà sui migliori camposanti dell'Agro bresciano. La casa più antica, ora notevolmente modificata, risale al VI secolo ed è la cosidetta Cascina, posseduta dai signori Morelli, come pure antichissima è la torre posta sull'angolo est della piazza Maggiore.
Questa piazza, in rapporto al commercio, tenendosi quivi un florido mercato settimanale in ogni venerdì ed una rinomata fiera annuale nei primi tre giorni di novembre, è alquanto ristretta. Non si farebbe questo lamento se alla fine del secolo XVIII noti fosse fiaccata la potenza del conte Alemanno Gambara, ultimo feudatario di questi luoghi,- che costrusse l'anzidetto palazzo, previa la demolizione della vecchia chiesa parrocchiale che lo prospettava; chiesa che di mole maggiore, venne rifatta in odio al Gambara, forse per dimostrare che alle prepotenze vecchie succedevano le pi repotenze nuove. Nella frazione di Santa Maria degli Angioli, latifondo di compendio della sostanza Gambara, ora di proprietà del signor Ercole Strada, esisteva un chiostro, che fu dei Benedettini; adesso si conserva soltanto la chiesa, nella quale venivano sotterrati i Gambara. Tutto il resto del fabbricato è adibito ad uso colonico o per abitazione civile del proprietario. Sul muro che cinge l'ortaglia, detta del convento, nel lato di sera, vi è incastrato un grande stemma dei conti Gambara. Altro stemma, ma di minori dimensioni, trovasi iti paese sulla facciata a mattina del molino Gerolo.
Il territorio di Pralboino, sottoposto negli ultimi anni ad importantissimi lavori di bonifica, è divenuto una plaga ubertosa ed uno dei centri di maggiore produzione agricola. Si coltivano cereali di ogni specie, lino, viti, gelsi e sopratutto foraggi in bellissime praterie a vicenda ed a marcita. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile, la produzione dei latticini in appositi caseifici, l'allevamento dei bachi e la confezione accurata del loro scine, sono le maggiori industrie nelle quali si applica la popolazione di Pralboino ; ove pure hanno vita un opificio per la tessitura del lino, un brillatoio pel riso, due mollili per macinare cereali ed una fornace per laterizi.