Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Bergamo e Brescia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (488/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (488/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   47G
   Parte Seconda — Alta Italia
   il legname si fanno scivolare mediante telefori o fili metallici sostenuti da robusti pali e si sollevano anche mediante arganelli o carrucole applicate ai fili stessi. Notevole edifizio è la chiesa parrocchiale della pieve di Tremosìne, nella quale fra l'altro anmiiransi gli stalli del coro e gli scattali della sagrestia con rara maestria intagliati, lavoro del principio del secolo scorso ordinato dall'arciprete Rambottini, allora titolare della pieve.
   Tremosine è punto interessante di osservazioni geologiche, specialmente per lo studio dei sollevamenti, ed è anche centro d'una serie di interessantissime escursioni, tra le quali quelle alle frazioni di Yesio, I'riezzo, Voltino — ove si rinvenne la famosa lapide bilingue, oggetto di tante discussioni fra gli archeologi — ali altipiano anie-nissinio di Pertica (GfiO 111.), alla valle di Bornio (020 ni.), ove trovasi uu laghetto formato dallo sbarramento di una morena; ai monti Zenone (1420 111.), Molyina (1522 111.), Palco (1401 in.), passo della Fobbia (1281 ni.), passo dì Notta (1210 ni.) — portante
   nella valle di Ledro ed a l'ezzecca— alla Rocca di Lo ri il a (1433 in.), per la quale si scende a Storo.
   Il territorio di Tremosine, fertilissimo, produce: viti,olivi, cereali, legnini, patate, castagne e foraggi. Il \ino di Tremosine è assai apprezzato nel Bresciano. L'allevamento del bestiame è industria di largo sussidio alla produzione diretta del suolo. Le altre industrie sono rappresentate: da una fornace per la cottura della calce; da ima conceria ili pelli; da 2 segherie per legnami, animate da forza idraulica.
   Cenno storico. — In Tremosine e nel circostante territorio vennero trovate a più riprese lapidi del periodo romano e cinielìi etruschi, il clic conferisce al luogo una rilevante antichità. Fra le lapidi «li maggiore importanza trovate ha fama pressoché mondiale fra gli studiosi quella rinvenuta nella frazione di Voltino, murata prima sul campanile della parrocchiale: indi, per disposizione della Commissione conservatrice dei monumenti, trasportata nel Museo d'Antichità romana in Brescia. Questa lapide, della quale crediamo interessante ilare qui la riproduzione (fig. 108), e quadrata, misurando centim. 40 x 40. L'iscrizione scolpitavi finamente è composta di sei linee. Le prime quattro sono con lettere dell'alfabeto latino, meno la terza lettera della quarta linea che ha forma strana e sembra quasi la sigla di due M, lino superiore ed uno inferiore capovolto. La quinta e la sesta linea sono formate di lettere o segni ignoti, non aventi relazione nò somiglianza colle lettere latino, greche ed etnische conosciute. Si suppone trattarsi di una lingua o dialetto dei primitivi popoli abitatori di queste regioni, verniti al contatto della civiltà etnisca e romana. Li questa lapide, che potrebbe anche essere sospettata di mistificazione, si occuparono il Tiboni, l'Odorici, Gabriele Uosa ed altri, e tempo fa fu oggetto di uno stuello apparso nella L'èva e Archéologiquc ili l'arigi, sintetizzante le ipotesi correnti, ma che nessiina luce nuova apporta in proposito.
   Nel medioevo Tremosine fu pieve importante, soggetta sempre alla Curia di Brescia e politicamente devota al Comune bresciano. Nel secolo XIII, durante la guerra di Brescia col Principato vescovile di Trento, Kgnone del Piano, principe e vescovo di Trento, s'impadronì di questa territorio insieme a quello finitimo di l imone San Giovanni. Non fu facile impresa, tanto quei di Tremosine, devoti a Brescia, resistettero.
   rinvenuta nella frazione di Voltino.