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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alta Italia
   in Volciaiio: un piccolo opificio per la trattura della seta, 2 distillerie di spirito dalle materie vinose, una fabbrica d'olio di olivo ed una fabbrica di paste    Coli, elett. Salò — Dioc. Brescia — P2, T. e Scalo lac. a Salò.
   Mandamento di BAGOLINO (comprende il solo Comune di Bagolino). — Questo mandamento, occupante un lembo del territorio occidentale del circondario di Salò, lembo appartato e chiuso si può dire da ogni lato da alte montagne, non fu toccato dalla legge 30 marzo ÌS'JO, riforniatrice delle circoscrizioni mandamentali. 11 mandamento di Bagolino, formato essenzialmente dall'alpestre valle del Catfaro, confina: a nord, con quello di Breno; ad est, coli'Impero austro-ungarico; a sud, col mandamento di Vestone; ad ovest, col circondario di Brescia (mandamento di Bovegno, in vai Trompia) e ancora col circondario e mandamento di Breno in vai Camonica.
   La valle del Caifaro, costituente esclusivamente il territorio del mandamento e Comune di Bagolino, ha un'estensione di 106 chilometri quadrati censiti; mentre la media estensione territoriale dei Comuni bresciani è di 14 chilometri quadrati.
   Il mandamento di Bagolino o valle del Catfaro è regione montuosa nell'assoluto senso della parola. Alla sua estremità superiore o settentrionale la valle è chiusa dal triplice nodo del La,ione (2535 in.), del Frerone (2673 ni.), del 15 raffio ne (2GG6 ni.), ove la catena delle Alpi Cainoniehe si sdoppia ed mi ramo continua fino a Lodrone, estremità supcriore del lago d'Idro, a segnare la linea di contine tra il Regno d'Italia e lo Stato austro-ungarico; mentre l'altro, proseguendo con più spiccata direzione'(li sud-ovest, colle cime del Frerone, del Rond enino (201)2 in.), del Migulino (220S ni.), del Dasdana (2201 in.), del Colombine (2215 ni.), del Maniva (tGG'.l in.), del Dosso Alto (2065 ni.) e Corna Bruni (2006 ni.), divide la valle dell'Oglio prima, e del Mella poscia, dalla valle del Caftan), tributaria del Chiese.
   Dalle altitudini delle cime principali contornanti questo territorio, da noi più sopra riportate, è facile farsi un'idea dell'aspetto severamente alpestre e quasi selvaggio che ha la valle del Caifaro, la (piale, sulla considerevole estensione di 106 chitoni. quadr. di superficie, non ha che poco più di 4270 abitanti (circa4 per cliilom. qnadr.). La valle, del Catfaro estendesi a nord di Bagolino tino a monte Listino (2750 m.) per una lunghezza di 20 chilometri e sotto il paese il fiume ne percorre altri 6 verso oriente, poi 2 a sud nel piano ili Oneda, per poi scaricarsi nel Chiese, presso il suo sbocco nel lago d'Idro.
   Assai svariata ed interessante ò la costituzione geologica di questa valle, della quale riassumeremo qui le principali caratteristiche. Alla sommità di nord si trova la Tonalite scendente fino alla località detta Gaver, costituendo i monti Listino, linif-fione. Bininone, Lajone, Frerone e Cadine; poi, discendendo a sud, a contatto col granito, ma non concordanti con esso, le calcaree, gli selnsti, le puddinghe, le arenarie triassiche, le quali ultime passano a quelle permiane. 11 terreno permiano, colle sue arenarie ed i suoi schisti, distendesi ampio nella media valle. A sud di esso havvi una potente emersione porfirica che lo separa dai micaschisti, attraversati da grosso cordone granitico: quivi si ripete dopo di essi la serie del trias su cui poggia Bagolino, ma in modo cos'i stipato ed eretto da potersi difficilmente discernere, anche per gli strati alluvionali, dai quali in periodi recenti fu ricoperto. Nel breve tratto della valle sotto Bagolino si trovano rappresentanze del trias medio e superiore, colle marne del Keuper e la dolomia principale, su cui corre la via dal ponte Roiiieri a monte Snello. I prodotti minerari di Bagolino sono quindi svariati: vi si trovano calcari e dolomie da calce usate pei bisogni locali ; calcari saccaroidi e neri per ma mio lapidario, porfidi e graniti da muratura ed orna mentali; arenarie permiane resistenti, tenaci, inalterabili, che potrebbero utilizzarsi anche per macine e per affilare; ardesie abbastanza resistenti per coprire tetti, conglomerato detto Gattino, continuazione di quello caratteristico di Storo, usato per macine, ecc.