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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Ciliari 463
   idrografico di questo fiume da quello del lago di Garda, allo shocco della vai Pogagna. — Voliamo (24G m.), capoluogo del Comune, è un bel paggetto di circa 1000 abitanti in riva al Chiese ed è attraversato dalla strada provinciale da Salò a Vestono con linea tram-nana a vapore. Vobarno ha edilizi moderni ed in gran parte rimodernati, qualche palazzotto signorile, una notevole chiesa parrocchiale e nelle sue vicinanze liavvi il santuario di Santa Maria della Rocca, sorto sul luogo d'edilizi romani.
   Il Comune ha varie trazioni, fra le quali il grandioso opificio metallurgico della ditta A. Migliavaeca e C. per la lavorazione del ferro e dell'acciaio. Questo .stabilimento, cli'è il maggiore della provincia ili Prescia e che da solo ha una produzione tripla degli altri opifici congeneri esistenti nella provincia, occupa uu'area di 102,000 metri quadrati, dei quali 2000 sono coperti per uso di officina e di magazzino, comprende una ferriera ed una officina meccanica con fonderia, per provvedere principalmente ai Insogni della ferriera. Questa dispone di G forni da ribollire, tutti con rigeneratori Siemens, alimentati da 10 gassogeni a torba e legna; vi sono inoltre 2 forni per scaldare lamiere ed altri fuochi minori per fucinatori. La fonderia ha 3 cubilotti e 2 forni da crogiuoli. La forza motrice necessaria allo stabilimento è rappresentata da un motore a vapore della forza di 10 cavalli e da 7 turbine idrauliche della forza complessiva di 550 cavalli, Gli operai occupati sommano in media a G50. Il materiale usato è rottame di ferro d'ogni qualità e specialmente anche rotaie e materiale ferroviario; si ritraggono sbarre mercantili, fusi, tondi,quadri, piatti, a cerchio, profilati, sagomati, travi, poiitrelles, ecc. Nel ISSO questo stabilimento produsse 18,500 tonnellate di ferro lavorato per un valore di lire 4,255,000; nel 1800 lo stesso opificio raggiunse la produzione di 24,000 tonnellate di ferro lavorato, pel valore di lire 5,400,000, occupando circa 800 operai giornalieri.
   Il territorio di Vobarno, assai fertile, produce viti, gelsi, cereali nella regione bassa; nella zona alta dà invece castagne, legnami da ardere e foraggi. \ i si alleva molto bestiame e la produzione dei bozzoli è quivi buon fattore di attività agraria.
   Cenno storico. — Vobarno è luogo antichissimo. In Voliamo e nei suoi dintorni si rinvennero più volte lapidi romane, tra le (piali una confinale, segnante quivi i termini dell'Italia civile, allorché questa fu da Augusto divisa in dodici provine»; Il castello di Vobarno ebbe grande rinomanza nel medioevo e fu, durante la rivolta dei valvassori bresciani, assediato (1005). Bernabò Visconti, diventato padrone del territorio salodiauo. portatogli in dote dalla moglie Beatrice della Scala, fece, nel 13G2, smantellare il castello di Vobarno, in punizione d'aver dato ricetto ai Guelfi bresciani. Durante il perioda della dominazione veneta, Vobarno fu centro d'operosità metallurgica; quivi si fabbricavano le chioderie, i ferramenti e le àncore di cui la Serenissima abbisognava per il suo naviglio. Colla dominazione austriaca quest'industria decadde e scomparve e solo coll'avvento del Governo nazionale potè, trasformata, assurgere a novella prosperità.
   Coli, elett Salò — Dioc. Brescia — P2, T. e Tr. locali, Scalo lac. a Salò.
   Voiciauo (1110 ab.). — 11 territorio di questo Comune si trova alle falde dei monti che sorgono ad occidente di Salò, non lungi dalla sponda sinistra del Chiese. — Vol-ciano (176 in.), capoluogo del Comune, alquanto frazionato, è un discreto paese in bella e ridente posizione, d'impronta moderna, con qualche edilizio signorile, ville e cascinali nei dintorni.
   Il territorio di Volciano produce: cereali, viti, olivi, gelsi e frutta; nella parte alta ha boscaglie di castagni e cedue. Nella frazione di Roò sorge da qualche anno un grandioso opificio per la filatura e torcitura del cotone della ditta Hefti e C. È il più importante della provincia. Questo opificio dispone di una turbina idraulica della forza di 250 cavalli, ha 15,000 fusi attivi ed impiega giornalmente da 300 operai. Sonvi inoltre