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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Salò
   frutta copiose, gli ortaggi più ricercati e saporiti, i fiori e le piante aromatiche ed ornamentali proprie dei paesi caldi. Importantissima, sopratutto nella riviera di Salò, è la produzione degli agrumi, cedri, aranci e limoni, questi ultimi gareggianti con quelli di Liguria e di Sicilia e preferiti talvolta per la maggiore acidità del frutto e per la più facile e lunga conservazione. Gli agrumi vennero molto probabilmente trasportati sul lago di Garda dalla Liguria. Sembra vi esistessero prima del X secolo. Ma nel XIII secolo questa coltivazione prese maggiore sviluppo per opera dei Francescani, che vi si dedicarono attivamente, migliorando cogli innesti e colle piante portate dal mezzodì le qualità primitive ed ottenendo una considerevole produzione. Le limoniere del lago di Garda, che per quanto bene esposte al giorno, nelle notti invernali debbono essere salvaguardate dalle brine e dai venti di tramontana, sono formate a serre grandiose, ad uno o più ripiani a guisa dì gradinate con vetriate e tettoie, chiudibili alla notte o quando minacciano tempi cattivi ed eccessivi abbassamenti di temperatura. Viste dal lago queste serre hanno l'aspetto di grandiosi palazzi, di fantastici antiteatri, adorni e sorretti da migliaia e migliaia dì colonnine.
   Prima che la gomma, la terribile malattia degli agrumi, cominciasse a far strage nelle superbe limoniere salodiane, la produzione annua era calcolata tra i 15 ed i 1G milioni di frutti all'anno. Ora è assai ridotta e solo negli ultimi tempi ha ripreso incremento per la maggior cura posta nella coltivazione e per i mezzi più razionali ed efficaci trovati ed adottati nel prevenire e combattere la dannosa malattia. 11 prodotto delle limoniere di Salò si esporta nella massima parte in Austria, in Germania, in Russia, costituendo un non lieve cespite d'entrata per queste popolazioni.
   L'olivo prospera in molte parti del golfo di Salò, lungo la riviera benacense, fin sopra a Gargnano: se ne ritrae olio per il consumo locale, che ben lavorato non ha molto da invidiare all'olio della riviera ligure. La vite, il gelso, il castagno, le boscaglie cedue e d'alto fusto, i pascoli ed una limitata produzione di cereali, completano la scala della produttività agraria nel circondario di Salò.
   Le industrie minerarie, metallurgiche, le tessili, la fabbricazione della carta e le alimentari hanno, come vedremo nei singoli Comuni, buone rappresentanze anche nel circondario di Salò, ove è pure assai diffusa l'industria della tessitura casalinga del lino, della canapa, della lana e delle materie miste, contandovisi complessivamente 378
   telai in azione. Il prodotto di queste industrie serve esclusivamente al consumo locale.
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   MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI SALÒ
   appartenenti al distretto militare di brescia
   Mandamento di SALÒ (comprende 24 Comuni, con una popol. di 25,895 ab.). — La costituzione del mandamento di Salò, occupante la parte sud-est del circondario, non fu alterata dalla legge 30 marzo 1890 sulle nuove circoscrizioni mandamentali. 11 mandamento di Salò perciò confina: a nord, col mandamento di Vestone; ad est, con quello di Gargnano e col lago di Garda; a sud, col mandamento di Lonato in circondario di Brescia; ad ovest, col mandamento di Brescia II ed a nord-ovest, con quello di Preseglie e ancora col mandamento di Vestone.
   Nella parte settentrionale il mandamento di Salò è montuoso e vi dominano sopratutto il monte Spino (1480 m.), il monte Pizzocolo (1583 m.), il monte Gallo (1137 ni.) e loro contrafforti con altre cime minori. Nella parte meridionale il mandamento è costituito da quelli serie di poggi e belle colline che contornano per largo tratto il bacino inferiore del Garda e formano la pittoresca regione conosciuta col nome di Valtenese.