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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondano di Chiari
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   motrice a vapore di 35 cavalli ed idraulica di 20, ed impieganti in media giornalmente 520 operai. I prodotti di queste fabbriche si smerciano ili tutta Italia e si esportano in grandi partite anche all'estero, in Germania, Spagna, Turchia, Inghilterra, Grecia, Giappone ed America.
   Il territorio di Palazzolo produce: cereali, viti, gelsi e frutta. Vi si alleva bestiame ed importante vi è la produzione dei bozzoli.
   Cenno storico. — Palazzolo è luogo antico e famoso nella storia delle vicende comunali di Brescia. Il suo castello, ch'ebbe origini feudali, fu, dopo il secolo XI, il maggiore propugnacolo dei Bresciani contro Bergamo. Nel castello di Palazzolo stette alcun tempo, nella metà del XIII secolo, Ezzelino da Romano, fattosi, col favore di sconsigliate fazioni, signore di Brescia e (li buona parte di quel territorio. Da quivi l'efferato tiranno di Padova mosse per la battaglia dell'Adda, riuscitagli fatale. Più tardi nel castello di Palazzolo vi meditò il suo tradimento Buoso da Doara, che lo teneva pei Ghibellini e che doveva opporsi siili Oglio al passaggio delle truppe angioine, scendenti alla conquista del reame di Napoli. Alcuni cronisti contemporanei, e Dante sulla fede di questi, accusano Buoso da Doara d'avere lasciato libero il passo del-l'Oglio alle truppe dell'Angiò per danaro. Più verosimilmente, dalla imparziale disamina dei fatti che precedettero ed accompagnarono la catastrofe degli Svevi in Italia, Buoso, anziché l'aver ricevuto danaro dai condottieri dell'esercito angioino — che ben poco ne avevano — si sarebbe appropriato il danaro mandatogli da Manfredi, perchè assoldasse genti onde contrastare agli invasori il passo dell'Oglio e degli altri fiumi, dando tempo a Manfredi stesso di prepararsi a maggior difesa. Buoso non fece questo e, sopraggiunto l'esercito angioino, si tirò in disparte, lasciandogli incontrastato il passo a Palazzolo. Comunque, tutti i Ghibellini d'allora gridarono contro Buoso al tradimento ed è tradizione che, bandito da Cremona, morisse spregiato da tutti e miserabile, vittima della sua propria avarizia. Dante, che non per nulla era ghibellino e che non la perdonava ai nemici di sua parte, mette, nel canto xxxn deiri«/ìffi#, Buoso da Doara nel girone ghiacciato dei traditori e lo consacra ad imperitura infamia coi versi:
   Ei piange qui l'argento de'Franceschi; I' vidi, potrai dir, quel da Duera Là dove i peccatori stanno freschi.
   Sotto d dominio di Venezia a Palazzolo si fabbricavano buone armature ed il borgo godeva per questo privilegi, fra cui il diritto di tenere speciali pescaie per le anguille ed altri pesci vegnenti dal lago.
   Coli, elett. Chiari — Dioc. Rrescia — P2, T. e Str. ferr.
   Torbiato (5GG ab.). — Il territorio di questo Comune già facente parte del soppresso mandamento di Adro ed aggregato, per effetto della legge 30 marzo 1890, al mandamento giudiziario di Rovato — si stende fra le amene pendici del monte Orfano e del colle di Adro. — Torbiato (230 m.), capoluogo del Comune, è un discreto paesello d'aspetto moderno, con edifizi civili e belle ville nei dintorni.
   Il territorio produce copiosamente viti, gelsi, cereali, frutta e foraggi. L'allevamento dei bachi da seta è l'industria maggiore del luogo.
   Coli, elett. Chiari — Dioc. Brescia — P2 ad Adro, T. e Str. ferr. a Rovato.