Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Bergamo e Brescia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (456/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (456/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   4'20 Parte Seconda — Alta Italia
   Il territorio e in buona parte coltivato a vigneti, da cui si hanno vini eccellenti, esportati per commercio a Brescia e nel Cremonese. Altri prodotti: cereali, frutta, ortaglie e ricche piantagioni di gelsi. L'allevamento dei bachi da seta è praticato su vasta scala. Vi si alleva pure numeroso bestiame da stalla e da cortile.
   Coli, elett. Chiari — Dioc. Brescia — P2, T. e Str. ferr. a Rovaio.
   Coccaglio (2 507 ab.). —Il territorio di questo Comune si trova nella parte meridionale del mandamento, presso la punta sud del monte Orfano. — Coccaglio (162 ni.), capoluogo, è un bel borgo nel quale si incontrano le strade provinciali per Milano, Bergamo e Brescia; l'interno del paese ha impronta affatto moderna, con ampie e belle vie ed ombrosi viali da passeggio, ne è privo di edifizi di buona architettura e d'aspetto assai civile. Ila pure una nuova chiesa parrocchiale, di buonissima architettura e adorna di pregevoli marmi. Notevole, sebbene assai deteriorata, è in Coccaglio l'antica parrocchiale, nel recinto del castello, questo pure in gran parte distrutto. Nei dintorni si trovano belle ville, numerose fattorie e cascinali raggruppati completanti il nucleo comunale.
   Il territorio di Coccaglio, assai fertile, produce cereali, uve, gelsi, frutta, ortaglie e foraggi. Considerevole la produzione dei bozzoli ed importante anche quella dei vini. Vi si alleva numeroso bestiame da stalla e da cortile.
   Cenno storico. — Coccaglio è luogo antico ed esisteva al certo all'epoca romana, come lo provano gli avanzi di quell'età ritrovati in vari luoghi del suo territorio. Per il suo ben munito castello è di frequente ricordato nelle cronache delle guerre tra Brescia e Bergamo durante il periodo comunale. Quivi, sulla fine del \1II secolo, venne Ira Guelfi e Ghibellini bresciani giurata una di quelle paci che dovevano durare perpetue, ma che si rompevano ad ogni snono (li campana.
   Coli, elett. Ciliari — Dioc. Brescia — P2, T., Str. ferr. e Tr.
   Cologne (105:1 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende in pittoresca posizione, alle falde occidentali del monte Orfano, dove esso raggiunge la massima altezza di 152 ili., tra questo colle e l'Oglio. — Cologne (1S3 in.), capoluogo, è un grosso borgo d'aspetto in gran parte moderno, con qualche edilizio signorile, una discreta chiesa parrocchiale e ville sparse nei dintorni, sulle amene pendici del monte Orfano in par-ticolar modo. Il Connine è alquanto frazionato, le ville e le grosse fattorie della pianura ne completano il nucleo comunale.
   11 territorio di Cologne, specie nella parte addossata al monte Orfano, è coltivato a viti; vi prosperano anche i cereali d'ogni specie, i gelsi, gli alberi da frutta, i foraggi e le ortaglie. L'allevamento del bestiame, la produzione dei vini e dei bozzoli sono in luogo le industrie di massimo sussidio alla produzione diretta del suolo. Vi sono inoltre 2 fabbriche d'olio dai semi di lino e di ravizzone; una fabbrica di paste da minestra e 3 mulini per la macerazione dei cereali.
   Coli, elett. Chiari — Dioc. Brescia — P'J e 1'. locali, Str. ferr. a Coccaglio.
   Erbusco (3LIO' ab.). — Questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento di Adro, fu — in conseguenza della legge 30 marzo ÌS'JO — aggregato al mandamento di Rovato. 11 territorio d'Erbusco si stende in gran parte sui fianchi settentrionali del monte Orfano e più specialmente in quell'avvallamento ch'c detto la Spina d'Erbusco separante l'Orfano dal colle d'Adro. Erbusco è Comune frazionato, e la frazione capoluogo e titolare (2IS in.), è un bel paesotto di 1200 abitanti, in posizione assai pittoresca, con edifizi in gran parte moderni e d'aspetto civile, una bella chiesa parrocchiale e molte ville nei dintorni. Era queste va ricordata quella che fu proprietà di Cesare Cantò e nella quale l'insigne storico quasi ogni anno andava a passare i mesi dell'autunno per riposare l'operosa attività della sua mente. Altra villa d'interesse storico in questo territorio è la villa Tonelli, ove, durante il periodo preparatorio del