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Parte Seconda — Alta Italia
la catena degli Apennini, il torrazzo di Cremona, il duomo di Milano e qualche volta, dicesi, anche il Monviso.
Il territorio di Rovato, fertilissimo, produce cereali d'ogni specie, bei vigneti, dai quali si hanno vini reputati, gelsi, foraggi, frutta ed ortaglie. Importantissima in luogo è la produzione dei bozzoli. L'industria è rappresentata da 2 fornaci per la cottura della calce, da parecchie fabbriche di paste da minestra da 4 tintorie, da una grande conceria di pellami, da una fabbrica di carrozze e veicoli, da numerose piccole officine pei bisogni ed il consumo locale e da 2 stabilimenti d'orologeria da torre.
Cenno storico. — Rovato è luogo antico, del quale si hanno memorie fin dai bassi tempi. Fu, durante il periodo comunale, castello ben munito dei Bresciani, i quali più d'una volta vi sostennero l'urto dei nemici Bergamaschi e dei Cremonesi. A Rovato, nel 12G5, scoppiò contro i Francesi di Carlo d'Angiò scendenti alla conquista del regno, una rivolta popolare, che fu lont ano prodromo a quella del Vespro siciliano e che gli storici chiamarono col nome di Vespro di Jìocalo. Taglieggiate, cessate in malo modo dalle truppe dell'Angioino, formate in gran parte da assoldati avventurieri, le popolazioni di Rovato e dei paesi circostanti improvvisamente insorsero ed uccidendo quanti Angioini capitavano nelle loro mani, costrinsero i capi dell'esercito a sgombrare (pianto più presto fu possibile il territorio. Ba questo fatto \ uolsi abbia presa la denominazione di < Franciacorta >, ancor serbata da Rovato e paesi circonvicini
In Rovato nacque, nel 14-98, Alessandro Iionvicini, detto d Moretto, che fu uno fra i più insigni pittori lombardi del secolo XVI. Morì in Brescia nel 1555 e fu sepolto nella chiesa di San Clemente, da lui ornata, con singolare amore e perizia d'arte, di quadri e d'aifreschi, tanto che la si designa ancora col nome di « chiesa del Moretto ».
Coli, elett. Chiari — Dioc. Brescia — P« T. e Str. ferr.
Adro (2G2G ab.). — Già capoluogo del mandamento omonimo, soppresso colla legge del 30 marzo 1890. Il territorio del Comune di Adro si stende all'estremità settentrionale del circondario, a non molta distanza dal l'Oglio e quindi dal contine della provincia di Brescia con quella di Bergamo. — Adro (.270 in.),capoluogo del Comune, è un grosso borgo di bell'aspetto, con editizi moderni, ville ricche e pittoresche nei dintorni, La chiesa parrocchiale è di buona architettura e rimodernata: vi si annuirli uno splendido pergamo in legno, lavoro dei Fantoni di Rovetta.
I dintorni di Adro, ai quali dà rilievo il colle o monte che dal paese prende nome, sono assai pittoreschi e, sotto il riguardo geologico, anche interessanti. Il monte d' \droj raggiungente alla vetta, detta monte Atto, i 052 metri, forma nel suo insieme una specie di arco con la parte convessa dal lato ovest, esso presenta successivamente la serie delle roccie che la compongono e clic si possono benissimo studiare partendo da Nigoline e discendendo a Panifico, attraversando così il punto più elevato. S'incontrano dapprima gli strati inferiori del medolo (lias superiore), poi il selcifero, indi la maiolica, il neocomiano e le marne cretacee coperte dalle arenarie che si scavano su larga scala a Paratico e che sono una continuazione di quelle di Sarnico \ t si trovano 11011 difficilmente fossili caratteristici di queste differenti formazioni.
II territorio di Adro e assai fertile: produce viti, cereali, frutta, ortaglie e superbe piantagioni di gelsi. L'allevamento dei bachi da seta è industria essenzialissima del luogo. Le altre industrie vi sono rappresentate da un opificio per la filatura e torcitura del cotone, impiegante una cinquantina di operai e mosso con forza idraulica, derivata dall'Oglio; da 3 cave di arenaria e da 2 fabbriche di paste da minestra.
Cenno storico. — Adro è luogo molto antico, esistente anche nel periodo romano. Nelle sue vicinanze correva la strada militare romana clic univa Bergamo a Brescia e della quale si trovano ancora traccio sul culle, alla Spina di Erlmsco ed a Gradino.
Coli, olett. Chiari — Dioc. Brescia — P- locale, T. e Str. ferr. a Capriolo.