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Farle Seconda — Alla llalia
quantità. Le maggiori industrie agricole sono: l'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e quello dei bachi da seta, praticato quivi in proporzioni considerevoli.
Chiari è città industriale e fra le industrie quelle che vi primeggiano sono le tessili. Esistono 3 opifici per la trattura della seta a vapore; 3 per la torcitura e l'incannaggio della seta, impieganti in media giornalmente da 430 operai, havvi 1 opificio per la tessitura della seta — unico della provincia — con G2 telai semplici e 2 alla -Jacquard, nel quale si producono stoffe di seta per ombrellini lavorano da circa «SO operai; havvi infine un grandioso stabilimento per la filatura e la tessitura riunite del cotone, con 2000 l'usi e 102 telai meccanici, impiegante una forza motrice idraulica di 00 cavalli, con 2 motori ed una caldaia a vapore della forza di 6 cavalli per il riscaldamento e l'apparecchiatura dei tessuti. In questo opificio lavorano 133 operai: 50 per la tessitura ed 83 per la filatura. Vi si producono esclusivamente tele greggio, denominate nel gergo commerciale tlonmlics. Infine ha\\ < in Chiari una fabbrica di maglierie con telai meccanici, impiegante giornalmente una ventina d'operai. Le altre industrie sono rappresentate da un'officina per l'illuminazione a gas; da 2 fabbriche di concimi artificiali e colla forte, impieganti complessivamente da 40 operai; da 2 brillatoi per riso; da 7 fabbriche di paste da minestra; da 3 fabbriche d'olio di lino e d'altri semi oleosi, da ima fabbrica di acque gassose; da una conceria di pelli, da una tipografia, da una fabbrica di barili e botti per liquidi ed imballaggio, da 2 fabbriche di carri e carrozze, da una fabbrica di panieri di vimini e da altre piccole industrie per il consumo ed i bisogni locali, nonché una fabbrica di articoli d'argento di lla ditta Fiori.
Bilancio preventivo del Comune di Chiari per l'esercizio 1895:
Attivo Passivo Entrale ordinarie.......L. 90,820 Spese obbligatorie ordinarie . . . I.. 100,f>95
straordinarie.....> S,G'.)3
Differenza passiva dei residui . , » 2,2ió Partile di giro e contabilità speciali » 8,370
Totale L. 119,Kit
straordinarie. . » 5,1! 17
> facoltative.......» 2,HO
Movimento di capitali ...... 2,000
Partite di giro e contabilita, speciali » 8,370
Totale L. 119,131
Cenno storico, — L'essersi più volte rinvenute in Chiari iscrizioni e frammenti di iscrizioni romane, prova dell'esistenza del luogo in quel periodo veramente fortunato e prosperoso per la Gallia Cisalpina. La prima mi nzione che di ( hiari si abbia nel medioevo è una Bolla di papa Eugenio 111 (1118), nella quale il luogo è designato col nome di Castro CUtrm-, prova pur questa ch'era luogo cospicuo, cioè munito di castello. La sua chiesa plebana è delle più antiche della regione e vuoisi abbia origine dal V o VI secolo. Nel periodo delle vicende comunali Chiari dipese sempre ila Brescia e fn luogo agguerrito contro i nemici di quella città, e più volte vi si batterono contro e Bergamaschi e Cremonesi, in lotta con lìrescia per le eterne questioni di contini. Nel 1209 e nel 1272, imperversando m tutta la Lombardia il furore delle fazioni, Chiari, caduta in possesso dei Guelfi, ebbe da costoro demolite le sue fortnicazioni, risollevate poi poco appresso per necessità di difesa. In questo alternarsi di passaggi fra Guelfi e Ghibellini e lacerata dalle fazioni interne suscitate dalle famiglie nobiliari, Chiari trascorse il tristissimo secolo XIV, nel quale assaggiò anche la signoria dei Visconti di .Milano, rincrudita dagli eccessi di Bernabò contro i Guelfi e aggravata dalle arti sottili di tirannide di Gian Galeazzo. Ma sul principio del XIV secolo insieme a Brescia ed a Bergamo, fece solenne e spontanea dedizione a Venezia, che s'impegnò di rispettarne gli statuti comunali.
Vincitore della battaglia di Maclodio, che. assicurava alla Serenissima i iiihm i domimi, il conte di Carmagnola fu da questa, per onorificenza, creato conte ili Chiari e quivi