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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Chiari 431
   È territorio completamente in piano, non offrente, sotto il rapporto topografico, alcuna singolarità. L'Oglio, che trova nel territorio di questo mandamento la sua sponda sinistra, è l'unico corso d'acqua di certa importanza; dall'Oglio sono derivati i canali, che servono alla irrigazione ed in parte anche alle industrie del territorio.
   Il mandamento è attraversato dalla grande strada postale da Milano a Venezia per Brescia e Verona, dalla linea ferroviaria colla stessa direttiva, e lo percorrono le numerose strade comunali, allaccianti i Comuni minori e le loro frazioni col capoluogo.
   L'agricoltura trova nella parte rurale del mandamento il suo massimo sviluppo; ma il capoluogo si è fatto 1111 centro industriale di una certa intensità.
   Chiari (9815 ab.). — Città capoluogo del mandamento e del circondario, centro di circa COOfl abitanti. Il territorio del Comune di Chiari si stende a breve distanza dalla sinistra dell'Oglio nel punto in cui la strada provinciale da Milano a Brescia e la linea ferroviaria, colla stessa direzione, convergono per incontrarsi nella città, capoluogo.
   Chiari è oggi una piccola città 111 via di rapido progresso edilizio e d'ampliamento alla periferia. Se ne accorge subito chiunque entra dalla stazione della ferrovia, dagli edilizi nuovi, moderni e grandiosi ; dalle strade diritte 0 rettificate. Nell'interno, sebbene assai migliorata, conserva ancora l'impronta «Ile grosse borgate della piana lombarda: vie tortuose, fiancheggiate da edilizi non sempre belli, con porticlietti talvolta ottusi.
   Fra gli edilizi sacri di Chiari notevolissima è la chiesa preposi turai e collegiata, detta anche il Duomo, di buonissima architettura del Rinascimento, con bei dipinti all'interno ed il monumento funerario di Antonio Morcelli, che fu parroco della chiesa stessa, latinista ed epigrafista dei più celebri, morto nel 1821, dopo avere, insieme ad altri atti di insigne liberalità, donato alta patria sua la preziosa biblioteca da lui posseduta. Di fronte al mausoleo Morcelliano è pur degno di considerazione il gruppo del Battistero, di Alessandro Sangiorgi. Fiancheggia la chiesa prepositurale 1111 altissimo campanile munito di un concerto di undici campane, segnalato fra i più intonati della Lombardia. Altra chiesa cospicua è Santa Maria Maggiore, nella quale osservavansi buoni quadri del XVIII secolo, tra i quali un'ottima pala d'altare di Palina il Giovine, ora traslocata nella Collegiata.
   Edifizi pubblici notevoli 111 Chiari sono: la nuova Caserma per il presidio, il Teatro, la sede del Municipio, il palazzotto della Sotto-Prefettura, ecc. Chiari ha buone scuole comunali ed istituti d'insegnamento secondario. La Biblioteca, donata dal parroco Morcelli, Ira 25,000 volumi, fra i quali moltissimi preziosi incunabuli ed edizioni rarissime di classici italiani, latini e greci. Antiche e cospicue sono le istituzioni della pubblica beneficenza in Chiari: ricordiamo innanzi tutto l'Ospedale civico, l'Orfanotrofio maschile e l'Orfanotrofio femminile, il Ricovero pei vecchi indigenti, fondato per la elargizione di un Cadeo e per la mania dei grecismi, che nel principio del secolo fu moda fra noi, detto Gerontocomio Cadeo; l'Asilo d'infanzia, la Congregazione di carità, amininistratrice di lasciti dotali e d'istruzione; il moderno Istituto d'istruzione agraria, fondato dal Bettolini, ed altre fondazioni minori, il tutto per un patrimonio complessivo, netto, di oltre 2 milioni di lire italiane. Tra non molto verrà aperto un grandioso Ricovero di mendicità.
   Intorno alla città, ove erano anticamente le mura di cinta, ed i fossati diventati inutili, si crearono, nel 1810, graziosi giardinetti e bellissimi viali ombreggiati da platani, passeggiata prediletta dei cittadini. Completano il nucleo comunale di Chiari numerosi gruppi di cascinali e grosse fattorie sparse nella circostante campagna.
   L'Agro cliiarense è fertilissimo, quando è bene e costantemente concimato: produce cereali d'ogni specie, magnifiche piantagioni di gelsi, ortaggi, foraggi e frutta in grande