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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   4'20 Parte Seconda — Alta Italia
   il secondo nel 1640, pel quale andò distrutta la contrada di Fondalo e Fondalino; nel 1681 e nel 1608 altri due incendi danneggiarono il paese e nel primo perirono oltre 30 persone; nel 1S07 l'intero villaggio l'n distrutto dalle fiamme, colla morte di molte persone: la violenza delle fiamme fu tale che ne rimase assai danneggiato anche il campanile della chiesa, distrutta l'armatura delle campane e queste fuse e guaste. Oltre ai danni del fuoco, dai quali Yezza è risorta come la mitica fenice, questa borgata ricorda anche quelli dell'acqua, cagionati dalle inondazioni dell'Oglio e dalle violentissime fiumane che scendono dalla vai Grande e dalla vai Pagliara. Vanno ricordate: quella del 4 ottobre 1852, quella del 20 agosto 1864, quella del 27 luglio 1873 e per ultimo quella del 3 ottobre 18S8, che cagionarono danni immensi ai fabbricati, edilizi ed alle fiancheggiatiti campagne.
   A Vezza d'Oglio, il 1 luglio 18(16, si svolse uno dei più brillanti episodi della campagna garibaldina. Nella confusione della precipitata campagna, lasciata indifesa la Valtellina e la vai Camonica. gli Austriaci, dallo Stolvio e dal Tonale, si erano avanzati minacciosi; discesi in vai Camonica si erano fortificati a Vezza con 3000 nomini e 4 pezzi da montagna. Garibaldi, saputo del fatto e sollecitato dai valligiani, mandò forze a riprendere Vezza. Il maggiore Castellini, uno degli ufficiali che più si erano distinti nella campagna del 1860 ed al Volturno, con circa 800 volontari si gettò audacemente sul nemico ed avvenne un terribile combattimento corpo a corpo. Castellini, due volte ferito, rimase morto sul campo per una palla nel petto e con Ini caddero altri 87 valorosi, fra cui il capitano \utonio l'rigorio ed il geniale poeta bresciano Oreste Berti. Non per questo gli Austriaci osarono attaccare i Garibaldini per mia soluzione definitiva, ma tanto gli uni che gli altri dormirono nelle loro posizioni. All'indomani i Garibaldini, raggiunti dal corpo di Cadolini,abbandonarono Vozza ed il Tonale per entrare in vai di Ledro, dove altri combattimenti li aspettavano.
   Questo paese ha il vanto di aver dato i natali al cav. Andrea Gregorini, industriale intelligente ed operoso, fondatore della nota ferriera di Lovere.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P2 e T. locali, Scalo lac. a Lovere.
   Villa d'Allegno (387 ab.). — Anche questo piccolo Comune si trova nell'estremo bacino della vai Camonica, su uno degli ultimi speroni del Gavia alla destra dell'Oglio. — Villa d'Allegno è un modestissimo villaggio di pastori a 1376 metri sul livello del mare, appartato quasi da ogni consorzio limano.
   Prodotti del suolo: segala, orzo e patate. Ila belle boscaglie di abeti e di larici e vasti pascoli. L'allevamento del bestiame, il taglio del legname e la produzione dei latticini sono le industrie alle quali esclusivamente si applica la poca popolazione di questo Comune.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P2 e T. a Ponte di Legno, Scalo lac. a Lovere.
   Vione (1478 ab.). — Questo Connine si trova esso pure nell'alto bacino della vai Camonica, sulla destra dell'Oglio, alle falde dei monti che dividono questa valle dalla Valtellina. È Comune assai frazionato. — 11 capoluogo, Vione, è un paese di circa 560 abitanti, a 1246 metri sul livello del mare: ha edilizi di aspetto signorile ed antichi; gli avanzi di un castello con sei massicci torrioni, ritenuti di costruzione romana, ed una mediocre chiesa parrocchiale. Le altre frazioni del Comune sono piccoli agglomerati di case rustiche sparse per la montagna o nel fondo dei valloncelli, abitati da pastori e mandriani.
   Prodotti del suolo: orzo e segala; si trovano in questo Comune ricche boscaglie di larici e di abeti e vasti pascoli. 11 taglio del legname e l'allevamento del bestiame sono le maggiori industrie alle quali si applichi la popolazione. Esistono tuttavia: una piccola officina con maglio per la produzione d'utensili d'uso connine ed attrezzi rurali, una conceria di pelli ed una segheria per legnanti, mossa da forza idraulica.