Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Bergamo e Brescia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (429/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (429/553)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Breno
   415
   e d'uso casalingo; da una segheria per legnami con motore idraulico e da 4 cave di ardesia {piode) di buonissima qualità, impieganti giornalmente da 60 operai.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P2 e T. ad Edolo, Scalo lac. a Dovere.
   Temiì (441 ab.). — Questo Comune si trova nella parte estrema della vai Camonica, sul pendìo delle alte montagne che alla destra dell'Oglio dividono questa valle dalla Valtellina. — Temù, capoluogo del Comune, è un villaggio di carattere affatto alpestre di 325 abitanti, a 1153 metri sul livello del mare. Ha case in gran parte rustiche di modestissimo aspetto. Stalle e baite nella regione alta dei pascoli completano il nucleo di questo Comune.
   Prodotti del suolo: orzo, segala e patate: l'allevamento del bestiame è favorito dagli estesi pascoli che il Connine possiede. L'industria è quivi rappresentata da una latteria sociale per la confezione razionale dei latticini e da una piccola birraria.
   Cenno storico. — Gli eruditi ed i filologi osservano che le finali in h riscontrantisi in molte località di questa estrema parte della vai Camonica, quali: Mh, Temù, Braù, Aliù, Dangù, ecc., sono umbre. Potrebbero quindi essere indizio lasciato dalla permanenza degli Etruschi Umbri in questi luoghi, quando, circa dodici secoli avanti l'èra volgare, valicato l'Apeiiiiino, s'erano sparsi per la valle del Po, sovrapponendosi alle tribù dei Celti Insubri ed Orobici, che già vi si erano stabilite da tre o quattro secoli.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P2 e T. a Ponte di Legno, Scalo lac. a Lovere.
   Vezza d'Oglio (1929 ab ). — Il territorio di questo Comune si stende nell'alta vai Camonica, presso allo sbocco in questa delle due valli laterali dette vai Paghera e vai Grande. Il Connine è assai frazionato. - - Capoluogo e sede degli uffici municipali n'è il paese di Vezza con circa 1450 abitanti, a 1069 metri sul livello del mare. Senza perdere la sua impronta alpestre, Vezza è in via (li progressivo miglioramento: ha belle case moderne e ben costrutte ; una notevole chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, con pregevoli quadri del Palina ed un monumento, eretto nel 1873 sulla piazzetta di Vezza, ricordante il combattimento del 4 luglio 1866, quivi avvenuto tra Austriaci e Garibaldini. Nel centro del Cimitero, sorge, eretto nel 1895, un ossario, consistente in una cripta sormontata da una piramide votiva su cui stanno infisse la Stella d'Italia e, due tavole in bronzo portanti 1 una l'epigrafe, l'altra i nomi dei caduti in quella fortunosa giornata ed ivi sepolti.
   Altre frazioni del Comune sono i paeselli di D avena, Grano, Tù, Vedet, Cormignano, Pedenole, sparsi per le montagne ed abitati da pastori e mandriani.
   I dintorni di Vezza sono eminentemente pittoreschi; quei prati, quelle pendici sono ricchi d'una flora alpina rara e stupenda, diligentemente studiata ed illustrata in nove anni di accurate indagini e ricerche dal prof. Adami. — Da Vezza è breve il tratto alla valle dell'Avio, ancor popolata dagli orsi, alla caccia dei quali ogni anno si dedicano alcuni giovanotti di questi luoghi, che alla gagliardia dei più provetti alpinisti uniscono la sicurezza del tiro e l'inalterabile sangue freddo.
   II territorio di Vezza produce: segala, orzo e patate. Dalle vaste praterie naturali sul pendìo dei monti circostanti trae, grande incremento l'industria dell'allevamento del bestiame. Esistono in Vezza piccole fucine per la lavorazione del ferro in utensili d'uso domestico ed una segheria pel legname mossa da forza idraulica. Esiste pure una cava (li marmo, ora abbandonata, ma che in addietro aveva un certo valore.
   Cenno storico. — Gli eruditi vorrebbero trarre il nome di Vezza dalla parola Vez, clie in sanscrito significa cosa, a prova delle antiche primordiali immigrazioni di razze indiche, ariane, in questi luoghi. Passando a tempi più prossimi ed a notizie più certe si ha che Vezza nel medioevo era, dominata da mi castello dei Federici di Gorzone. Sono rimasti celebri nei fasti della vallata gli incendi dai quali questo paese fu danneggiato; se ne contano cinque: il primo nel 1627, nel quale perirono da 60 persone;