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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   37-2
   4'20 Parte Seconda — Alta Italia
   vallata, ebbe non poco a soffrire a causa dei contendenti patrizi e dei loro più o meno disinteressati partigiani. 11 governo saggio e riparatore dell'avveduta Repubblica di San Marco pose fine a quei deplorevoli eccessi e diede grande incremento anche in questa vallata all'industria siderurgica.
   Coli elett, Dreno — Dioc. Brescia — P3 e T. locali, Scalo lac. a Lovere.
   Il Gruppo dell Adamello.
   Abbiamo detto più sopra che Edolo è centro di escursioni alpine di primaria importanza. Nessuno potrà contraddirci, pensando che chi dalla vai Camonica vuol tentare 1' Vdaniello e le sue numerose diramazioni ; vuol tentare i passi più alti fra queste valli e la Valtellina; vuol salire il Cavia, il corno dei Tre Signori e le altre cime costituenti lo sperone meridionale (lell'Oitler, deve di necessità far capo ad Edolo.
   L'Adamello, questa maestosa e pittoresca montagna, non abbastanza visitata e studiata dagli alpinisti italiani e dai forestieri, colle numerose sue diramazioni incombe specialmente su Edolo.
   Questo gruppo colossale torreggia sulle prealpi Cam omelie e colle vaste sue estensioni di ghiaccio costituisce mia regione speciale, contornata da una serie di alte vette. Il corno dell'Adauiello è la maggiore fra queste e tocca i metri 3554.3(5 ed è considerato la più alta cima granitica d'Europa. Seguono intorno ad esso il corno Bianco (3i3'l- ni.), il corno Miller (1137:3 m.), la punta del Venerocolo (32S3 111.), la cima di Mandrone. (323f> 111.), la Lobbia Alta (33-37 ni.), il corno Lobbia Alta (31-18 ni.), il corno Lobbia Bassa (3315 ni.), il corno dell'Aliarne (3275 in.) ed alcuni altri ancora, i quali tutti cingono la vasta vedretta del Mandrone; il ghiacciaio però, non limitasi entro questi contini, ma passando nel Trentino si slancia a nord e con un grande arco racchiude la valili Geno\a, prendendo successivamente i nomi di reti retta di Pisganna. attigua a quella del Mandrone, e filialmente di vedretta della I'resanella e di Nardis spingendosi fin quasi sopra Binzolo (vai Rendena); un altro grandioso ghiacciaio stomlesi al di là della linea delle Lobbie (confine di Stato), sotto il nome di vedretta delk Lobbia e di T inno, indi di vedretta di Lares, (pianilo, girata a nord la valle ili Fumo, s'avanza compatto verso sud fino al Care Alto (31(51 in.).
   Le multiformi cime più basse — scrive l'ottima Guida Alpina della provincia dì Brescia, dalla quale riassumiamo questi cenni — si mostrano dintorno a questo colosso in linee che irradiano ila esso separate da \alli profonde precipitatiti al disotto iuvase dal ghiacciaio e dalle morene, sparse di laghetti, di pantani e di pascoli, percorse da acque scendenti dal grande serbatoio e formanti ben di spesso ammirabili cascate. La regione dell' Vdaniello fu da molti lodata e meritamente; ed è ben giusto che trovi un posto fra le più belle delle Alpi, perchè quivi l'alpinista, il geologo ed il geografo, senza spingersi tanto lontano, trovano largo campo d'ammirazione e di studio.
   L'Adamello trae il suo nome dalla valle dell'Adamè, che fra quella ili Fumo e di Salarilo gli solca il pendio di sud; il suo nonio non è popolare e gli fu applicato per la prima volta sulla carta dello Stato maggiore austriaco e, sebbene la sua posizione, ed altimetria fossero determinato dai topograti francesi del Regno Italico sul principio del secolo, esso rimase inesplorato lino al Ì8(i4 ed ora soltanto le nuove carte cominciano a dare tutti quei particolari che possono occorrere a chi voglia visitarlo e studiarlo.
   Nel settembre 1SG4- il luogotenente austriaco Giulio Bayer, che (levava anche illustrarsi nei viaggi e nelle, ricerche polari, si propose ili salire 1' Vdaniello: partito da Binzolo colla guida Boi tori salì per la valle di Genova tino alla Malga di Redole e di là potè fare l'ascensione al corno Bianco, da lui prima considerato per l'Adami*®! ma accortosi dell'errore si portò sulla vera cima, che allora misurava 38 passi ili lunghezza e 8 di larghezza, facendo ritorno per la baita di Mandrone. Questa ardita escursione fu da lui descritta nella splendida monografia Die Adaincllu-l'i-esainila