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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Breno
   403
   Corna di San Fermo (2326 m.) ed il monte Costone (1913 in.), dividenti la vai Camonica dalla vai di Scalve. Piacevole è l'aspetto del paese di Borilo, specialmente all'entrata ove trovansi anche comode osterie, assai utili agli escursionisti ed ai viaggiatori. 11 villaggio stendesi in una valletta in diversi gruppi per una lunghezza di circa 700 metri, ed altri casolari alle falde dei monti sovrastanti, danno, insieme alla vicina cascata di San Fiorino, un aspetto singolare, caratteristico a questo paese, meritevole d'essere visitato da chi si diletta di paesaggi aprichi e stranamente pittoreschi. Frazione del Comune è Pian di Borilo, congiunta al capoluogo mediante comode strade carreggiabili lunghe 10 chilometri circa.
   Oltre Borno trovasi pure la valletta dell'Inferno, orrido profondo e selvaggio, che di notte, a chiaro di luna, dà al paesaggio circostante, colle marcatissime sue ombre, un'impronta tutta speciale. Tra Borno e Pian di Borno, in sito aprico, sorge il convento dell'Annunziata (680m.), donde si gode una bellissima vista sul bacino medio ed inferiore della vai Camonica.
   Il territorio di Borno produce, assai limitatamente, cereali e frutta; ha belle selve resinose e vasti pascoli. L'allevamento del bestiame bovino è la maggiore industria del luogo. Altre industrie quivi esistenti sono: S segherie da legnami, mosse da forza idraulica; 2 fornaci per la cottura della calce e 2 fabbriche di paste da minestra.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P3 locale, T. a Breno, Scalo lac. a Lovere.
   Braone (482 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sulla sinistra dell'Oglio, non lungi dal punto ove in questo fiume si getta la Pallobbia, impetuosa fiumana scendente dalla valle omonima (detta nella parte alta Val Dois), aprentesi sul versante meridionale del Ite di Castello. — Braone, capoluogo del Comune (385 ni.), è un villaggio di modestissimo aspetto e di carattere fra il rurale e l'alpestre, che nulla offre di particolare al visitatore all'infuori della sua pittoresca posizione all'ingresso dell'alpestre vai Pallobbia.
   Prodotti del suolo: scarsi cereali, granturco; castagneti e pascoli estesi. L'allevamento del bestiame bovino è praticato su vasta scala. Anticamente esisteva un'officina per la lavorazione del ferro con un maglio; ora questa è inattiva, ed unico avanzo di industria nel luogo è una piccola segheria per legnami, mossa da forza idraulica.
   Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P3 a Niardo, T. a Breno, Scalo lac. a Lovere.
   Capo di Ponte (1936 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende in gran parte sulla sinistra dell'Oglio, in un punto piuttosto ristretto della vallata. È Comune assai frazionato. — Capo di Ponte, in fondo alla valle, è un discreto paese in via di progressivo miglioramento edilizio, con circa 900 abitanti ed a 410 metri sul livello del mare. Lia edifizi moderili e un discreto albergo. Frazione importante del Comune è il villaggio di Cemmo dall'altra parte del fiume, in posizione alquanto più alta. Notevole in Cemmo è la chiesa di San Salvatore sorgente su un piccolo poggio sovrastante al paese. Si ritiene sia la più antica della valle, eretta in parte sugli avanzi d'un tempio pagano ed esistente già nell'VIII secolo (fig. 99). Fra Capo di Ponte e Cemmo fu ultimamente costrutto un bel ponte in ferro in sostituzione dell'antico in legname.
   11 territorio di Capo di Ponte presenta alcune singolarità geologiche, delle quali non è privo d'interesse il far cenno. Sulla strada nazionale, prima di giungere a Capo di Ponte, ove si stacca la stradella per Nadro (frazione di Ceto), trovansi alcune pittoresche roccie striate dai ghiacciai, indi magnifici ruderi di arenaria rosso-cupa.
   Prodotti del suolo: al basso cereali ed ortaglie, nella parte alta ha ricche boscaglie di castagni e cedue e vasti pascoli. L'allevamento del bestiame è fatto su vasta scala.
   Capo di Ponte è uno dei centri più importanti dell'industria mineraria in vai Camonica. Quivi si trovano varie concessioni per l'escavazione del minerale di ferro denominate di Garzetto, Pagella, Mirabello, Gabar, Romita e Bottisina. Il minerale si trova