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Parie Seconda — Alta Italia
truppe dalla vai Camonica in Italia o che per queste valli risalivano in Germania, non sempre in buone condizioni o soddisfatti delle imprese compiute. Durante il XIV secolo Breno fu dilaniato dalle fazioni suscitate dalle sue famiglie patrizie in urto col-l'elemento popolare; trovò pace quando, come Brescia, tutta la vallata si diede alla Repubblica di San Marco. Durante la campagna per l'indipendenza del 1S59, il 13 luglio, passarono per Breno Garibaldi ed i Cacciatori delle Alpi diretti al Tonale, donde doveva richiamarli, pochi giorni appresso, il firmato armistizio di Yillafranca, che metteva fine, col sacrifizio della Venezia, a quella guerra.
Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P'el, locali, Scalo lac. a Lovere e Str. ferr. ad Iseo.
Berzo Inferiore (GG1 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sulla sinistra dell'Oglio, presso al punto ove si getta il torrente Grigna, scendente dalla vicina valle di Bienno. — Berzo, capoluogo del Comune, è un discreto villaggio appiedi della collina Bardinone, in posizione ridente e pittoresca, a 370 metri sul livello del mare. Ila case in gran parte moderne e d'aspetto civile e una bella chiesa parrocchiale con campanile riputato il più bello della vai Camonica. II paese è dotato di eccellente ed abbondante acqua potabile ed ha comode comunicazioni pei vicini paesi di Bienno e Cividate.
Il territorio, assai fertile.produce cereali e viti;nella parte alta ha ricche boscaglie di castagni e pascoli. Importante l'allevamento del bestiame e la produzione dei latticini. In questo Comune trovansi pure 2 officine con motori idraulici per la fabbricazione di attrezzi rurali ed utensili d'uso domestico in ferro, e più particolarmente padelle, paiuoli, secchielli, grattugie, schiumato], vanghe, zappe, badili, falci e falcetti, tridenti, ecc. I prodotti di queste officine sono in massima parte esportati dal circondario ed anche dalla provincia.
Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P3 a Bienno, T. a Breno, Scalo lac. a Lovere.
Bienno (1000 ab.). — Si trova il territorio di questo Comune nell'interno della pittoresca ed alpestre valle Grigna (detta anche Val di Bienno), tributaria di sinistra dell'Oglio. — Il capoluogo titolare del Comune e eziandio il maggior centro della vai Grigna e trovasi a 447 metri sul livello del mare. Notevole è la chiesa dedicata alla Madonna, nella quale mostratisi dipinti del Ferminola, del Romanino e di altri bravi artisti del XVI secolo. Bienno, sebbene abbia impronta montanina e rurale, non manca di qualche edifizio moderno e d'aspetto civile. Nel XVII secolo questo Comune possedeva ancora la più bella selva di pini, di larici, di abeti e d'altre piante resinose che fosse nella vai Camonica; ma quella selva venne poi in possesso di società private.
L'industria siderurgica ha in Bienno antiche tradizioni. Nel 1600 vi esistevano 15 fucine, delle quali 9 per padelle e G per falci ed altri strumenti agricoli. Attualmente si hanno 10 officine per la fabbricazione d'utensili d'uso domestico in ferro e 2 per attrezzi rurali. Queste officine impiegano, per magli, trancie ed altre macchine-utensili, 25 motori idraulici, sviluppanti una forza di 360 cavalli dinamici ed impiegano in media più di un centinaio di operai. II prodotto di questa industria è quasi tutto esportato dalla provincia.
11 territorio di Bienno dà viti, cereali, frutta, ortaglie; nella parte alta ha boscaglie di castagni e pascoli estesissimi. Vi si alleva molto bestiame.
Coli, elett. Breno — Dioc. Brescia — P3 locale, T. a Breno, Scalo lac. a Lovere.
Borno (2S1S ab.). — Questo Comune si stende sulla sponda destra dell'Oglio, sopra un altipiano posante su alto scaglione di conglomerato. — Borno, capoluogo del Comune, è uu grosso villaggio di circa 1514 abitanti, ad 890 metri sul livello del mare, iu posizione aperta, spaziante per gran tratto dall'Oglio ai contrafforti alpini. A tergo ,uli si rizzano irte e poderose le cime del Camino (2Ì-92 in.) e suoi contrafforti, quali la