400 Parte Seconda — Atta Italia
Breno (3410 ab.). — Capoluogo del circondario e del mandamento, sede del Tribunale civile é penale, di una Ricevitoria del Registro ed uffici inerenti. Bilancio preventivo del Comune di Breno per l'esercizio 1897:
Passivo
53,51)3. S7 Spese obbligatone ordinarie . . L. 0,363. SO ld. straordinarie
1 ,--> i-3. 05 15,201.37
Attivo
Entrate ordinarie......L.
Id. straordinarie.....»
Differenza attiva dei residui . . » Partite di giro e contabilità speciali »
Totale L. 76,702. fi1.)
Partite di giro e contabilità speciali Spese facoltative......
52,023. 11 (5,
'lutale L. 70,702. 09
Il territorio del Comune di Breno si stende quasi nel centro del mandamento ed è al principio del bacino medio della vai Camonica. — Breno, capoluogo del Connine (375 m. sul mare), con 2500 abitanti circa, ha l'aspetto d'una piccola e fiorente città. Il progresso, o per meglio dire, la trasformazione edilizia compiutasi in questa bella borgata, che a buon diritto è il capoluogo incontrastato della vasta ed importante vallata, sono evidenti. Belle vie, la principale particolarmente, formata dalla stessa via nazionale percorrente la vallata, fiancheggiata da editizi moderni, signorili, eleganti, puliti; negozi ben provvisti d'ogni sorta ili derrate, giardini e belle passeggiate concorrono a renderne piacevole il soggiorno.
Fra gli editizi meritevoli di essere ricordati in Breno havvi la parrocchiale, la chiesa di Sant'Antonio, in buona architettura gotico-lombarda del XIV secolo, con un portale in istile del Rinascimento (fig. 98) e con affreschi del lìoiuanino, una tela del Moretto ed un'altra di Calisto Piazza da Lodi; la chiesa di San Valentino, con una tavola del XV secolo, attribuita al Gian Bellino. Notevoli gli avanzi del castello (379 in.), il più importante rudere della valle, messi in posizione pittoresca e consistenti principalmente in due torri nero e massiccie dette ancora la Scolta e la Ghibellina, in ricordo forse delle fazioni clic divisero e dilaniarono insieme al rimanente della vai Camonica il borgo durante il secolo XIV ed al principio del XV. Presso al ponte sull'Oblio — pel quale da Breno si passa sulla riva destra, del fiume - trovasi la chiesa della Madonna, che la tradizione vuole edificata sugli avanzi d'un antico tempio a Minerva ; a sostegno della tradizione si argomenta clic il nome di Manerbio portato da un gruppo di case sorgenti in quella località altro non sia se non la corruzione di quello di .Minerva.
Degli edilizi pubblici in Dreno non vanno dimenticati la sede del Comune, con due lapidi e medaglioni commemorativi di Vittorio Filmimele e di f>aribaldi, del quale le popolazioni della vai Camonica serbano vivo ricordo, avendolo visto, nel 1859, spingere vittoriosa la sua legione ilei Cacciatori delle Alpi fino al passo del Tonale, donde meditava la rapida discesa e la conquista del Trentino. Breno possiede inoltre uu elegante casino sociale,ritrovo della miglior parte della cittadinanza; un bellissimo campo pel tiro a segno con analoghi edilìzi: buone scuole comunali, asili d'infanzia, istituzioni di beneficenza pubblica, quali lo Spedale, la Congregazione di carità, ammiuistra-trice delle opere pie locali e di lasciti dotali ed elemosinieri. J forestieri e gli escursionisti trovano in Dreno — caso non sempre facile nella vai Camonica — un ottimo albergo principale, caffè restaurantit ed osterie di minore impegno. A Breno stanzia pure una compagnia d'alpini del battaglione di Edolo.
I dintorni di Breno si prestano tutti ad interessanti e piacevoli escursioni. Curiosa a visitarsi nelle vicinanze, poco lungi da! ponte della Madonna, sulla sinistra dell'Oblio, una grande grotta con pareti di alabastro calcare giallognolo, suscettibile di pulimento ed usato per lavori ornamentali.