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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondario di Clusone
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   centrale del pizzo del Diavolo e, seguendo una marcata direzione da nord-est a sud-ovest, dividono l'alta valle del Serio dall'alta valle del Brembo, giungendo per una costa ininterrotta di alte vette fino ai monti che sovrastano a Bergamo. Completano la-singolarissima orografia del circondario di Clusone quella sequenza di montagne che dal Venerocolo tino alla vai d'Angolo divide la vai di Scalve dalla vai Camo-nica in provincia di Brescia; le diramazioni secondarie delle catene principali che formano le valli del Borlezza, del Gandino, l'alta valle Cavallina, ecc., ecc., di cui — per non ripeterci — paratamente parleremo in luogo più opportuno. I maggiori colossi della catena centrale delle Alpi Orobie appartengono a questo circondario, e così andando da est ad ovest possiamo annoverare il Venerocolo (2590 ni.), unito per un'alta costa al nodo centrale del Gleno (2883 m.) colle sue propaggini maggiori del corno dei Tre Confini (2824 m.), del pizzo Tornello (2088 m.), del pizzo Strinato (2834 m.) ; il monte Torena (2911 m.), l'alta vedretta del Cagamei (2790 m.), il pizzo del Diavolo di Barbellino (2927 m.), il nodo imponente del Redorta (3037 m.) colle numerose vette che gli fanno corona, quali la cima di Coca (3052 in.), la cima di Scoter (2976 in.), la cima di Rodes (2831 ni.), ecc., ecc.; il pizzo del Diavolo occidentale (2915 in.), dal quale si stacca la catena longitudinale che divide la vai Seriana dalla vai Brembana, seguendo le cime di Grabiasca(2720 m.), di Madonnino (2184 m.), di Cabianca, (2657 ni.), Farno (2400 m.), Corte (2493 m.), Arerà (2513 m.), monte Foppo (2315 in.), monte Secco (2266 ni.), monte Gola, punte di Zambia, monte Alben (2020 in.) e monte Suchello fino ai monti soprastanti a Bergamo.
   Dal monte Gleno e precisamente dallo sprone avanzato del corno dei Tre Confini (2824 m.) si stacca la catena che divide la vai di Scalve dalla vai Seriana, catena la quale, tra le sue vette riunite fra di loro da un'alta costa, conta il monte Sasna (2229 m.), il monte Manina (2300 m.), la cima di Ferrante (2427 in.) ed il superbo gruppo dolomitico della Presolana (2511 ni.), il monte Scanapà, il monte Fora, il monte Alto, il monte Valtero: cime tutte che oscillano intorno ai 1600 metri sul livello del mare. Diramazioni e contrafforti di questa catena sono : la cima Salina, il monte Redondo, la cima di Cornalta, la cima di Tiiuogno, il monte Vazio. la cima di Pare, il monte Bluin : vette tutte che stanno dai 1300 ad oltre 2000 metri e salienti taluna fino ai 2400. Seguono poi i gruppi staccati della vai Cavallina, quali: il monte Torrezzo (1378 in.) ed il monte Grimaldo (1500 ni.) ed i monti che tra la vai Seriana e la vai Cavallina formano il pittoresco bacino di Gandino, quali: il pizzo F ormico (1637 ni.), il monte Farno (1600 ni.), il monte Fogarolo (1526 m.), il monte Cornalunga, il Pelandone, il monte Pier, il monte Alteno: cime tutte che si aggirano tra i 1000 e 1500 metri sul livello del mare.
   Data questa conformazione e le numerose alte cime delle quali il territorio del circondario di Clusone è cosparso, si comprende come debba esser grande il numero delle valli che in esso si aprono sussidiarie o tributarie alle due maggiori valli che ne formano il sistema. Così l'alta valle di Scalve o del Dezzo si suddivide nelle valli Gaffione, Venerocolina, di Vo, di Gleno, di Nembo; l'alta valle Seriana nelle valli di l'ondione, del Barbellino, di vai Morta, del Fiumenero, la vai Secca, la vai Grabiasca, la vai Sanguigna, la vai Aqualina, la vai di Valzurio, la valle Nossana, la vai Gonio, la vai Gandino ed un numero infinito di piccole vallette, delle quali più opportunamente toccheremo parlando dei singoli Comuni. Infiniti sono del pari i passi ed i valichi che nel territorio del circondario di Clusone si aprono fra l'una e l'altra valle; questi si possono dividere in tre categorie, cioè: a) passi che attraversano la catena principale delle Alpi Orobie, passando dalla provincia di Bergamo in quella di Sondrio o Valtellina e sono: il passo del Venerocolo (2561 ni.),.il passo di Gleno o Belviso (2631 in.), il passo di Caronella (2611 ni.), il passo di Coca (267S m.), il passo del 'Salto (2550 ni.) ed altri meno noti e frequentati; b) i passi che uniscono la vai di Scalve alla vai Camonica ed alla valle Seriana e sono: il passo del Sellerino, il passo