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l'arte Seconda — Aita Italia
parrocchiale di antiche origini ed assai ragguardevole. Ma in rapporto all'arte è più interessante, la piccola chiesa di Santa Barbara nella vicinissima trazione eli Novale, ove trovansi squisiti affreschi del cinquecentista Lorenzo Lotto, datati dall'anno 1524. Trescore ha ospedali ed istituzioni di beneficenza pubblica, amministrate dalla locale Congregazione di carità; ha buone scuole ed asili infantili. 1 dintorni, amenissiim, sono popolati da ricche e belle ville.
Il territorio di Trescore Balneario, magnificamente esposto ed assai fertile, produce viti, cereali, frutta, gelsi, foraggi; nelle regioni più alte, sui fianchi dei monti vicini, sono belle boscaglie di querciuoli e dì castagni. I vini delle colline di Trescore sono riputatissimi e se ne fa in Bergamo e nel Cremonese attivo commercio. Importante è pure in luogo la produzione dei bachi da seta, alla quale, nella stagione propizia, tutta la popolazione rurale del Comune attivamente si applica. Le industrie tessili sono egregiamente rappresentate da un opifìcio per la trattura della seta, con 250 operai ; da due opifici per la torcitura e l'incannaggio della seta, con 351 operai; vi sono inoltre due cave ed una fornace per la cottura della pietra da calce e del gesso, un frantoio da olio, tre fabbriche di paste da minestra ed una segheria di legnami, mossa da forza id raiibca.
Bagni di Trescore. — All'ingresso della valle Cavallina, tanto in territorio del Comune di Trescore Balneario che in quello del contiguo Comune di Zandobbio, cui separa dal primo il corso del Cherio, si trovano abbondanti sorgenti di acque sulfuree, saline, jodurate, cloridrate, di riconosciuta efficacia per le malattie cutanee, gianduia», discrasie, ecc., ecc. Queste sorgenti erano conosciute ed utilizzate ad effetto di cura fin dal periodo romano. Nel medioevo furono sfruttate dal locale convento di San Pancrazio. Più tardi il capitano Bartolomeo Colleoni riapri lo stabilimento balneario, clic lasciò al L. P. della Pietà da lui fondato e da questo ceduto in seguito alla città di Bergamo a comodo dei suoi cittadini; ma attualmente l'esercizio di queste sorgenti è abbandonato all'industria privata. Le sorgenti ili Trescore Balneario hanno lina temperatura di 16° a 18° ed una portata di 150 metri cubi d'acqua nelle venti* qnattr'ore: si usano nella massima parte per bagni e limitatamente per doccio e bibite. Havvi pure una pozzanghera fangosa, utilizzata questa pure per bagni. Le fonti sono dette di San Pancrazio, Nuova e Grena, quest'ultima col nome di Don Lorenzo Cirrata, proprietario del luogo ove fu scoperta, nel 1830, sradicando 1111 albero disseccato. Nelle vicinanze di queste fonti si trovano gli stabilimenti balneari e gli alberghi per la colonia dei bagnanti, che si calcolano in inedia ad un migliaio per ogni stagione.
Cenno storico. — Questa terra ha origini antichissime e le sue sorgenti d'acqua minerali erano note ed utilizzate fin dal tempo dei Romani. Si trovano notizie di Trescore in .itti della Curia bergamasca dei secoli XII e XIII. Nel secolo XIV ò già riconosciuto ed importante il monastero delle monache di San Pancrazio 111 Trescore, nella località ove ora trovasi lo stabilimento balneario omonimo. Il 1G marzo J327, proveniente da Trento e dalla vai Camonica, arrivò in Trescore Lodovico il Lavare, con la sua Corte ed il seguito della cavalleria germanica, allorché venne in Italia per prendervi la corona regia ed imperiale. Si trattenne un giorno a riposare ni qucslf paese, alloggiando colla sua Corte nelle case di Tedaldo e Guiscardo da Grumello e quivi ricevette i legati della città di Bergamo. Il giorno appresso proseguì per Bergamo, ove si trattenne tre giorni prima di dirigersi su Milano.. Nel 1355 passò da Trescore, soffermandovi® a ricevervi gli omaggi dei Bergamaschi, l'imperatore Carlo I\ di Lussemburgo, di ritorno in Germania per la vai Cavallina e la Camonica. Nel 1391 la vai Cavallina e Trescore ebbero a subire gravissimi danni per il passaggio della compagina di ventura comandata dall'inglese Giovanni Acuto, al solilo del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, per combattere, sterminare anzi, 1 (Snelli che si trovavano sul territorio bergamasco. Nel luglio del 1407 Trescore. fu occupato dal capitano di Civìdate,