Mandamenti e Comuni del Circondario di Rergamo
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vai Cavallina, ove trovasi il bacino del laghetto di Elidine o Spinone, dalla inedia valle dell'Oglio, ch'è appunto formata dal bacino lacuale d'Iseo. È regione assai pittoresca ed interessante senza essere eccessivamente alpestre. Le maggiori vette di questa regione sono: il monte Grimaldo e il monte l'orezzo, accostantisi ai 1100 metri sul livello del mare; il monte Bronzone; i monti d'Àdrara ed altre vette minori, oscillanti intorno ai 1000 metri sul livello marino. Il monte Grimaldo fa gruppo a gè ed il suo spartiacque è anche la linea di conline fra il mandamento di Sarnico e quello di Lovere in circondario di Clusone. La maggior valle che si apra in questo piccolo gruppo di montagne è la vai Calepio o d'Adrara, al nord di Sarnico.
I piccoli corsi d'acqua scendenti dai monti del territorio di Sarnico sono tutti tributari dell'Oglio. Questo fiume, scendente dallo Alpi Camonie in provincia di Brescia, tributario prima ed emissario poscia, del lago d'Iseo, o Sebino, come anticamente era detto, divide per breve tratto il mandamento di Sarnico dalla provincia di Brescia. La maggior parte della sponda occidentale di questo lago è l'ormato dalle montagne del mandamento di Sarnico. Del lago d'Iseo già parlammo diffusamente tanto nei cenni generali sulla Lombardia, quanto in quelli particolari sulla provincia di Bergamo per non sentirci dispensati dal ripetere qui il già detto.
Arteria stradale del mandamento di Sarnico è la strada provinciale che ne unisce il capoluogo con Bergamo, rasentando la pittoresca regione delle ultime colline orobiche. Un'altra via carrozzabile da Sarnico si addentra fra le montagne fino ad Ad rara San Rocco, alle pendici del monte Grimaldo. Un tronco sussidiario di ferrovia, staccatesi dalla linea Brescia-Bergamo a Palazzolo, unisce Sarnico e l'estremità occidentale del lago d'Iseo, importante sbocco della vai Camonica e della vai di Scalve, al movimento ferroviario italiano.
L'agricoltura, sviluppantesi su una larga scala di produzione, è la base della ricchezza pubblica in questa regione, nella quale però sono, siccome vedremo, di forte sussidio all'economia locale le industrie tessili, minerarie, alimentari e varie, che nel territorio mandamentale di Sarnico hanno buone rappresentanze.
Sarnico (1993 ab.). — Questo popoloso paese, capoluogo del mandamento, si trova all'estremità occidentale del lago d'Iseo (190 m.), in posizione eminentemente pittoresca, attorniato da un anfiteatro di belle colline e di boscose montagne. Sarnico, ch'è sempre stato un borgo importante, alla testa di quella regione ch'è detta Val Calepio, ha in questi ultimi anni fatto grandissimi progressi nel suo miglioramento edilizio, tanto che lo si può dire, senza tema di esagerazione, una piccola città. Ha strade larghe, ben selciate, pulite, fiancheggiate da begli editizi e da case signorili, e, atterrati gli avanzi delle antiche mura, si è allargato alla periferia con palazzotti, ville ed opifici industriali. Notevole, presso Sarnico, il bel ponte in pietra sull'Oglio appena uscito dal lago, che unisce Sarnico nella provincia di Bergamo a Paratico in quella di Brescia, ove fa capo la linea ferroviaria. Nella piazza maggiore di Sarnico havvi un grandioso palazzo rimodernato, di bella architettura, e la chiesa prepositurale, vasta e di buon disegno. Nei dintorni è celebre la villa di Montecchio sopra un'altura (2S6 m.), dalla quale si ha un ammirevole panorama sul lago e su tutta, la regione circostante.
II territorio di Sarnico, percorso dal copioso canale della Etisia, derivato dall'Oglio, è fertilissimo .-produce cereali, gelsi, frutta, viti, olive, ortaglie. L'allevamento dei bachi da seta è fatto su vasta scala e costituisce uno dei maggiori cespiti dell'attività locale. Ottimi sono pure i vini che si traggono dalle colline vitifere dei dintorni di Sarnico. L'industria è quivi rappresentata da 3 importanti opifici per la trattura della seta, impieganti in media complessivamente 430 operai ; da 7 cave di arenaria bigia e di puddinga durissima, della quale si fanno macine per molino e di pietre coti, impieganti in inedia 110 operai. Havvi inoltre una fornace per la cottura della calce ed una fabbrica di paste da minestra : prodotti tutti che nella massima parte vengono esportati
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