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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario ili Bergami
   SI
   Pontsranica (1210 ab.). — Il territorio di questo Comune si trova su una pittoresca valletta, a settentrione di Bergamo, alle falde del monte Canto Alto e di altre cime dividenti la vai Seriana dalla vai Brembana. — Ponteranica (381 ni.), capoluogo del Comune, è un grosso e bel villaggio, di carattere essenzialmente rurale, ma reso piacevole e ridente per il vago e verdeggiante paesaggio che lo contorna dì colline e di pendici, coperte di prati smaltati, ricche di acque e di belle boscaglie. Vi sono in Ponteranica edilizi più o meno moderni, di bella apparenza ed una notevole chiesa parrocchiale, che vanta origini assai antiche. I dintorni si prestano a facili e piacevoli escursioni, tra le quali l'ascesa del Canto Alto (1146 m.), del monte Maresana e di altre vette che formano gli ultimi contrafforti meridionali della catena Orobia a nord di Bergamo.
   Il territorio di Ponteranica, assai ben coltivato e fertile per natura, produce al basso e nella parte meglio soleggiata, viti, cereali, frutta, gelsi; nella parte alta ha belle boscaglie di castagni e cedue, che dànno buon contributo di legna da ardere, da lavoro e da carbone. L'allevamento del bestiame da stalla è in questo Comune favorito dai pascoli che si trovano nella zona alta. L'industria è quivi rappresentata da due fornaci per stoviglie e laterizi che si fabbricano con una buona argilla cavata in luogo e da una fabbrica di paste alimentari e dalla produzione del formaggio e del burro.
   Il paese di Ponteranica ha antica origine, e fu culla di alcuni rettorie magistrati cittadini di Bergamo nel periodo del Comune.
   Coli, eletl. Bergamo — Dioc. Bergamo — P1, T. e Str. ferr. a Bergamo,
   Pradalunga (1510 ab.). — Comune già facente parte del soppresso mandamento di Alzano Maggiore, per la legge 30 marzo 1890 aggregato al mandamento giudiziario di Bergamo IL II territorio di questo Comune si stende alle falde del monte Misma, sulla sponda sinistra del Serio. — Pradalunga (318 in.), capoluogo del Comune, è paese di circa 1100 abitanti, dì carattere rurale, senza per questo mancare di qualche bel palazzotto, di edilizi moderili e rimodernati e d'una notevole chiesa parrocchiale. Nella chiesa di Santa Maria di Misma trovasi un bel quadro di G. B. Morone, nativo, come si sa, del non lontano Albino. Frazione del Comune è Cornale, situata sulla sponda sinistra del Serio e confinante col territorio di Nembro.
   Fenomeno curioso, ricordante quello della villa Pliniana sul lago di Como, è la fontana intermittente che si trova a Pradalunga: la quale, ad intervalli di circa mezz'ora, abbassa e rialza le sue acque con una differenza di circa un metro e mezzo. Questo fenomeno fu osservato e descritto da va ini naturalisti, ma dallo Stoppani in ispecie.
   Il territorio di Pradalunga è assai fertile: dà cereali foraggi gelsi, frutta e ortaglie: nella parte alta ha boscaglie cedue e di castagni ; presso la vetta del monte Misma sono pascoli verdeggianti assai frequentati nella stagione estiva dalle mandre bovine vegnenti dalla bassa lombarda. Notevole la produzione dei latticini. Nel territorio esistono quattro cave di arenaria e di pietre coti di buona qualità, delle quali si fa largo commercio; funzionano pure in questo Comune due fornaci per la cottura della calce. In quest'industria lavorano giornalmente più di 150 operai.
   Cenno siorico. — Si hanno notizie di Pradalunga fin dal periodo comunale. XIII secolo. Nel 1404, anno assai funesto pei la vai Seriana, tutta agitata dalle fazioni guelfe e ghibelline, Pradalunga fu presa ed incendiata da questi ultimi. Altri guai coubinuli toccarono a questa borgata nel 1407..
   Colt, elett. l'rescore Balneario — Dioc. Bergamo — P3, T. e Str. ferr. ad Albino.
   Ranica (1243 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende in regione montuosa a nord-est di Bergamo, all'imbocco, si può dire, della vai Seriana inferiore. — Panica (293 ni.) è un bel paese che, sebbene in qualche parte d'aspetto rurale ha edilizi moderili e signorili, una chiesa parrocchiale di buon disegno e ville graziose nei dintorni quant'altri mai pittoreschi.
   181 — E,a Patria, voi. II.