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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bergamo e Brescia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 540

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   68-
   Parte Seconda — Alta Italia
   ¦vasta scala: così dicasi dei bachi da seta, il cui prodotto è incettato dalle filande dei vicini Comuni. In Mariano al Brembo sono due attive fabbriche di paste alimentari.
   Cenno storico. — Mariano o Margliano, com'era anche detto nel medioevo, è terra antichissima: se n'hanno memorie fin dal 1023, nel qual tempo vi esisteva anche una tintoria per stoffe. Nel 1407, nell'ultimo infierire delle fazioni guelfo-ghibelline in Bergamo, fu, con altri paesi della riva sinistra del Brembo, messo a ferro e fuoco.
   Coli, elett. Treviglio — Dioc. Bergamo — P3, T. e Str. ferr. a Verdello.
   Mozzo (645 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sull'ultimo sperone delle colline orobiche, ad ovest di Bergamo. — Mozzo (2G0 m.), capoluogo del Comune, sorge in ridente posizione alle falde di queste colline, sulla strada che s'interna nella valle Brctnbana. E un bel paesotto di carattere rurale, ma in via di progressivo miglioramento. Ha qualche edilizio d'aspetto signorile e nei dintorni ville e fattorie d'una certa importanza. In Mozzo si scorgono pure gli avanzi del castello assai forte, molte volte ricordato nel medioevo come uno dei maggiori presidi della vicina città di Bergamo.
   Il territorio di Mozzo è fertilissimo: produce cereali, foraggi, viti, fratta, gelsi ed ortaggi. Rilevante è l'allevamento del bestiame bovino e da cortile che si fa in luogo, nonché quello dei bachi da seta. Nelle vicinanze di .Mozzo havvi una cava di ottimo materiale da costruzione.
   Cenno storico. — Frammenti di lapidi rinvenuti scavando nelle vicinanze di Mozzo lasciano credere che questo luogo fosse una stazione militare romana, verso la valle Brembana. Durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini, sullo scorcio del secolo XIV, il castello di Mozzo venne occupato dall'Acuto (Awltwood), celebre capitano di ventura inglese, per il quarto d'ora assoldato dai Guelfi in lega contro Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano e conte di Virtù. Altre vicende subì il castello di .Mozzo, quando sul principio del secolo XV venne occupato dal Carmagnola e poscia dai Veneziani.
   Coli, elett. Caprino Bergamasco — Dioc. Bergamo — P3, T. e Str. ferr. a l'onte San Pietro.
   Nembro (3G38 ab.). — Comune clic già fece parte del soppresso mandamento di Alzano Maggiore, ora aggregato al mandamento di Bergamo lì per effetto della legge 30 marzo 1S90. Il territorio di Nembro in parte piano, ma in maggior parte montuoso, si stende sulla riva destra del Serio. — Nembro (334 in.), capoluogo del Comune, è una bella e grossa borgata attraversata dalla strada provinciale della valle Seriana, ricca di edifizi ragguardevoli ed antichi, che al centro le danno aspetto d'una piccola città. Anche in Nembro, dacché l'industria nianufatturiera contribuisce potentemente coll'agricoltura allo sviluppo ed al progressivo miglioramento economico della popolazione, si nota da qualche anno un vero risveglio e rinnovamento edilizio. Notevole è la chiesa maggiore con titolo di archipresbiteriale, antica plebania della valle Seriana inferiore, con una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, egregiamente dipinta a fresco dal Salmeggia detto il Tu/pino, eccellente fra i pittori bergamaschi del secolo XVI. Vi sono pure in Nembro altre chiese ed edifizi di buona architettura, tanto antichi che moderni.
   Da Nembro si fanno dilettevoli escursioni al monte Selvino (936 m.), al monte Misma (11G0 m.), al Pul ito (1130 ni.), alla cima di l'odona (1228 m.), dalle quali cime si hanno splendidi panorami sulle vicine vette delle Alpi Orobic —sui monti del Bresciano, su Bergamo — sulla immensa distesa della pianura lombarda. Da Nembro al Selvino passava l'antica strada dei trafficanti, che metteva in vai Brembana, per la quale transitavano le mercanzie da Venezia dirette alla Valtellina, ai Grigioni ed all'Europa centrale. Ora il sentiero non è battuto che da pastori all'alpeggio e dagli alpinisti.
   Il territorio di Nembro, specie nella parte pinna e nella media, è assai fertile, e produce cereali d'ogni specie, foraggi, frutta, viti e gelsi. Nella parte alta hanvi bello boscaglie cedue e di castagni: più in alto ancora, verso la vetta del monte Misma,