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Parte Seconda — Alla Italia
don Filippo III, Gli edifizi inodorili e di bella apparenza, i palazzotti signorili, sono numerosi in Pieve del Cairo.
Il Connine conta varie frazioni, delle (piali, oltre il già descritto capoluogo, la maggiore è Cairo Lomellino, con 518 abitanti, già Connine autonomo, soppresso ed aggregato a Pieve del Cairo con regio decreto del 13 novembre 1890. È pur questo un bel paesetto, ricco di antiche memorie.
11 territorio di Pieve del Cairo, sebbene più volte gravemente danneggiato dalle inondazioni del Po, è di una fertilità meravigliosa. Produce: riso, foraggi e cereali d'ogni specie, lino, legumi, ortaggi, gelsi, alberi da frutta. L'allevamento del bestiame è quivi fatto su vasta scala ; come del pari importante è la produzione del burro, del formaggio e segnatamente degli stracchini. Altro fruttifero cespite per l'economia locale è l'allevamento dei bachi da seta in questo Comune fatto ili cospicue proporzioni. Alla trattura della seta sono adibiti due grandi opifici, impieganti complessivamente una media di 350 operaie.
Cenno storico. — Monete, tombe e vani oggetti d'uso comune, del periodo romano, trovati in varie epoche, scavando tanto in Pieve del Cairo che nel vicino paesello di Cairo Lomellino, attestano della rilevante antichità di questi luoghi. Pieve del Cairo è ricordato in documenti e cronache del periodo feudale e del comunale. Durante il feroce assedio di Tortona, nel 1154, Federico Barbarossa, sapendo che questa terra parteggiava pei Milanesi, dei quali aveva forse un presidio, la prese d'assalto, 1 incendiò e saccheggiò, facendo strage anche degli abitanti. Durante le guerre, sul principio del secolo XV (nel 1404), il celebre condottiero di ventura Facino Cane, che aveva nelle sue mani le forze militari e le sorti del ducato di Milano, assaltò Pieve del Cairo e l'abbandonò al saccheggio delle sue truppe.
Nel 1512 sostò a Pieve del Cairo per qualche giorno Giovanni de' Medici, cardinale e legato pontificio per Giulio li, fatto prigioniero dai Francesi alla battaglia di Ravenna, mentre era tradotto con buona scorta in Francia (piale ostaggio. Quei della Pieve però, che dell'ultimo passaggio dei Francesi di Luigi XII avevano serbato ricordo tutt'altro che favorevole, eccitati da Ottaviano Isiinbardi e da Rinaldo Zozzo, assalita la scorta del legato pontificio prigioniero, mentre stava per passare il Po, la misero ili fuga e liberarono il prigioniero. Grato di questo fatto Giovanni de' Medici, diventato poi papa Leone X, compensò — con poca spesa propria — gli abitanti di Pieve del Cairo, accordando alla loro chiesa il privilegio (li (lue giubilei annui in perpetuo. Si sa che l'abuso di queste concessioni e delle indulgenze fu una delle cause principali che, sotto il pontificato di Leone X, determinarono lo scoppio della riforma luterana. I marchesi Isimbardi ebbero la signoria di Pieve del Cairo nel 151)7. Coli, elett. S. Nazz. de' Burg. — Dioc. Vigevano e Tortona — P3, T. e Tr. locali, Str. ferr. a Mede.
Sartirana di Lomellina (4374 ab.). — Questo Comune fu capoluogo dell'omonimo mandamento, soppresso in conseguenza della legge 30 marzo 1890 ed aggregato al mandamento giudiziario di Mede. Il territorio si stende a sud-ovest di Mortara, presso la sponda sinistra del Po, Stilla linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria. Il capoluogo del Comune (99 ni.) è un bel borgo, nel quale torreggia l'antico - ed or rimodernato — castello dei duchi di Sartirana, già proprietà dell'antica e patrìzia famiglia piemontese Arborio-Gattinara. 11 castello è senza dubbio uno degli edilizi più importanti della Lomellina: la sua mole imponente e l'alta sua torre merlata spiccano a grande distanza nella pianura che si stende abbassandosi verso il Po. Ragguardevole è pure per antichità, proporzioni vaste e buona architettura la chiesa parrocchiale, a tre navate, nella quale è sopratutto singolare l'arditezza e l'ampiezza delle arcate (fig. G2). Altri edifizi di moderna costruzione e ville nei dintorni accrescono importanza e decoro a questa bella borgata.