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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   °188
   Parte Seconda — Alla Italia
   tronco di strada provinciale unisce Breme a Sartirana ed alla ferrovia Milano-Mortara-Alessandria, e lo unisce eziandio a Candia Lomellina ed alla ferrovia Mortara-Casàle-Asti. 11 paese di Breme (101 m.) è in pianura divisa in un altipiano e nella vallata del Po, di carattere completamente rurale. Unica cosa clie in esso emerga sono gli avanzi delle antiche fortificazioni; nulla di notevole del resto, salvo l'antico monastero degli Olivetani, succeduti ai Benedettini, conservato in buono stato dal Comune, che lo possiede nella parte maggiore.
   11 territorio di Breme, riccamente irrigato, è per la maggior parte messo a risaie ed a prati artificiali; vi si coltivano eziandio gli altri cercali, gli ortaggi, i legumi, la canapa, il lino. Dalle rive boscose del Po si trae legname da ardere, da costruzione e da lavoro. I brillatoi pel riso ed i caseifici sono i soli stabilimenti di carattere industriale esistenti in Breme. L'allevamento del bestiame bovino ed equino da tiro è fatto nel Comune su vasta scala e costituisce, per l'economia locale, un largo cespite di attività.
   Cenno storico. — Breme è luogo antico di qualche rinomanza. Infatti nel 906 Adalberto, marchese d'Ivrea, lo donò ai monaci della Novalesa che lo perdettero nel 950 per riaverlo poco poi. Essi qui fondarono quel celebre monastero di Breme, il quale ebbe da Ottone figlio di Arduino, da Benedetto Vili, da Corrado il Salico, da Ottone IV imperatore, nei secoli XI, XII e XIII, ampii privilegi e grandi onori. 11 monastero fu soppresso sulla fine del secolo passato dal Governo sardo.
   Nei secoli XIV, XV, XVI e XVII Breme fu continuamente guerreggiato. Nel passato questo paese ebbe fama per le fortificazioni che vi erano erette a difesa della sponda lombarda del Po. Durante le ripetute guerre di successione che si dibatterono nel secolo scorso Vittorio Amedeo II di Savoia ampliò e munì meglio di quello che non fossero le fortificazioni di Breme, caduto in suo potere. Gli Spagnuoli poi, rimasti ancora padroni della Lombardia, smantellarono quella fortezza, che più non risorse. Nei dintorni di Breme campeggiarono, azzuffandosi cogli avamposti sardi, gli Austriaci all'inizio della guerra del 1859.
   Coli, elett. San Nazzaro de' Burgondi — Dioc. Vigevano — I'2 locale, T. e Str. ferr. a Sartirana Lomellina.
   Castellaro de' Giorgi (647 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende ad occidente di Mede ed a breve distanza da questa borgata. — Castellaro de' Giorgi, capoluogo del Comune, è paese di carattere esclusivamente rurale: lo attraversa la strada interprovinciale Pavia-Alessandria ed è pure stazione della linea ferroviaria colla stessa direzione. Nulla havvi clic possa attirare l'attenzione del viaggiatore.
   Il territorio comunale di Castellaro de' Giorgi, posto tutto in bella pianura, copiosamente irrigata, produce intensamente riso, cereali, lino, canapa, legname. Non vi sono in luogo industrie che non sieno strettamente attinenti alla produzione locale : sonvi brillatoi pel riso, caseifici, torchi per la fabbricazione dell'olio dai semi di lino e di ravizzone. Importante vi è pure l'allevamento del bestiame da stalla e da cortile.
   Cenno storico. — Castellaro fu anticamente dei Giorgi, da cui prese nome. Nel 1*330 apparteneva a Fiorello Beccaria, più tardi passò ai marchesi Patigno.
   Coli, elett. S. Nazzaro de' Burg. — Dioc. Vigevano — Pa a Mede, T. e Str. ferr. locali.
   Frascarolo (2437 ab.). — Si stende il territorio di questo Comune a sud-ovest di Mede, poco lungi dalla strada provinciale Pavia-Alessandria e dalla sponda sinistra del Po. — Frascarolo (87 m.), capoluogo del Comune, ebbe una certa importanza nel passato, quando il Po segnava il conline tra gli Stati del re di Sardegna ed il ducato di Milano. Era luogo fortificato ed esistono ancora gli avanzi di tre fortini turriti, contro i quali, ai tempi delle guerre di successione, si sbizzarrirono le artiglierie dei belligeranti. Attualmente è un pacifico paese di carattere essenzialmente agricolo, per quanto non privo di qualche bell'edilizio.