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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio 197
   di monumenti, taluno dei quali pregevoli per ricchezza di marmi, di decorazioni e per valore artistico.
   Oltre dell'Asilo infantile e dell'Ospedale, Mede ha istituzioni di beneficenza, quali la Congregazione di carità, lasciti dotali, fondi per elemosine e soccorsi ai poveri in medicinali, alimenti, vestiari, ecc. In Mede hanno vita società operaie ed agricole di mutuo soccorso; una piccola Banca per il credito locale; e, con largo sussidio del Municipio, un'eccellente banda musicale. I dintorni sono cosparsi di piccole borgate, di cascinali e di ville, che completano il nucleo di questo grosso Comune.
   Il territorio di Mede, copiosamente irrigato e lavorato con cura estrema a sistemi razionali e moderni, produce intensamente riso, foraggi, cereali di ogni specie, lino, legumi, ortaggi, frutta. L'allevamento del bestiame, la produzione dei latticini e dei bozzoli costituiscono, insieme ai prodotti diretti del suolo, la ricchezza fondamentale del paese. Non vi mancano però rappresentanze di altre industrie e citiamo fra tutte una filanda per la trattura della seta, con una media di 270 operaie; 4 importanti caseifici; 2 grandi brillatoi per riso; 3 piccole tipografie; 1 fabbrica d'acque gassose ; 1 fabbrica di carri e veicoli per l'agricoltura; 1 fabbrica di paste da minestra; torchi per l'estrazione dell'olio dai semi di lino e di ravizzone; lavorazioni di panieri in vimini, ecc., ecc.
   Cenno storico.— L'antichità di Mede, il cui nome viene da Medium, per sorgere questo paese in posizione equidistante dalle città e grosse borgate che lo circondano, è accertata da molti fatti, specialmente dalla frequenza colla quale, scavando e nell'abitato e nei suoi dintorni immediati, si rinvengono monete, oggetti, avanzi di costruzioni, frammenti del periodo romano e tempi successivi. E si comprende che questo luogo, tanto per la fertilità del suolo, quanto per la sua ubicazione, fosse un'importante stazione di coloni e di sedentari, trovandosi sii una delle vie che staccandosi dalla Emilia si avviano direttamente alla regione subalpina ed ai passi, ben conosciuti dagli antichi, delle Alpi Lepontine e delle Perniine.
   Nel medioevo subì le vicende della regione, offuscate forse dalla gloria del non lontano Lomello, luogo ove i re longobardi di Pavia avevano di frequente residenza; ma in seguito fu centro — appunto perchè Medium — della Dieta, a cui riunivansi i principali signori della Lomellina per discutere dei comuni interessi; e nel periodo feudale ed anche dopo, quando cioè la Lomellina, seguendo la legge di assorbimento esercitata dalla centralizzazione signorile di Milano, entrò a far parte del Ducato visconteo prima, sforzesco poscia, indi spagnuolo ed austriaco finché, dopo il trattato di Worms, non entrò a far parte degli Stati Sardi.
   Durante il periodo napoleonico e del Regno Italico, Mede, fatto centro degli Uffici del dipartimento dell'Agogna, ebbe incremento e maggior prosperità, la cui linea ascendente è ben lungi ancor oggi dall'esser interrotta. Durante gli infausti trentacinque giorni dell'occupazione austriaca, all'aprirsi della campagna d'indipendenza del 1S59, Mede ebbe a subire gravi danni materiali e per le contribuzioni imposte dal generale in capo Giulav e per le sevizie e le ruberie che le mal disciplinate truppe, istigate anzi da un'ufficialità rabbiosa e reazionaria, commettevano sulle persone e sulle cose. Ciò non impedì per altro a Mede di dar prova d'alta abnegazione e di patriottismo e di mandare il maggior numero dei suoi uomini validi a combattere per l'indipendenza nelle file dell'esercito regolare o coi volontari di Garibaldi.
   Coli, elett. San Jfazzaro de' Burgondi — Dioc. Vigevano — P2, T. e Str. ferr.
   Breme (2911 ab.). — Il territorio di questo Comune — già appartenente al soppresso mandamento di Sartirana Lomellina e, per effetto della legge 30 marzo 1890, aggregato al mandamento giudiziario di Mede — si stende sulla sponda sinistra del Po, alquanto al disotto dal punto ove in questo fiume si getta la Sesia. Un buon